Vediamo se con questo riusciamo a chiudere l’argomento iPhone 4 e problemi di ricezione…

Parole come “torto” o “ragione” non mi interessano particolarmente. L’osservatore attento converrà che anche in questo caso si tratta sostanzialmente di punti di vista. Di solito mi limito a raccontare i fatti dal mio personalissimo punto di vista. È la linea sulla quale ho aperto SaggiaMente ed è al tempo stesso quello che ritengo giusto fare, ricordandovi che questo è un blog personale, senza gruppi editoriali alle spalle.

Tuttavia dal momento che sono stato tacciato di “fanboysmo” (che parola sciocca) per aver asserito che i problemi di linea dell’iPhone 4 sono assolutamente trascurabili (e questo dopo averlo provato di persona in Germania), provo giusto piacere per aver trovato un’autorevole conferma nelle parole di Spencer Webb, ingegnere specializzato in antenne e presidente di AntennaSys, il quale nel suo blog ha affermato di aver provato ad usare iPhone 4 e che, a prescindere da ciò che dicono le famose “tacchette”:

  • il normale calo di linea che si ha tenendo il cellulare nel modo incriminato, inficia la ricezione non più di quanto succedesse con il primo iPhone
  • in nessun caso, anche stringendo il cellulare a due mani, è caduta la linea durante una conversazione

In più aggiunge un’altra cosa interessante… in giro si è parlato molto del fatto che mettendo un pezzo di scotch nella zona a cavallo tra le due antenne, si potesse risolvere il problema (confermando quindi un errore di progettazione). In questo blog non ne ho mai parlato perché ho ritenuto fosse una emerita fesseria scritta al solo scopo di fare notizia. Bene, Webb (che ricordo essere indipendente e assolutamente non collegabile ad Apple) dice:

Electrical tape over the “band” did nothing

Ovvero: non serve a niente.

iphone 4 ricezione

Fonte: Macitynet

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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