La fotocamera chi cui vorrei parlarvi è la Fujifilm X100. Ne avrete sicuramente sentito parlare su blog tematici o avrete visto l’intrigante pubblicità, stile Nikon, che la faceva solo intravedere. Fino poi a svelarla totalmente sul mini-sito a lei dedicato.

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Ora, in tutta onestà, devo ammettere che speravo fosse un mezzo flop commerciale. Perché? Perché me ne sono innamorato appena l’ho vista! Sapevo che sarebbe stato un problema averla: se un certo mercato ne avesse intuito la potenzialità, sarebbe diventata rara e cara.

Ma partiamo dall’inizio per spiegare questo successo. Il mercato fotografico è diviso a mio giudizio in due macro aree: quello dei fotografi veri (aldilà del mezzo usato) e quello degli utilizzatori di fotocamera. Intendiamoci, non che ci sia niente di male ad usare la fotocamera come elemento d’acquisizione immagini per feste, viaggi e cerimonie varie da mostrare a parenti ed amici a memoria dell’evento. Ma questi non sono fotografi come io non sono un pilota solo perché uso un’automobile. La guido perché mi serve, la uso, magari mi diverto e vado bene, ma sono un dilettante.

Ora, Un Fotografo Vero è tradizionalista per definizione, si esprime attraverso il proprio utensile, nasce e cresce con la convinzione che la foto si faccia attraverso la fotocamera e non che sia fatta dalla fotocamera. Già l’uso del digitale è, seppur fantastico, un pò “un tradimento” per lui che, quando vede un’analogica, quasi si vergogna della sua reflex digitale, magari da 3-4000 euro!

Fuji lo sa ed ha creato l’analogica-digitale Fujifilm X100.

fuji

Parliamo di un’azienda con un background spaventoso per ciò che concerne la pellicola e, anche se le sue fotocamere DSLR si appoggiavano a Nikon per il guscio esterno e la baionetta dell’obbiettivo (non avrebbe avuto senso fare tutto da solo in un mercato monopolizzato da pochi giganti), la Fuji ha sviluppato un suo personalissimo sensore che, accoppiato agli ottimi firmware e software, produce immagini di qualità eccellente. Non hanno nulla da invidiare agli altri, eppure non hanno il successo che meriterebbero.

ottica

L’idea vincente di Fuji con la X100 è quella di identificare un mercato di nicchia che copre un segmento poco o per nulla battuto, per ora, dove può proporre tutte le sue capacità industriali e creative. La x100 è una camera a telemetro a ottica fissa, tecnologia antecedente alla reflex, quella che usava Robert Capa nei suoi reportage di guerra per capirci. La base della Leica (guarda caso la Leica digitale è perfettamente identica alla analogica) è rassicurante: tutto è al posto giusto, dove è sempre stato, come vuole la tradizione. E già questo sarebbe potenzialmente sufficiente a decretarne il successo.

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Ovviamente nel terzo millennio non basta: mirino ibrido, sensore ottimizzato per la sua lente e accessori di classe, ne hanno fatto un must ancor prima della sua uscita. Perché la gente si fida di Fuji e un pò perché è come la nuova Mini o la nuova Fiat 500: care ma funzionali. Belle e, tutto sommato, comunque possibili. Non una Maserati o una Ferrari, perché comunque ci sono già. La X100 è perfetta da tenere sempre con sè, senza scadere nella compatta moderna che alla fine ti costringe all’uso totalmente automatico. Lascia spazio alla fantasia di chi la usa e poi… è solo la prima di una nuova stirpe. Sono infatti già pronti gli studi per la X200 e la X300, una con uno zoom e l’altra con ottiche intercambiabili.

La X100 doveva essere già in distribuzione tempo fa ma, per cause esterne (vedi terremoto in Giappone), la produzione era stata interrotta. Di recente è stata ripresa ma la data di disponibilità fissata per Aprile in Europa non è stata per ora rispettata. Inoltre in tutti gli store mondiali è out-of-stock per i tantissimi preordini ricevuti. E i pochi che ne hanno degli esemplari li vendono nei siti d’aste a prezzi più che doppi. Su Amazon.com addirittura ce n’è un solo esemplare venduto a $4.000,00

amazon

Tanto tempo fa Apple tentò di inserirsi nel mercato delle fotocamere ma era troppo presto ed il prodotto non incontrò il successo sperato. Quel visionario di Steve Jobs era troppo avanti e la tecnologia non gli reggeva il passo. Ora però è troppo tardi. C’è la Fuji X100 e poteva chiamarsi Apple X100 senza sfigurare accanto ai nostri Mac.

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