Apple dice Retina ma c’è chi va oltre e chi punta sull’e-ink: Il futuro dei display al SID 2011

C’erano una volta i display per dispositivi mobili, valutati in base a dimensione e pixel. Poi arriva l’iPhone 4 ed Apple s’inventa l’appellativo Retina per evidenziare l’importanza di un terzo parametro nato dal rapporto dei primi due: ppi, ovvero pixel/points per inch. Di norma questo valore lo prendiamo in considerazione per la stampa, valutando 300 ppi il valore minimo accettabile per lavorazioni tipografiche. Si può spiegare per lungo tempo ad una persona quanto ciò incida sulla qualità percepita anche nel video ma Apple, come sempre, ha trovato la strada maggiormente comunicativa.

Il Retina Display con i suoi 326 pixel per pollice raggiunge, secondo Apple, la massima qualità distinguibile dall’occhio umano. Una valutazione approssimativa, se vogliamo, e che fior fior di tecnici si sono impegnati a sorreggere o screditare con tesi più o meno scientifiche. Ma intanto il messaggio è arrivato a chi di dovere: l’acquirente. Proprio il display è stato uno dei punti di forza del nuovo iPhone 4, sia nella presentazione che nel successivo messaggio di marketing.

Si accende dunque la sfida anche su questo settore e i produttori di pannelli si stanno impegnando a realizzare dei Retina che più Retina non si può. Nella settimana del display del SID 2011, che si concluderà oggi, Toshiba ha presentato un 4″ da 367ppi destinato al mercato mobile e mostrato nel seguente video da Engadget:

Ma c’è chi è andato decisamente oltre ed è ORTUSTECH, la quale ha presentato un display da 4,8″ che raggiunge il FullHD con 1920 x 1080 pixel ed una resa da ben 458ppi.

Quest’ultimo è decisamente troppo grande per un iPhone e troppo piccolo per un iPad, per cui difficilmente lo vedremo su un prodotto con una mela stampata sul retro. In verità anche il passaggio ai 4″ sarà difficile se non si manterrà la stessa quantità di pixel dell’attuale Retina, che significherebbe però ridurre un po’ la risoluzione in ppi. Questo per evitare una quarta variante da far gestire agli sviluppatori dopo quella degli schermi di iPhone 2G/3G/3GS, iPad ed ora iPhone 4.

Sul campo tablet Apple si è inserita in controtendenza rispetto Amazon ed il suo Kindle che ha puntato tutto solo ed esclusivamente sulla lettura e gli eBook. L’iPad offre qualcosa in meno in termini di qualità della lettura non adottando la tecnologia e-ink, ma ha potuto invece aprirsi a tutta una serie di utilizzi diversi che lo rendono oggi uno dei migliori surfer per la rete (flash a parte), pratico per la lettura ma perfetto anche per attività video/ludiche.

Anche Il settore degli e-ink è in continua crescita e dopo i primi display a colori Epson ha mostrato, al solito SID 2011, anche un nuovo e-ink da ben 300 ppi, per assicurare una lettura ancora più nitida e confortevole.

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Sono due tecnologie che continueranno a viaggiar parallelamente perché in ogni caso ognuna presenta vantaggi (e svantaggi) differenti. Questo display potrebbe in effetti interessare più Amazon per futuri versioni del suo Kindle, sempre che non decida prima di passare a soluzioni con risoluzione inferiore, magari come quella attuale, ma con qualche —pochi— colori.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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