Migliore obiettivo standard APS-C: Tamron 17-50 2.8 VC vs Sigma 17-70 2.8-4 OS

Chiunque ami la fotografia vorrebbe avere sempre con se la sua reflex. Ma quando si è in viaggio o in tutti gli altri casi in cui la leggerezza sia necessaria, scegliere una lente tuttofare di qualità diventa piuttosto rilevante. C’è anche chi preferisce un fisso e luminoso 35mm o 50mm da usare in viaggio, ma è comunque una scelta impegnativa. Nella norma quello che si vorrebbe è un’obiettivo zoom dalla buona qualità ottica, con una escursione tale da permettere di catturare immagini dal grandangolo fino al tele, anche accennato, ma con il massimo della luminosità possibile.

Ogni corpo viene proposto già con alcuni kit ed abbiamo avuto modo di valuare le ottiche Nikon, restando sempre nel campo delle APS-C. Di norma si tratta di obiettivi con luminosità variabile da f/3,5 a f/5,6, non solo per Nikon ovviamente, ma anche per Canon, Pentax, etc.. Le stesse case offrono anche modelli migliori come il Canon EF-S 17-55 2.8 IS USM, ma ovviamente i costi lievitano intorno alle 1.000€.

Tra le soluzioni offerte dai produttori multi-brand, spiccano però delle alternative interessanti. Che pur rimanendo nell’ambito amatoriale, offrono sulla carta le caratteristiche dei modelli migliori Canon e Nikon, al prezzo degli obiettivi in kit. Come flessibilità, completezza, qualità e costo, ve ne sono due di maggiore rilievo:

Entrambi sono disponibili con diversi attacchi, così da essere utilizzati su moltissimi corpi macchina. Di seguito vi propongo un confronto delle loro caratteristiche primarie, utile (spero) al fine di valutarne pregi e difetti.

