I nuovi Mac Pro tardano a comparire: stanno aspettando Sandy Bridge-E?

Vi ricordate alcuni mesi fa, quando parlai dei Westmere EX, probabili candidati all’inserimento nei Mac Pro? Ebbene, sono usciti ormai da un bel po’ e ancora le bestie di casa Apple non sembrano avere intenzione di adottarli. C’è una motivazione valida? Eccome se c’è: anche Sandy Bridge sta per arrivare a quota 6 core, grazie alla serie Sandy Bridge-E.

La serie destinata con buone probabilità ai prossimi Mac Pro è la E5, non ancora ufficialmente annunciata ma di cui già si sanno molti dettagli. Il primo è già stato scritto, arrivano fino a 6 core contro i 4 degli Xeon E3 con Sandy Bridge pre-esistenti. Il secondo è relativo alle configurazioni possibili nelle workstation che li adotteranno: gli attuali Xeon Sandy Bridge sono tutti con supporto solo a configurazioni con singolo processore; con la nuova serie Sandy Bridge-E il problema sarà risolto, grazie al supporto per configurazioni bi-processore, perfetti dunque per l’inserimento nei prossimi Mac Pro. Il terzo è relativo all’alloggiamento: non viene usato il socket a 1155 pin adottato dalle attuali soluzioni con Sandy Bridge ma un nuovo alloggiamento a ben 2011 pin tutto rivolto a questa nuova variante dell’architettura destinata sia alle workstation Mac/PC che alla fascia cosiddetta enthusiast, ossia di chi cerca il massimo delle prestazioni, nel mercato PC tramite i Core i7 Extreme. Infine, i Sandy Bridge-E non includono al loro interno la grafica integrata, rendendoli così adatti per le configurazioni con schede grafiche dedicate come quelle solitamente offerte dai Mac Pro. Per il resto, non cambia nulla: tutto quanto si è già visto nel corso dei mesi per Sandy Bridge è perfettamente valido anche per queste particolari versioni. Ecco i tre modelli che per ora sembra andranno a comporre questa nuova offerta:

  • Xeon E5-1620: quad core, frequenza 3,6 GHz (Turbo 3,9), 10 MB di cache L3, picco massimo di consumo 130 W
  • Xeon E5-1650: 6 core, frequenza 3,2 GHz (Turbo 3,8), 12 MB di cache L3, picco massimo di consumo 130 W
  • Xeon E5-1660: 6 core, frequenza 3,3 GHz (Turbo 3,9), 15 MB di cache L3, picco massimo di consumo 130 W
Come ho scritto, per ora sembra siano proprio questi tre quelli sicuri, ma prima del lancio ufficiale potrebbero diventare di più. Anche perché sono circolati screenshot relativi a una configurazione a 8 core (no, non un doppio processore da 4 core, un vero 8 core) con frequenza di 2,3 GHz, modalità Turbo fino a 2,5 e 20 MB di cache L3. Di questo, però, non si sa nulla: almeno per il momento è solo un cosiddetto “engineering sample”, in sostanza un prototipo. Si parlava inoltre del supporto al nuovo standard PCI Express 3.0 nei chipset espressamente dedicati a Sandy Bridge-E, tuttavia questa novità si trova in uno stato ancora “di limbo”, per questioni di tempi di rilascio. Meglio non considerarla, per ora, prima di avere un’altra delusione simile a quella del mancato supporto all’USB 3.0 nei chipset per Sandy Bridge. La do molto più probabile per il rilascio con Ivy Bridge.
Ipotizzando come potrebbe essere composta la prossima offerta di Mac Pro, si può vedere sia nella configurazione base a mono-processore che in quella cosiddetta 8-core a bi-processore l’E5-1620. La differenza starebbe sostanzialmente nel numero dei processori, rispettivamente uno e due, che non è comunque poco. Come opzione per entrambi, lo Xeon E5-1650, in configurazione a singolo e a doppio processore per i rispettivi modelli. Per il Mac Pro con due processori 6-core lo stesso Xeon sembrerebbe il candidato più quotato come CPU di base, con lo Xeon E5-1660 come opzione. Si tratterebbe di un incremento prestazionale davvero consistente rispetto agli attuali Mac Pro, che potrebbero anche portare a un rapporto prezzo/prestazioni molto più interessante di quello attuale. C’è un problema, però. La serie Sandy Bridge-E inizialmente sembrava prevista per settembre di quest’anno, ma Intel è piuttosto in ritardo e al 99% quella data non sarà rispettata. Più ottimisticamente si parla di novembre, più pessimisticamente si parla addirittura di gennaio 2012. Nel frattempo l’attuale Mac Pro continuerà a essere il top di gamma Apple ancora per un bel po’ di mesi. Valido sempre il solito discorso: bisogna aggiornare urgentemente? Meglio non rischiare di aspettare invano e assicurarsi una macchina che comunque ha ottime prestazioni. Si può aspettare? Allora meglio mordere il freno ancora per qualche mese, dato che le premesse indicano certamente come la resa varrà l’attesa. Sperando però che l’attesa non si faccia troppo lunga, altrimenti quando usciranno sarò già a parlare di Ivy Bridge…
Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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