Recensione: Swift Publisher 2 crea Brochure, Manifesti e Libri sul tuo Mac facilmente

Quando si parla di Desktop Publishing, le prime soluzioni che vengono in mente sono quelle contenute nella Creative Suite di Adobe (Illustrator e InDesign), nonché lo storico QuarkXPress. Software che rappresentano le scelte primarie di tutti i professionisti del settore, ma che difficilmente si potrebbe definire economici o semplici da usare per un neofita. Ma con un Mac tra le mani, molti di noi sentono di voler (e poter) dare libero sfogo alla propria creatività, realizzando da sé brochure, manifesti, biglietti da visita e simili. Per questo motivo ho ricevuto molte richieste relative ad un software di impaginazione economico e semplice da usare, ma che potesse far ottenere buoni risultati. Al fine di fornire un quadro il più completo possibile faccio presente che, con un po’ di pazienza, anche Pages può essere usato con tali finalità, ma certamente non è lo strumento più adatto; da evitare assolutamente se dovete gestire pieghe e tagli. Poi va anche menzionato Inkscape, un software open-source che richiama molto da vicino Illustrator e che, pur non avendo un’interfaccia particolarmente amichevole, può essere usato con buoni risultati, specialmente da chi già conosce il cugino di Adobe. Ma ciò che cercavo io per rispondere alle richieste ricevute, era una applicazione in stile Apple: semplice da usare, il più possibile produttiva con automatismi e scorciatoie, con strumenti simili a quelli professionali, ma soprattutto economica. E penso di aver trovato tutto questo in Swift Publisher 2 di BeLight software.

Già al primo avvio una familiare interfaccia ci mostra una serie di template predefiniti organizzati nei gruppi: brochure, biglietti, cataloghi, menu, poster, etc..

modelli swift publisher

Se il tempo stringe o non abbiamo ancora idea del risultato che vogliamo ottenere, potrebbe essere comodo partire da uno di questi modelli e, solo successivamente, personalizzarne la grafica ed i contenuti. Tuttavia, oltre alla possibilità di creare un documento interamente “nudo” con caratteristiche personalizzate (bottone New Blank), vi sono anche dei pratici template vuoti per iniziare il nostro lavoro. Io ho scelto il Tri-fold Blank (purtroppo l’applicazione non è localizzata in italiano), che corrisponde ad una classica brochure a tre ante.

La GUI è immediatamente comprensibile: vi è un’area centrale per l’impaginato, una laterale per clipart/immagini ed una a destra che racchiude le miniature delle pagine del documento; oltre naturalmente ad una barra degli strumenti in alto ed una palette flottante per le proprietà.

desktop publishing facile mac

proprieta paginaCome si può vedere il documento è stato generato, come da richiesta, già con due facciate (bianca e volta), le linee guida per le pieghe e i margini per il taglio. Questi ultimi definiscono semplicemente un’area di abbondanza del documento, dove conviene far continuare lo sfondo ma non inserire contenuti. Il suo scopo è quello di permettere un taglio più agevole dal momento che anche se ci si dovessse spostare di 1 o 2 mm dal punto esatto, non si noterà nulla (mentre se il documento finisse esattamente nel punto di taglio si vedrebbe il bianco della carta). Ma queste sono informazioni che sicuramente, se volete affrontare un po’ di DTP, conoscerete già. Margini e dimensioni sono modificabili a piacimento tramite le proprietà della pagina (File / Document Setup), dove si può anche impostare un colore di sfondo per simulare una carta particolare (non viene stampato) ed eventualmente definire autore e commenti del documento. E fin qui nulla di nuovo.

La prima cosa originale che ho potuto notare è l’insolita gestione dei livelli. Questi rappresentano uno dei fondamentali principi su cui si basa la progettazione di un layout, ma sono anche una delle cose con cui i meno esperti litigano facilmente. È inutile approfondire in questa sede il significato e la funzione dei livelli, soprattutto perché con Swift Publisher l’intera problematica è stata drasticamente driblata. Vi sono solo due livelli: background (sfondo) e foreground (primo piano). In sostanza agendo sulle due linguette in basso a sinistra nel documento, si passa dall’editing della base grafica, disattivando visivamente tutti gli elementi in primo piano (come le scritte), alla modifica di questi ultimi, bloccando lo sfondo. Quindi si lavora alternativamente su l’uno o sull’altro livello, senza che i diversi elementi siano di intralcio durante la stesura ed organizzazione dei contenuti. Una soluzione radicale ma che semplifica di molto la vita dell’operatore meno esperto.