Caratteristica Tamron 17-50 f/2.8 VC Sigma 17-70 f/2.8-4 OS MACRO
Tamron SP AF 17-50mm 2,8 Di II VC (Stabilizzatore di immagine) Obiettivo digitale per  Nikon 2,8-4,0 DC MACRO OS HSM Obiettivo per Nikon
Corpo 80 x 95 mm (570gr) filtro 72mm 79 x 89 mm (535gr) filtro 72mm
Costruzione Consumer, ma solida.
Aggancio in metallo e plastiche di buona qualità
Diaframma 7 lamelle circolari
Molto buona, oltre all’aggancio in metallo l’obiettivo appare solido e ben costruito.
Diaframma 7 lamelle circolari
Ottica 19 elementi in 14 gruppi
3 elementi asferici
2 lenti LD (Low Dispersion)
2 lenti XR (Extra Refractive)
17 elementi in 13 gruppi
3 elementi asferici
1 lente ELD (Low Dispersion)
Equiv. 35mm (Nikon) W: 25,5mm
T: 75mm
W: 25,5mm
T: 105mm
Stabilizzazione Sistema VC a 4 stop. Questo si avvia subito dopo la messa a fuoco, mentre si tiene premuto il pulsante di scatto. Risulta efficace, ma dopo la pressione bisogna ricordarsi di attendere 1 sec. per scattare, altrimenti il Vibration Control causa un repentino e veloce movimento che fa ottenere foto mosse anche con tempi veloci, con risultati peggiori rispetto l’assenza di stabilizzazione.
Nelle prove pratiche risulta veramente efficace fino a 2 stop, oltre inizia ad essere sconsigliabile.
Sistema OS a 4 stop. Resa migliore di quella del VC Tamron. Anche in questo caso la stabilizzazione si avvia con la leggera pressione del pulsante di scatto, ma in questo caso l’aggancio è leggermente meno “nervoso”. È comunque necessario ricordare di attendere un attimo prima di scattare per massimizzare la resa.
Nelle prove pratiche risulta molto efficace, quasi a livello di quelli Canon e Nikon di seconda generazione. Fino a 3 stop di vantaggio sicuri.
AF Motore convenzionale e messa a fuoco non sempre accuratissima. La ghiera inoltre gira durante il focheggio: fastidioso se le nostre mani si trovano nei paraggi, con il rischio anche di poterla intralciare. Leggermente rumoroso. Nuovo motore ipersonico HSM, silenzioso e sufficientemente veloce. Sufficiente l’accuratezza e a 70mm si arriva ad un rapporto di riproduzione interessante di 1:2.7, per questo l’obiettivo si è meritato l’appellativo MACRO.
Distorsione 17mm: -3,3%
24mm: -1,3%
35mm: -0,2%
50mm: 0
17mm: -3,1%
24mm: -0,3%
40mm: 0,9%
70mm: 0,7%
Vignettatura Su questo campo sono sostanzialmente equivalenti, con valori più alti a massima apertura in grandangolo, che si riducono notevolmente verso f/8. In tutti casi risultati sovrapponibili, forse leggermente meglio il Tamron sotto questo aspetto.
Risoluzione Il Tamron è veramente eccellente. Secondo i test di DXOmark supera di qualche misura anche il Nikon 17-55 f/2.8. C’è però una vistosa decadenza allontanandosi dal centro ed ancora di più ai bordi. Il Sigma si comporta in modo leggermente differente. La risoluzione al centro non raggiunge quella del Tamron (anche se ci si avvicina molto), tuttavia ha una decadenza minore verso i bordi, risultando nel complesso più “equilibrato”.
Aberrazione Cromatica Per entrambi molto contenuta, con risultati sostanzialmente identici. Nel Sigma ho notato anche un’ottima resa in controluce con ghosting assente e flare ridotto al minimo.
Bokeh L’area fuori fuoco risulta morbida e pulita da f/4 in poi. Su f/2.8 i contorni degli oggetti più luminosi presentano una maggiore luminosità, con una resa non particolarmente attraente. Ottimo sfocato, molto pastoso.
Apertura Il Tamron ha l’importante vantaggio di avere un’apertura di f/2.8 costante. Ciò è di norma indice di una lente di qualità, ma è anche molto utile scattando in manuale perché a tutta apertura agendo sullo zoom non bisogna correggere gli altri parametri di scatto per compensare. Con il Sigma l’apertura è variabile, dalla luminosa f/2.8 in grandangolo fino ad un’ancora accettabilissimo f/4 in tele. Rispetto al Tamron farei due valutazioni. La prima è che si scende a f/3.5 subito dopo i 17mm, ma poi si rimane su questo valore anche intorno alla massima escursione di 50mm del rivale. Però qui abbiamo altri 20mm in tele con un buon f/4, ben utilizzabile anche per i ritratti.
Costi Circa 400€ Circa 400€
Conclusioni Un ottimo zoom standard. Molto luminoso e con una costruzione sufficientemente solida. Peccato l’AF di vecchia concezione, non troppo veloce e rumoroso. L’apertura costante si paga con una escursione focale ridotta di soli 50mm (equiv. 75mm). Il VC aiuta a contenere il mosso, ma con il problema già citato. Un buon obiettivo tutto sommato ad un prezzo accettabile. Non troppo versatile. Con 20mm in più sul tele, il Sigma diventa molto più flessibile del rivale. Si riesce ad ottenere buoni risultati anche nei ritratti. Certo la luminosità non è costante a f/2.8, ma rimane f/3.5 sul resto dell’escursione per poi scendere ancora ad f/4 solo dopo i 50mm. La costruzione è ottima e il motore AF ultrasonico è veloce e silenzioso, così come il sistema di stabilizzazione OS, piuttosto efficiente. Inoltre la possibilità di raggiungere un rapporto di riproduzione di 1:2.7 lo rende molto pratico anche per il macro, seppur non troppo spinto. Un tuttofare economico ed eccellente, dal prezzo contenuto.
Voto voto 3,5 voto 4,5
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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