È arrivato il nuovo iMac da 27″: ecco la mia recensione della prima ora

Più recente: la recensione: prova sul campo, pareri e impressioni d’uso sul nuovo iMac 27″

Finalmente è arrivato. Ci sono voluti parecchi giorni prima di poterlo finalmente “scartare”, ma l’attesa è ampiamente ripagata.

Vecchie e Nuove generazioni
Vecchie e Nuove generazioni

A destra il mio precedente iMac 24″ a sinistra il nuovo 27″. L’altezza è praticamente identica, ma il nuovo fattore 16:9 (il 24″ era sempre Wide ma con rapporto 16:10) aumenta di circa 8cm la larghezza.

Lo schermo non ha nessuna tendenza cromatica verso il giallo (come alcuni hanno invece hanno lamentato) e, se anche fosse, avrei quantomeno tentato di correggere il problema mediante la gestione colore nelle Preferenze di Sistema. Bisogna considerare che la calibrazione di default è la stessa per tutti gli iMac 27″, ma ogni pannello è storia a se; e neanche le migliori industrie riescono a produrre due elementi identici. Pertanto qualche difetto nella scala cromatica può esserci, ma nella norma si può correggere con una nuova calibrazione e la creazione di un profilo colore ad hoc.

Il pannello LCD non è molto più grande, ma lo spazio sulla scrivania è incredibilmente maggiore, complice la risoluzione video che passa da 1920 x 1200 a ben 2560 x 1440. Sul 24″ abbiamo in totale 2.304.000 pixel mentre sul 27″ arriviamo a 3.686.400, esattamente il 60% in più di spazio. E devo dire che si nota. La superficie reale dello schermo è però aumentata in misura minore (circa 8cm in più di larghezza), pertanto la dimensione del singolo pixel è inferiore, con il risultato di una maggiore definizione in dpi, che si traduce anche in caratteri leggermente più piccoli.

Nell’installare il Mac non ho potuto che constatare, per l’ennesima volta, quanto sia comodo un computer Apple. Lo tolgo dalla scatola, attacco la spina e via. Non ho dovuto neanche mettere le batterie nel Magic Mouse e nella Wireless Keyboard. Tutto era già pronto ed è stato immediatamente funzionante. Il mio unico pensiero è stato quello di trovargli un posto sulla scrivania.

Al primo avvio, dopo la classica presentazione e la configurazione al volo della rete WiFi, ho effettuato l’aggiornamento a Snow Leopard 10.6.2.

E poi via con i test. Ho provato a modificare la luminosità varie volte e, anche al massimo, non produce strani rumori (alcuni hanno lamentato sibili non presenti nel mio modello). Ho verificato anche il superdrive e non ha nessun problema, tranne la classica rumorosità del meccanismo interno slot-in che “succhia” i cd. Infine ho anche impostato lo sfondo sul bianco per verificare al volo la presenza di eventuali pixel bruciati e, anche in questo caso, tutto bene. Primo test superato a pieni voti.

Successivamente sono passato ad una prova più impegnativa. Senza installare nessun aggiornamento del Flash Player ho aperto 5 video di youtube e li ho avviati contemporaneamente, verificando l’utilizzo della cpu e la risposta del Mac.

Nessun problema riproducendo contemporaneamente 6 video flash di youtube
Nessun problema riproducendo contemporaneamente 5 video flash di youtube

La CPU ha viaggiato con valori compresi tra il 40% e l’80%. Nessun rallentamento sul resto del sistema. Test superato a pieni voti.

Ora il risultato di due benchmark eseguiti su entrambi i Mac.

Raffronto prestazioni Xbench e Cinebench R10 tra iMac 24 e iMac 27

Da questi primi test, viene fuori che i valori generali di utilizzo sono a favore del nuovo iMac 27″, mentre dal punto di vista del rendering, forse per l’ausilio della “vecchia” scheda NVIDIA 8800GS da 512MB, il 24″ si difende bene ed i risultati sono pressapoco allineati.

Ora due parole sul nuovo Magic Mouse

 

Mouse e tastiere a confronto iMac 27" e iMac 24"
Mouse e tastiere a confronto iMac 27″ e iMac 24″

Premetto che io odio tutti i mouse e proprio per questo motivo non li uso. Sul portatile preferisco di gran lunga la trackpad (e non potrei rinunciare alle gestures) e sul fisso ho sempre usato tavolette grafiche come dispositivi di puntamento. E questo da tempo immemore. L’unico caso in cui sono stato costretto ad usare il mouse (Mighty Mouse Wireless) è per il Mac mini da “salotto”.

Il Magic Mouse però non è il solito mouse. Le dimensioni (minuscole) e la costruzione (solida) gli conferiscono un fascino considerevole, ma conservavo qualche dubbio sull’ergonomia. Fortunatamente sono stato positivamente sorpreso anche in questo caso. Innanzitutto non succede mai, come invece temevo, di attivare erroneamente con il palmo della mano qualche gesture di scorrimento o navigazione sul dorso multitouch. E poi la dimensione, pur essendo sotto la media, non disturba assolutamente. Solo tre considerazioni aggiuntive per il momento:

  1. ho dovuto impostare la velocità di movimento del mouse sul valore massimo, altrimenti per muoversi sullo schermo era necessario compiere dei movimenti ampissimi, tanto che la scrivania non bastava
  2. dopo pochi minuti ho trovato il modo migliore per tenere il mouse, ovvero stringendo (e non serve troppa forza) con il pollice da un lato e con il mignolo e l’anulare dell’altro, la base del mouse: in questo modo si riesce sia a muoversi comodamente che ad usare il multitouch senza rischiare di muovere anche il mouse
  3. la risposta e la precisione del movimento sono migliori e lontani anni luce rispetto al vecchio Mighty Mouse

Un’ultima considerazione sulle gestures. I test hanno evidenziato che la superficie multitouch identifica tranquillamente anche 4 dita, ma attualmente i driver ne usano solo 2. E manca all’appello lo zoom a “pizzico” nato sull’iPhone e poi inserito anche in tutti i trackpad dei MacBook e MacBook Pro. Io sono sicuro che alla Apple stanno solo affinando queste operazioni e saranno “sbloccate” con futuri aggiornamenti, ma già ora è possibile attivare qualche opzione in più utilizzando un software gratuito, MultiClutch, seguendo questa guida.

In conclusione
Sicuramente ci vorrò lavorare ancora un po’ prima di dare un giudizio completo, ma già ora posso dire che l’acquisto è stato secondo me ottimo e che questo iMac ha tutte le carte in regola per diventare un vero Best Seller. In una parola: compratelo!

Aggiornamento: “Analisi e confronto di tutti i modelli iMac. La guida completa”

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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