PlayBook non impensierisce l’iPad: è il software a fare la differenza

Per chi sperava che il Playbook di RIM potesse fregiarsi del tanto ricercato titolo di iPad-killer, cattive notizie: nemmeno lui sarà il nuovo Re dei tablet. Il campione, al momento, si conferma sempre l’iPad.

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Anche il dispositivo dell’azienda fondatrice dei BlackBerry deve soccombere davanti a una pesante verità. E no, non è il display la sua colpa. Non sono nemmeno le sue specifiche hardware. È il software, il suo problema. Il problema di tanti. Non è iOS.

Le prime recensioni, da questo punto di vista, sono impietose. Sul New York Times il tablet canadese viene letteralmente fatto a pezzi, sottolineando come sia privo di applicazioni anche per la minima produttività, come calendario ed e-mail, nonché molte altre che sull’iPad, e non solo, sono realtà ben consolidate. Mossberg pone invece l’accento sullo store di applicazioni: ebbene, il Playbook parte praticamente da zero. Se l’iPad poteva contare su tutto quanto già prevedeva l’App Store per iPhone e iPod Touch, il tablet di RIM non può affidarsi a nessuna delle 27.000 apps disponibili per BlackBerry. Un disastro, per un dispositivo che uscirà sul mercato americano domani. Sì, proprio domani, 19 Aprile.

In generale, è sempre lì il problema: puoi metterci tutto l’hardware che vuoi, puoi anche dotare il tablet di processore quad-core a 2 GHz, ma se poi il software e l’ecosistema che gli ruota attorno è manchevole puoi farci ben poco. L’ecosistema di iOS è diventato il punto di riferimento nel settore tablet. Sono iOS e l’App Store i veri artefici del successo dell’iPad. È grazie a questo ecosistema se l’iPad si rivela uno strumento duttile, semplice ma al tempo stesso potente. Chiariamoci, questo ecosistema non è perfetto, è certamente migliorabile, ma al momento è innegabilmente quanto di meglio offra il mercato. Fine.

A questo punto, a chi ci si può rivolgere per un possibile concorrente dell’iPad? A Honeycomb. Attualmente, la nuova versione di Google Android sembra quella che può confrontarsi meglio con iOS, anche a livello di ecosistema. Grafica rinnovata, un buon numero di applicazioni già in preparazione con la massima compatibilità, e specifica proprio per i tablet. Ma anche qui, è tutto da vedere. Passerà ancora molto tempo prima di vedere Honeycomb su un tablet di produzione Honeycomb sta iniziando a comparire sul mercato proprio in questi giorni con vari tablet, ed è ancora tutta da dimostrare sul campo la sua qualità ed efficacia. Dunque, ancora per un bel po’ di tempo, il re sarà ancora lui: l’iPad.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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