Per i delusi dall’iPhone 4S (e non solo)

Rumors: informazioni reali o assurde fandonie che circolano a tutti i livelli della comunicazione.

Hype: smodato e crescente interesse che si genera negli utenti (e sui media) in attesa di nuovi prodotti.

Ora vi chiedo un salto nella memoria lungo 16 mesi: ricordate quando fu presentato l’iPhone 4? E ricordate che già si parlava di iPhone 5 dopo sole 24h? Immaginate cosa può essere successo nei 480 giorni successivi fino a ieri, 4 ottobre. A seguito del keynote non ho proferito parola sull’argomento iPhone 4S se non un generico “mah..”. Fortunatamente ho convinto il Razziatore a pubblicare al posto mio l’articolo serale di riepilogo. Come ho precisato su twitter, avevo la necessità di digerire il tutto prima di commentare. La prima impressione è stata di delusione, non lo nego affatto, ma deluso da cosa?

Ricordiamo che si tratta di un cellulare o, per non farlo offendere, uno smartphone. Meglio evitare di sminuirlo perché al momento Siri potrebbe essere in ascolto, capire cosa stiamo dicendo e risponderci con un sonoro *fuck*. In inglese, ovviamente; o, se preferite, in francese e tedesco. Comunque sia, se stiamo qui a straparlare su un cellulare, pardon smartphone, un motivo c’è. E non è che siamo totalmente folli o gli unici, ieri la quantità di persone che ha seguito l’evento Apple in tutto il mondo è stata a dir poco imbarazzante. Sono crollati ripetutamente i server di testate internazionali del calibro di Engadget, nonché il sito Apple stesso. Se avessero presentato le prove dell’esistenza di extraterrestri, forse, non si sarebbero raggiunti gli stessi risultati.

E cosa è successo ieri? Un team piatto, evidentemente privato della propria stella, ha:

  • dato un po’ di numeri sulla diffusione di Mac, OS X Lion, iOS, iDevices
  • presentato iOS5. Di nuovo, ma questa volta era per il “pubblico”, non per gli sviluppatori
  • presentato iCloud. Di nuovo, giusto perché forse qualcuno si era perso il contenuto della WWDC
  • presentato un nuovo iPod nano. Uguale ma con nuovo firmware (disponibile anche per il precedente) che ci porta tanti nuovi quadranti per l’orologio, anche quello Disney che speravamo. Ma non temete, la novità c’è ed il sensore Nike+ integrato per un prodotto che, seguendo il trend di vendite, sembra sempre di più destinato all’ascolto musicale per il fitness. In un certo senso dunque, pur essendo uguale, rafforza la propria identità. Ricordate le scocche di iPod nano con foro per la fotocamera che si vedevano nei mesi passati? Sembra che le avesse fatte Ive con il trapano in un momento di crisi per poi perderle in un bar.
  • presentato un nuovo iPod touch. Solo una parola: spettacolare. Quel bianco gli dona davvero tanto. Niente A5, nessun miglioramento sulla pessima fotocamera, ancora niente IPS per il display (che per una piattaforma di gioco-svago era utile). Le novità si esauriscono qui perché tutto il resto di quanto leggete nella pagina di presentazione è merito di iOS5.
  • presentato un nuovo iPhone 4S
siri
E a questo punto che mi interrogo sul perché ci sia tanta aspettativa (e poi delusione) se un’azienda non presenta quello che vorremmo. Io, ad esempio, vorrei uno schermo da 4″ in una scocca non troppo più grande; anche con medesimo design, poco importa. Ma il bello è che ne esistono tanti con queste caratteristiche, perché attendere che lo sforni Apple? (se mai lo farà sempre…)

Nel rispondere a questa domanda ritrovo anche maggiore chiarezza su alcuni dei punti discussi in precedenza. A Cupertino sanno che chi preferisce iPhone nel 90% dei casi lo fa per il software, riferendomi con questo a stabilità, velocità, usabilità, grafica ed ecosistema di app. Per questo nella comunicazione un iPod touch diventa “nuovo” soltanto per avere iOS5. Non c’è una valutazione di merito da parte mia, si tratta di una semplice constatazione.

iPhone 4S sembra un iPhone 4. Ora è però un dispositivo universale che contiene sia l’antenna CDMA che GSM, così da funzionare ovunque: cosa utile per l’utente cosmopolita ma anche per chi produce, ottimizzando costi e logistica. Ci sono comunque dei miglioramenti all’antenna con una velocità di navigazione presentata con il classico stile Apple: 2 volte più veloce della precedente (14,4 Mbps). L’atteso upgrade del SoC, almeno qui, è arrivato. Se dall’A4 all’A5 si otterrà lo stesso effetto di miglioramento percepibile ad occhio nudo tra iPad 1 e 2, allora sarà veramente evidente. Si può discutere sul fatto che possa esservi utile o meno “andare più veloce” ma non è questo il punto. Il nuovo hardware serve anche per digerire meglio le nuove funzioni e per preparasi a quelle future. È quasi certo che iPhone 4S dovrà far girare anche un futuro iOS6. E qui si evidenzia un altro aspetto: Apple non ha nessuna intenzione di far corrispondere il nome della major release del sistema operativo mobile con il numero del terminale. Per cui tutti quei rumor del tipo “5 sta a 5 come 5 e riporto 5 di giorno 5”, buttateli allegramente nel ces… tino.

