Ecco come risolvere qualsiasi problema con ogni tipo di computer in due semplici mosse

Nella mitologia dei sistemi operativi rientrano alcune espressioni curiose, ad esempio “Windows si deve riavviare ogni tanto per riprendersi” e “formattare almeno due volte l’anno per rimanere veloce”. Anche qui su SaggiaMente ci siamo divertiti a canzonare Windows XP, ma pur non apprezzando l’OS di Redmond, non si può negare che Seven sia stato per gli amanti delle finestre colorate un grandissimo passo avanti. Di fatto oggi sono scongiurati anche alcuni di quei luoghi comuni sui quali Apple stessa ironizzava con la famosa campagna Get a Mac.

Michele mi ha segnalato qualche minuto fa una grafica simpatica, attraverso la quale sono stati sintetizzati i metodi per risolvere tutti i problemi dei computer a seconda del sistema operativo utilizzato. Vediamoli insieme cercando di coglierne l’irornia. Si parte da Windows dove le soluzioni sono due:

Quindi si riavvia e se non si risolve si passa ad una formattazione perdendo tutti i nostri dati. Ottimo! Ma non ridete voi utenti Apple, perché se un Mac non funziona a dovere ci viene suggerito di portarlo diritto in un Apple Store e se non si risolve… beh.. bisogna comprare un nuovo Mac! Perché molto spesso anche al Genius Bar con problemi complessi non sanno che pesci prendere (ma in caso fate un giro su SaggiaMente prima di demordere).

Chi si salva dunque? Nessuno direi, per chi usa Linux la situazione è ben diversa ma altrettanto rognosa. Certo si può fare tutto quello che si vuole con l’OS open-source più famoso al mondo, anche compilarlo da sè. Ma il problema è saperlo fare. Per cui studi, perdi tempo prezioso, tra kernel, driver e periferiche che non vogliono funzionare e alla fine, se proprio non riesci a risolvere, qual è la soluzione?

Linux

Semplice, ritornare ad usare Windows o Mac (meglio la seconda direi).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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