Come si fa: usare la sincronizzazione selettiva delle cartelle con DropBox

Più di una volta vi ho parlato dell’ottimo DropBox, diventato sempre più indispensabile anche per chi già utilizza altri servizi di backup e sincronizzazione remota. I motivi del suo successo sono sostanzialmente tre a mio giudizio:

  1. funziona… ed anche molto velocemente
  2. è semplicissimo da usare e non richiede configurazioni (io non tollero SugarSync per dirne uno)
  3. viene sfruttato da molte applicazioni ed utility di terze parti

Fin dai suoi primi esordi l’ho installato ed usato su tutti i miei Mac, tranne uno. Nel Mac mini in effetti, come mi è capitato di evidenziare recentemente parlando di un metodo per avviare un download di uTorrent da remoto, non ho configurato il mio account poiché vi sono oltre 5GB di dati e documenti che nel computer/media center da salotto, non mi servivano assolutamente a nulla. Per cui mi sono visto costretto ad attivare un secondo account ed ha condividere una sola ed unica cartella tra il mio principale e quello nuovo.

DropBox però migliora frequentemente e nelle recenti versioni (superiori alla 1.0) sono state introdotte alcune migliorie importanti, tra cui l’utilissima selezione delle cartelle. La maschera di preferenze ha subito per la verità cambiamenti piuttosto evidenti, ma per lo più si tratta di un miglior arrangiamento delle opzioni, divise ora in 4 tab invece che in 2.

Ma nell’ultimo, Advanced, appare la vera novità sotto la voce “Selective Sync”. Cliccando su questo pulsante apparirà un elenco delle cartelle principali attivabili a piacimento, oppure il passaggio alla Advanced View, con la quale si può andare a decidere anche delle singole sottocartelle.

dropbox

Purtroppo però non sono riuscito a decidere le sorti dei file nella root, che si sincronizzano necessariamente. Per cui ho deciso di organizzare anche i pochi file sparsi in sottocartelle.

Ancora un passo avanti per DropBox, che si conferma una vera gemma tra i servizi nati negli ultimi anni.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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