Recensione: OWC Mercury Extreme Pro 6G SATA3 su MacBook Pro 2011

Domani mattina prenderà il via il mio viaggio. Non potevo però lasciarvi senza una recensione del disco che ho usato per testare le performance di un SSD SATA3 sul controller SATAII del Mac Pro. Mi riferisco all’OWC Mercury Extreme Pro 6G da 240GB (di seguito solo OWC 6G) un disco che, lo dico subito, ho scelto per il mio personale MacBook Pro 2011.

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Già nelle versioni SATAII c’è stata la rivalità tra Vertex di OCZ ed il precedente modello di OWC. Ed essendomi trovato molto bene con il secondo (se non per il problema dell’aggiornamento da Windows che c’era anche per l’OCZ essendo dovuto al controller SandForce) ho confermato senza troppi pensieri la mia preferenza anche questa volta. Vediamo però se ne è valsa la pena.

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In primo luogo considerate che i dischi sono quasi equivalenti, anche nel controller SandForce. La differenza per la quale preferisco OWC è che, testato sulla mia pelle, le ottime performance dei primi giorni rimangono sufficientemente costanti anche con intenso utilizzo. Ciò è dovuto in anche alle personalizzazioni che l’azienda imprime da sempre sul funzionamento del Garbage Collector e di tutte quelle caratteristiche ben sfruttate del controller SandForce, tra le quali DuraClass, che permette una maggiore efficienza nel wear-leveling e nella gestione dei blocchi danneggiati.

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La confezione è asciutta e, a differenza del Vertex 3 (recensione) non include l’adattatore da 3,5″, nel mio caso poco utile perché è con viti laterali non compatibili con gli slot del Mac Pro. In effetti per provarlo sul desktop ho dovuto usare un adattatore, sempre di OWC, il Mount Pro (recensione).

Vi anticipo che ho fatto molti test ma che, sopratutto, uso questo disco nel mio MacBook Pro 2011 da quasi 10 giorni. Nella recensione sarò breve con le parole visto che il tempo, in questo momento, mi è tiranno. Iniziando dall’avvio la differenza rispetto i precedenti SATAII si nota in piccola parte ma è allo stesso tempo evidente. Tre secondi su 30 possono essere inavvertibili, ma su 15 si riescono a percepire. In particolare nella prima fase dell’avvio passa minor tempo dall’apparizione della mela all’inizio del caricamento e, quest’ultima fase, viene eseguita in un lampo (non si fa quasi in tempo a vederla). Ad ogni modo i risultati sono sovrapponibili a quelli del cugino Vertex 3. Considerate soprattutto il valore relativo alle differenze e non quello assoluto, perché gli avvii possono variare in modo determinante a seconda della configurazione software/hardware.

avvio

Anche nella duplicazione di un file di grosse dimensioni (4,7GB) Vertex 3 ed OWC 6G sono allineati, con risultati veramente incredibili:

duplica

Nel complesso Xbench ha però assegnato qualche punticino in più al Vertex 3:

xbench-score

Il test di lettura/scrittura continua conferma numeri veramente di prim’ordine:

aja

voto 4,5Conclusioni
Importante considerazione è che con questi test andiamo praticamente a spaccare il capello anche dove non dovremmo. Voglio dire che se con un disco l’avvio avviene in 24 secondi e con l’altro in 25, sono essenzialmente identici. Anche perché i miei risultati proposti sono frutto di medie su 10 prove, per cui non sono valori assoluti ma semplicemente indicativi. In tutti i casi la differenza tra un SATAII ed un SATA3 del livello di questo OWC 6G sono veramente evidenti quando messi sotto torchio dai benchmark e ancora percepibili nell’uso comune. Devo però dire che se oggi consiglierei l’acquisto di un SATA3 anche su controller SATAII a chi riesca a prenderlo a buon prezzo ed ha in programma di aggiornare il suo Mac entro 6 mesi, suggerisco anche a chi già possieda un SATAII di non svenarsi per questo upgrade. Come già detto la differenza c’è, ma passando da un avvio di 1,30 sec ad uno di 20 si è già compiuto il passo più lungo; quello ulteriore, da 20 a 14 secondi, possiamo anche considerarlo “superfluo”. A scanso di equivoci sottolineo che sono mie considerazioni, non legge. Prendetele come riflessioni di chi ha provato qualche SSD. Complimenti comunque ad OWC perché con il 6G conferma la sua capacità di sfornare dischi perfetti per i nostri amati Mac, specie finché Apple si terrà il TRIM solo per i suoi SSD. Dimenticavo: nessun problema sul mio MacBook Pro 2011 per i famosi cavi con perdita di segnale. Prestazioni sempre stabili e concrete senza nessun bugfix software o hardware (leggasi carta stagnola stile MacGyver).

Costi
Io compro direttamente da OWC pagando però un buon 20% di costi di dogana. Tuttavia con il cambio euro:dollaro il disco in oggetto da 240GB viene circa 380€. Il prezzo è più o meno in linea con il Vertex 3 ed anche più basso dell’Intel 510 Series (recensione). Offre velocità, stabilità, durabilità. Un SSD a tutto tondo che mi sento di suggerire anche dopo il periodo di grande soddisfazione avuto con il precedente modello SATAII.

P.s. vi anticipo anche che a luglio proveremo un Crucial interessante.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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