Ancora sull’accesso al Mac: un po’ di stile iOS con Lock Screen 2

Oggi pare che il tema della sicurezza e dell’accesso al proprio Mac continui a ritornare. Invito sempre gli utenti a partecipare al blog, proprio come ha fatto stamattina Francesco Racco con la sua email:

email

Il link citato porta ad un video che mostra il funzionamento di Lock Screen 2, la quale ha subito un temporaneo ribasso di prezzo sul Mac App Store a 1,59€. In questo caso però non parliamo di una vera a propria protezione ma piuttosto di una finitura estetica. Di base la piccola app va a posizionarsi nella barra dei menu e contiene un pannello di preferenze in cui configurare aspetto e comportamento di quella che, in perfetto stile iOS, viene definita Lock Screen.

preferenze

Dopo un tempo prestabilito o la pressione di una combinazione di tasti a scelta, il Mac viene bloccato e viene mostrata una schermata simile a quella dell’iPhone:

slidetounlock

Lo slide to unlock viene eseguito tramite la tastiera, facendo scorrere il dito creando una sequenza. Ciò non fornisce una vera e propria sicurezza chiaramente ma, dalle preferenze, si può impostare un “Passpattern” personalizzato ed in tal caso lo sblocco avverrà solo se l’utente riproduce esattamente la stessa sequenza di tasti nel preciso ordine da noi scelto.

configurazione

Può sembrare una banalità ma ho provato ad impostarne una ed il mio collega non è riuscito ad identificarla in 5 minuti di prove. Tuttavia le combinazioni non sono infinite e, con un po’ di pazienza e/o fortuna, si potrebbe riuscire ad entrare. Inoltre su iPhone lo “slide to unlock” ha senso in quanto evita l’utilizzo involontario del cellulare durante il trasporto, ma sul Mac questa finalità viene meno.

In conclusione: serve Lock Screen 2? Direi proprio che non si tratta di una necessità, però al costo di un paio di caffè si può cadere in tentazione. Un puro esercizio di stile fose, ma divertente ed esteticamente gradevole.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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