Dove si sono veramente divertiti è nel comparto fotocamera/video. Non si tratta tanto degli 8mpixel, che si vedono da secoli, quanto un’apertura interessante (f/2.4) per catturare più luce ed avere un accenno minimo di profondità di campo. E poi c’è il video FullHd 1080p con la presenza tanto attesa della stabilizzazione, sicuramente gestita a livello software, che pare piuttosto efficiente dal video di presentazione. Tutte le funzioni in questo campo sono ora più veloci, secondo Apple del 33%. Vi sembra assurda tale attenzione in uno smartphone? Può darsi ma il grafico di popolarità su Flickr ci dice il contrario:

flickr

Ancora una volta, dunque, Apple non ha fatto altro che assecondare le richieste implicite del proprio target.

La rinnovata potenza riguarda anche il settore grafico con prestazioni “7 volte più veloci” e c’è un giusto timore per la batteria. Nel keynote è stato indicato un miglioramento della durata in conversione ma in questo campo è decisamente più prudente valutare la resa sul campo. In tutti i casi il Bluetooth 4.0 dovrebbe aiutare a ridurre drasticamente le risorse dandoci finalmente la possibilità (per chi lo usa) di tenerlo sempre attivo senza che la batteria ne risenta.

iOS5 noi che seguiamo le evoluzioni da vicino lo conosciamo già bene da mesi. Per cui le notifiche, i task, l’edicola, iCloud, ecc.. sappiamo bene cosa siano e che li avranno anche gli iPhone 4 e, in parte, i 3GS. La one more thing ad esclusivo appannaggio del 4S è l’Assistant Siri. Ecco il video che avrete probabilmente già visto:

Durante il keynote di ieri, nel nostro live, ci siamo divertiti ad immaginare diverse “scenette” paradossali generate dalle improbabili interazioni uomo-iPhone. Salvo poi cadere giù dalle nuvole quando è stato chiarito che — per ora —funziona solo con inglese, francese e tedesco. E temo che impostando la lingua italiana sul device le funzionalità di Siri vengano totalmente disattivate, togliendoci anche il gusto della prova. Il video lascia sicuramente una sensazione piacevole, certamente non sarà quello il modo primario di interazione con l’iPhone, ma per l’uso frenetico che si fa dello smartphone, sono sicuro che le circostanze in cui tornerà utile saranno più di quelle che ora possiamo immaginare. Sempre se funziona davvero così bene come ci fanno vedere.

Tutto sta nel vedere quanto sarà lungo quel “per ora”. Guardando al passato ci sarebbe da temere, però Apple ha giocato molto su Siri nel keynote di ieri e, a ben guardare, è uno dei pochissimi elementi di distinzione rispetto il modello precedente. Penso sia lecito supporre che avranno per questo a cuore la veloce implementazione nelle altre lingue per spingere le vendite internazionali. Eppure da quando è stata acquistata la società che ha originariamente sviluppato l’omonima app per iPhone di tempo ne è già passato veramente tanto.

Ho pensato ai prezzi. Ho riflettuto sulla mancanza di un nuovo design, che dopo tanto tempo mi sarei atteso. Alla fine ho concluso che è la stessa storia di tutti i giorni con Apple nel settore computer. È un’azienda che centellina le novità enfatizzandole al massimo ed ottimizzando costi e ricavi. Ma, sopratutto, non ha chiaramente l’intenzione di invadere il mercato con prodotti lowcost perché preferisce mantenere quel piglio di esclusività che ritroviamo nei numeri, dal prezzo al gradimento, passando per il bilancio aziendale.

“Non ti piace l’iPhone 4S? Forse la verità è che inizia a non piacerti Apple.”

E a ben guardare non piace neanche a Samsung che ha chiesto di bloccare le vendite del nuovo iPhone 4S in Italia e Francia. Per come stanno andando le cose non mi stupirei se entrambe le aziende iniziassero a licenziare ingegneri per assumere legali. Sembra che la “guerra” si sia ormai totalmente spostata dal mercato alle aule di tribunale.

Inutile stare lì a pensare se comprare o meno l’iPhone 4S il 28 ottobre, perché tanto potrebbe essere un giudice a decidere per noi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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