Uno dei mini-software più utili inclusi in OS X è Utility Compressione, ovvero il sistema integrato per creare e decomprimere archivi disponibile su ogni Mac.
Decomprimere un file .zip è semplice: un doppio-click e il gioco è fatto. Uno dei “problemi” più grandi, però, è che l’archivio originale rimane intatto. Nella maggior parte dei casi sono solito cestinarlo, ma se davvero è questa l’azione standard, perché non automatizzarla?
Per questo scopo ci viene incontro proprio Utility Compressione. Prima di tutto c’è bisogno di trovare il file dell’applicazione, nascosto in “/System/Library/CoreServices/Archive Utility.app” (nota: in alcuni casi è chiamato Utility Compressione.app):
Una volta aperto, bisogna accedere alle preferenze (menù Utility Compressione > Preferenze o cmd + ,). Le opzioni modificabili sono diverse, quella che ci interessa in questo momento è la seconda. Sono possibili tre scelte: mantenere intatto l’archivio originale, spostarlo nel cestino o eliminarlo definitivamente. Io ho deciso di selezionare la seconda, così da evitare mal di testa nei rari casi in cui questo comportamento predefinito non sia quello da me voluto.
Vi invito a dare un’occhiata anche alle altre opzioni, come quella che permette di scegliere in quale cartella andrà a finire il file/i file decompressi, utile nel caso se ne usi una come Download (o Desktop) a mo’ di “ripostiglio” generale.
Comunque, questa strategia non è l’unica attuabile per raggiungere il nostro scopo: OS X fornisce di serie anche Automator, strumento potentissimo, ma è possibile adoperarne anche di terze parti come Hazel o Keyboard Maestro.