Roarr. Perché ancora doveva uscire e già contribuiva con la sua influenza alla crescita di valore del titolo Apple. La settimana prevista per il lancio è iniziata in netta salita, coadiuvata poi dagli incredibili risultati finanziari presentati ieri: un trimestre da record per la casa di Cupertino, pur essendo questo uno di quelli storicamente “magri”.
Roarr. Perché molti erano già sul piede di guerra criticando i requisiti minimi, previsti fin troppo esosi con 4GB di RAM. Le recenti indiscrezioni sui nuovi MacBook Air in dirittura di arrivo, mostrano però l’11” base con 2GB, e confermano che le previsioni erano errate e che i requisiti hardware di Lion sono decisamente accettabili. Abbandonati definitivamente i PowerPC da qualche anno, basta avere un processore Intel Core 2 Duo per installarlo (escludendo quindi solo i primissimi modelli x86) e solo 2GB di RAM. Attenzione però: prima di aggiornare assicuratevi di aver installato il Migration Assistant Update pubblicato questa notte (lo dovreste trovare anche in Aggiornamento Software).
Roarr. Perché gli Apple Store sono offline da qualche ora ed il Leone potrebbe iniziare a ruggire già su nuovi fiammanti Mac oggi stesso. Quasi sicuramente gli Air ma forse anche i Mac mini (dei quali sono trapelate oggi le probabili configurazioni).
Roarr. Perché passare al nuovo sistema operativo costerà veramente poco. I 23,99€ non saranno un peso per nessuno, incentivando in modo consistente l’upgrade del parco macchine esistente e la diffusione del Leone.
Roarr, gente. Il Leone è prossimo all’arrivo e a confermarlo è stata Apple stessa, ieri, nella presentazione dei risultati finanziari. Nessun rumor dunque, solo un ruggito che si avvicina.