Usi impropri dell’iPad: dall’hackeraggio alla distruzione

ipad in vendita

Raccolgo in questa pagina tre video che dimostrano usi “impropri” dell’iPad. Il primo è una video prova di come già in 24h il DevTeam, da sempre impegnato sul fronte del jailbreak per iPhone, abbia ottenuto buoni risultati sull’iPad. In pochissimo tempo sono riusciti ad abilitare l’SSH sul dispositivo e ad eseguire un controllo sui file e sulle operazioni dell’iPad. Come dire che è molto vicino anche un jailbreak da diffondere alle masse. Che potrebbe persino arrivare prima della distribuzione in Italia ed in altri paesi. D’altronde ci sta già lavorando anche GeoHot, il quale finora non ha mai sbagliato un colpo.

Resta da capire quanto questo poteva essere evitato. Da più parti si avanza l’ipotesi che in Apple siano consapevoli che il grande successo di iPhone sia in parte anche “merito” del jailbreak e che, per questa ragione, non si siano impegnati più di tanto ad ostacolarlo. Non so se sia una possibilità reale, ma di certo è vero che anche Windows ha fatto la sua fortuna proprio grazie alla pirateria, dal momento che tutti usavano il suo sistema operativo, con o senza licenza.

Il secondo video lo consiglio ai più duri di stomaco, perché qui l’iPad viene decisamente bistrattato. Tuttavia si tratta ancora di un test che ha un senso, perché verifica la resistenza del dispositivo a possibili danni accidentali, come cadute e versamenti di liquidi. L’iPad viene praticamente distrutto nella prova, ma almeno sappiamo che se da una caduta si potrebbe salvare, i liquidi sono un pericolo maggiore. Ecco quindi lo stresstest di PCWorld.

Il terzo video dimostra qualcosa sull’animo umano più che sull’iPad. Un folto gruppo di scellerati ragazzetti, compra un iPad e lo distrugge con una mazza da baseball. Non ci sono altre parole, se proprio volete guardatelo, ma potete anche evitare…

Lo so, non ci sono parole.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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