Sguardo ravvicinato sul nuovo Mac Pro a 12 core

Non è ancora disponibile (ci vorrà un mese circa), ma fa già parlare di sé il nuovo Mac Pro. Come da tradizione, cambiano i contenuti, ma l’immutabile chassis è sempre lo stesso. Squadra vincente non si cambia. Ogni anno (forse mese?) i produttori sono abituati a sfornare computer nuovi dentro e fuori nella speranza di attirare nuovi clienti. Apple invece ha realizzato un buon progetto molti anni fa e continua solo ad aggiornare i componenti. E il precedente update della linea pro risale addirittura al 3 Marzo 2009, 511 giorni fa.

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Cosa cambia?

CPU: Come ci aspettava largamente, arrivano i nuovi processori Intel Xeon Westmere a 6 core fino a 3,33Ghz e i Nehalem quad core con frequenze fino a 3,2Ghz. Considerando che si possono mettere due processori nel Mac Pro, sarà possibile configurarsi una bestiolina da 12 core, che con la funzionalità Hyper-Treading vengono riconosciuti (e sfruttati) come 24 core.

GPU: Anche il comparto grafico subisce un aggiornamento. Si parte di base da una ATI Radeon HD 5770 con 1GB di GDDR5, per arrivare alla più potente HD 5870. Il tutto su un bus PCI Express 2.0 a 16 vie.

HDD/SSD: Con quattro alloggiamenti e HDD fino a 2TB si può raggiungere quota 8TB. Ma è anche possibile optare per gli SSD fino a 512GB, potendo arrivare ad un massimo di 2TB allo stato solido. Ma con prezzi pazzeschi.

PREZZI: Ancora si conoscono solo prezzi parziali (niente su i 6 core), aspetto di darvi una tabella definitiva e corretta appena si avranno maggiori indicazioni.

Comunque considerando che Apple li ha presentati oggi, ma pare non saranno disponibili prima di un mese, secondo me l’unico effetto immediato sarà un blocco più o meno totale delle vendite del precedente modello.

Mi sembra inoltre di non vedere nessuna novità sul fronte connettività: niente USB 3.0 e Firewire 1600 / 3200 come qualche rumor suggeriva. Inoltre Jobs continua sulla strada di assoluta non considerazione rispetto al Blu Ray-Disc.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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