E anche il Magic Trackpad è stato copiato: ecco il Wireless Touchpad

Diciamoci la verità, ormai siamo totalmente abituati a vedere prodotti ed interfacce Apple riprese a piene mani dai concorrenti. Ci sono portatili identici ai MacBook Pro ed ora arriveranno anche quelli simili agli Air ma a Cupertino non ne fanno un dramma. Diversamente nel campo iPhone/iPad l’azienda sta dimostrando di essere fin troppo agguerrita ed un esempio lampante sono le continue beghe legali con Samsung che rischiamo anche di far precipitare la simpatica per il marchio. Probabilmente la maggiore attenzione in questo ambito dipende da un semplice dato di fatto: l’ecosistema degli iDevice (iPhone ed iPad 2 in primis) è quello maggiormente importante per i profitti Apple, per oltre il 50%.

Nell’era del touch, Jobs ha differenziato l’offerta Apple nel settore desktop esprimendosi molto chiaramente rispetto la scomodità di schermi touch sui computer tradizionali. La questione primaria è la postura: assolutamente innaturale interagire con uno schermo verticale se non per brevissimo tempo. A prescindere dall’altrettanto valida questione delle interfacce, Apple appare convinta che il touch non è utile (o bello) a prescindere ma che in ambiente desktop la postura e la comodità d’uso sono un fattore ancor più determinante. Tutte queste parole hanno poi trovato una materializzazione nella realtà con un prodotto: il Magic Trackpad (recensione). Con questo si riesce ad accedere alle “meraviglie del multitouch” senza dover rinunciare alla classica posizione da scrivania e con Lion è diventato lo strumento più indicato per il puntamento su tutti i computer desktop dell’azienda.

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Essendo tale prodotto direttamente collegato alla visione Apple, non mi aspettavo che finisse per essere copiato da aziende concorrenti. Ma ecco che Logitech presenta il suo Wireless Touchpad:

WirelessTouchpad

Viene da chiedersi da dove prendano le idee in Logitech. Lo stesso dicasi per Samsung, HP, ecc.. e poi ci stupiamo che Apple sfrutti il copyright come una clava contro chi fa business alle sue spalle. Nelle cause per i diritti sull’iPad in quanto “tablet rettangolare e sottile” non mi trovo in sintonia con Cupertino che sembra abusare, almeno dal punto di vista etico, del diritto che tutela la proprietà intellettuale. Eppure ci si dovrebbe ricordare che questa azienda è stata ampiamente sfruttata dai concorrenti, nel corso della sua intera storia, per cavalcare l’ondata di innovazione copiando spudoratamente le proprie soluzioni. Che siano arrivati al limite della sopportazione?

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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