livelli

Per iniziare a progettare la grafica della nostra brochure, possiamo attingere alla corposa libreria di sfondi e clipart (24000 elementi divisi in categorie), oppure usare una originalissima funzione, che genera un elemento grafico “random”.

random image

Dalle mie prove i risultati ottenibili sono più o meno sempre gli stessi: forme vettoriali colorate e sovrapposte. Tuttavia può risultare veramente comodo per ottenere un fondale velocemente. In più, dopo la generazione casuale, l’immagine può essere alterata a piacimento tramite la maschera “modifica immagine” (doppio clic). Questa è ovviamente usabile anche sulle normali immagini e ha un elenco interminabile di opzioni. Qui si può fare veramente di tutto, scegliendo tra modifiche cromatiche, distorsioni, effetti creativi, generatori e filtri di regolazione. Se ne possono applicare più di uno in sequenza, riuscendo anche a stravolgere l’immagine originaria.

modifica immagine

Ma ancora più curiosa è la ricerca di immagini via web. Supponiamo che vi serva un elemento grafico o una foto di un soggetto. Molto spesso capita di andare a cercarla su internet (sicuramente non i professionisti, ma non è questo il target dell’applicazione). Scegliendo l’opzione “search on internet..” vi verrà richiesto di inserire una stringa; nell’esempio ho provato con “tree” (albero). Il risultato è stato una serie di immagini (sorgente Google Images), che con un clic si possono inserire direttamente nel documento. Comodo e veloce.

cerca immagini web

smart shapeL’applicazione supporta anche l’inserimento immagini da file o dalla libreria di iPhoto, ma io ho provato a trasportare direttamente sulla pagina il logo di SaggiaMente in formato png-24 con sfondo trasparente. Questa operazione di norma può creare problemi in stampa (dal momento che il file ha modalità colore RGB e non CMYK come serve alle tipografie), ma ho verificato che il programma poi esporta in PDF convertendo tutto automaticamente con la spazio colore corretto (CMYK). Un altro punto a favore per Swift Publisher, che semplifica ed evita così uno dei problemi più comuni che compie chi realizza stampati per le prime volte senza un corretto bagaglio di conoscenze tecniche.

Andando ad inserire delle forme ho notato che il programma ne possiede un folto elenco nel menu “smart shape” (a destra), ma è totalmente assente una funzione “penna” o “modifica forma” che intervenga sulle curve di Bézier. Dopo un primo attimo di sgomento, mi sono ricordato la natura dell’applicazione ed ho convenuto che non si tratta altro che di una ulteriore semplificazione per l’utente. Sicuramente limita un po’ la creatività per forme personalizzate, ma cerca di rendere più semplice la creazione di tutte quelle più classiche tramite un ricco elenco di possibilità e, per tutto il resto, si affida alla grande quantità di clipart presenti.

Sugli oggetti abbiamo le classiche trasformazioni dimensionali con le 9 maniglie del rettangolo di selezione, mentre per le rotazioni dovremo affidarci alla palette Geometry (cmd+1). In Fill & Shadow (cmd+2) troviamo invece il riempimento (colore o immagine, ma stranamente niente sfumature), traccia (colore, spessore e stile) e ombra. Ci sono poi anche le opzioni per Image (cmd+3), Text (cmd+4), Table (cmd+5) e Align (cmd+6). Lo scopo di ognuna di queste palette è facilmente comprensibile, comunque ve le riporto raggruppate in questa immagine:

palette-opzioni

Da segnalare la possibilità in Image (terza palette da sinistra) di creare una maschera di opacità con un clic, sia utilizzando uno dei tanti preset (molto pratici alcuni e simpatici altri, come quello con il logo Apple), sia con una sorgente immagine esterna. Il bianco nelle maschere di ritaglio identifica i buchi, mentre il nero le presenze. Vediamo uno dei tantissimi effetti disponibili che risultato fa ottenere su questa foto:

maschera opacita

Noto inoltre che l’applicazione durante lo spostamento ed il ridimensionamento degli oggetti usa uno snap intelligente. E ae avete mai usato Illustrator sapete di cosa sto parlando. In pratica le forme presenti vengono usate come fossero delle guide, così è facilissimo allineare al volo gli elementi su uno dei lati, oppure dimensionarne due con identica altezza o larghezza. Per le normali guide invece, possiamo bloccarle, crearle, spostarle al millimetro e cancellarle, ma c’è anche un tool (Insert / Layout Guides) che permette di posizionarle tutte insieme a seconda del tipo di documento che stiamo creando:

creazione guide

Il testo è disposto in cornici, le quali possono essere collegate in cascata. Le opzioni sono quelle che ci si aspetta e nulla più. Rispetto Illustrator gestisce in più i punti elenco direttamente (in onore della semplicità), ma non ha ad esempio il testo inseribile in forme particolari a sul tracciato. Se pensate di impaginare un volume, sappiate che con Swift Publisher gli strumenti principali ci sono: pagine mastro, stili di testo, numerazione pagine. Anche qui non aspettatevi tutte le funzioni di Indesign ovviamente, ma per il target di riferimento è già una grande cosa che tali funzioni ci siano.

L’applicazione salva nel formato proprietario .spub, ma l’esportazioni in .pdf si ottiene in un attimo. Ed anche qui note positive: vi è l’opzione per convertire il testo in curve (riproducibile quindi anche senza il font installato) e per l’inserimento dei segni di taglio.

esportazione pdf

voto 4,5Conclusioni
Qualunque Mac user che non faccia della stampa una professione, si troverà a proprio agio con Swift Publisher, il quale, pur essendo di approccio molto semplice, possiede anche qualche caratteristica e funzione che strizza l’occhio al mondo degli utenti pro. La distanza con Illustrator o InDesign è enorme, ma non più grande di quella che divide ad esempio Photoshop da Pixelmator, eppure quest’ultimo ha un discreto numero di appassionati e utilizzatori soddisfattissimi. L’amatore che si affaccia al mondo dell’editoria o anche l’utente un po’ più navigato che però cerchi un’applicazione semplice e produttiva, apprezzeranno quasi sicuramente questo prodotto, il quale è ottimizzato per lasciare libero sfogo alla creatività senza preoccuparsi di aspetti meramente tecnici come lo spazio colore e la risoluzione delle immagini utilizzate. L’esportazione in PDF fa il suo dovere facendo ottenere dei documenti in CMYK con testo in curve e indicatori di ritaglio, ma se pensate di lavorare con bicromie o tinte piatte vi serve uno strumento più completo. Ho segnato un paio di lati negativi che potrebbero effettivamente essere migliorati, ma sono minoritari rispetto il prezzo del prodotto. In realtà tolgo mezzo punto più che altro per la considerazione che, puntando sulla semplicità, meritava la localizzazione in italiano. Tutti grafici con Swift Publisher

Costi
$44.95 la versione download e $49.95 la retail (con box e spedizione). Io consiglio vivamente la seconda in quando fornisce 24000 immagini e 130 clipart, mentre con la versione da scaricare queste sono solo 1100. Il costo è assolutamente in linea con un prodotto che è pur sempre amatoriale, ma che è insolitamente completo da una buona serie di tool pro-like.

PRO
ico.piu.png Interfaccia chiara e semplice
ico.piu.png Modelli predefiniti
ico.piu.png Grande quantità di immagini e clipart
ico.piu.png Buona semplificazione sui livelli
ico.piu.png Moltissimi filtri, effetti e distorsioni
ico.piu.png Esportazione in PDF con testo in curve e conversione automatica in CMYK
ico.piu.png Pagine master e stili di testo
ico.piu.png Buone e semplici maschere veloci sulle immagini
ico.piu.png Strumenti originali come immagini random e ricerca sul web
ico.piu.png Gestisce le tabelle (anche se semplicemente)
ico.piu.png Snap intelligente agli oggetti
ico.piu.png Guide (con creazione automatica) e margini di stampa

CONTRO
ico.meno.png Manca il riempimento sfumato
ico.meno.png Manca uno strumento penna e la modifica delle curve di Bézier

DA CONSIDERARE
ico.meno.png Non parla italiano…
ico.meno.png Non importa .AI / .EPS

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.