Sintetizzo e organizzo alcune delle cose più importanti relative all’iPad emerse negli ultimi giorni.

Il primo punto è che iPad piace.
Tutti quelli che lo hanno ricevuto in prova in questi giorni (per lo più giornalisti di grandi testate o emittenti statunitensi) concordano pienamente su questo. iPad è piacevole da usare, con una tastiera che non stanca ed una autonomia eccezionale che per alcuni ha superato le 12 ore continue. Qualche riserva sulla sezione iBookStore per via del fatto che (per il momento) sono presenti pochi titoli e che rispetto il Kindle di Amazon (che ricordo essere realizzato con display e-ink) non si può leggere sotto la luce diretta del sole, quindi difficilmente lo vedrete al vostro vicino di ombrellone questa estate.

Il secondo punto è che si sta per ripetere un successo.
Il successo di App Store ovviamente. Forse la cosa che più di tutte ha spinto le vendite di un oggetto in un certo senso “strano” come l’iPod Touch: polimorfo come pochi. Quasi uno smartphone, ma senza telefono (e senza webcam). D’altronde basta vedere che anche gli spot dell’iPhone sono tutti incentrati su quello. App Store, con le sue 156 mila applicazioni (in questo momento), ha vinto. E ne sono così consapevoli in Apple, che ancora prima di consegnare ufficialmente il primo, hanno già approvato e pubblicato ben 700 app specifiche per iPad. Ecco un video dove si vedono:

Secondo un studio di Flurry i progetti che, in soli 60gg, le software house hanno iniziato per la realizzazione di app destinate all’iPad, hanno già superato il doppio di quelli per Android. Ed Apple ha già messo nell’App Store USA le sue applicazioni di punta: Pages, Numbers e Keynote. Vendute singolarmente a $9.99 l’una.

Il terzo punto è che bisogna accettare che Flash non esiste (o forse no?).
Se ne è parlato e se ne continua a parlare molto in questi giorni. Per come la vedo io non vedremo mai il supporto per Flash su iPad/iPhone. Se non tramite qualche hackeraggio che poco mi convincerà. Io non sono mai stato un fan di questa tecnologia. O meglio lo ero, ma quando ancora il resto del web era solo testo e tabelle. Ma sono passati 10 anni netti ed ora, ad essere onesti, si potrebbe (se i designer lo volessero) fare a meno di flash senza che cambi praticamente nulla della nostra esperienza di navigazione. È questo concetto che sta cercando di spingere Apple. E molti in America la stanno seguendo. Ogni giorno arrivano notizie di grandi siti che diventano iPad Ready. Che succederà in Italia?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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