Appena due giorni fa Apple aveva ritoccato i prezzi in base all’IVA al 21%. Oggi è avvenuto un altro ritocco ancora, per “pulire” i prezzi dai centesimi precedentemente conteggiati nel ricalcolo dell’aliquota. Ritocchi sia verso l’alto sia verso il basso, con non molta precisione matematica a dire il vero.
Come si può vedere, tutti i prodotti hanno ricevuto l’arrotondamento all’unità, anche quelli che, in realtà, non ne avevano bisogno. Come l’iPad 2, che domenica era a 483 € e oggi è a 484 nella sua versione base. Poi vi sono arrotondamenti per difetto curiosamente calcolati per eccesso, come quello dell’iPod nano, passato a 171 €, oppure arrotondamenti per eccesso calcolati per difetto, come quelli su MacBook Pro e iMac. Invariati invece i prezzi di Mac mini e Mac Pro, i quali erano già privi di centesimi domenica.
Insomma, per chi si aspettava un ritorno ai vecchi prezzi è sicuramente una delusione. Perlomeno, però, ora hanno un aspetto più “commerciale” rispetto a quelli fin troppo precisi e “fiscali” di domenica. Anche se avrebbero fatto meglio ad arrotondare indistintamente per difetto, invece che aumentare ancora, almeno psicologicamente, il peso dell’aliquota sull’utente come fatto in alcuni casi: ne avrebbero guadagnato certamente in immagine.