Ed eccoci qua, come promesso, alla seconda parte di un mini-ciclo di articoli dedicati al 2012 di Apple, in cui daremo le nostre previsioni relative a prodotti nuovi o aggiornati dell’azienda di Cupertino. L’articolo di ieri sui Mac ha suscitato una discreta attenzione, con opinioni sia convergenti che divergenti dalle nostre predizioni. Fa parte del gioco: è normale avere pareri differenti, anzi, il nostro obiettivo è proprio quello di dare degli spunti di riflessione su cui commentare e discutere in tutta tranquillità, consci che in qualsiasi caso si parla di semplici vedute sull’anno ancora abbastanza fresco di inizio. Tenendo presente come appunto le nostre predizioni possano essere giuste, totalmente o parzialmente, oppure sbagliate, anche qui del tutto o in parte, iniziamo questa seconda parte tutta dedicata agli iDevices (con intruso, verso il fondo). Prima di andare al sodo, una precisazione: qui per comodità definiamo iDevices tutti i dispositivi di punta Apple che non siano Mac. Di conseguenza, nella lista sono inclusi anche iPod nano e shuffle. Ma bando a ulteriori indugi e proseguiamo nell’analisi.

iPad
Partiamo dall’iPad. C’è da aspettarsi che sarà proprio la terza generazione del tablet ad aprire ufficialmente le danze, prima di tutti gli altri dispositivi Apple (ricordiamo per completezza che abbiamo previsto il Mac Pro per metà aprile, come primo Mac a ricevere aggiornamenti quest’anno). Le caratteristiche che gli vengono date sono le più disparate, alcune molto probabili, altre degne di essere raccolte per uno speciale da mandare in onda su Syfy (canale di fantascienza, trasmesso anche in Italia su Premium Steel, ndr). Le linee guida, però, bene o male già ci sono: quad-core e display ad alta risoluzione. Per quanto riguarda il primo, è lecito pensare che l’A6 possa rimanere anche a questo giro a quota 1 GHz, puntando dunque tutto su un nuovo raddoppio di nuclei. Tuttavia non ci sentiamo di escludere che possa salire pure la frequenza, soprattutto ipotizzando qualche sorpresa sul lato professionale (tanto per dirne una: chissà che prima o poi non arrivi una versione per iPad di Final Cut) e ludico. Per quanto riguarda il display, se ormai si è capito che stavolta è davvero destinato ad aumentare di risoluzione, in quanto ormai i 1024×768 stanno cedendo anche qui il passo, meno facile è prevedere a quanto davvero arriverà. La più gettonata è sicuramente 2048×1536, esattamente il doppio dell’attuale. Questi tipi di display, nella misura prevista per gli iPad, sono già in produzione. Ma ipotizzando un attimo una misura più di rottura con i precedenti iPad, verso un formato 16:10 che migliori la resa con i filmati widescreen ma che contemporaneamente non sacrifica troppo la risoluzione verticale/orizzontale (a seconda della posizione d’uso), cosa potrebbero utilizzare? In quel caso, la scelta più probabile sarebbe 1920×1200, non un raddoppio ma comunque un aumento di risoluzione consistente. Difficile però ciò avverrà davvero, dato che da ben prima dell’iPad 2 si trovano nelle app iOS sviluppate da Apple elementi a risoluzione 2048×1536. Sulla possibilità che l’iPad 3 possa supportare il 3D, ci crediamo poco: pensiamo che gli schermi glasses-free necessitino di maggior maturazione e abbattimento dei costi. Passando invece ad altre caratteristiche è plausibile pensare a un debutto della videocamera frontale FaceTime HD, che con l’aumento di risoluzione dello schermo renderebbe al meglio. Pollice su anche per la videocamera posteriore a 1080p, dato che da questo punto di vista l’iPad è sempre stato abbastanza vicino all’iPhone. Non crediamo invece a LTE e NFC, le quali a nostro avviso sono più prioritarie per la prossima versione di iPhone. Magari per quelle se ne parlerà alla quarta versione. Interessante la prospettiva della Thunderbolt: lo spessore ridotto non dovrebbe essere un problema e la lenta ma progressiva adozione dello standard potrebbe aprire l’iPad a molte più periferiche di quante non ne conceda la classica porta proprietaria usata sino ad oggi. Ciò porterebbe anche alla possibilità di una sorta di Time Machine per iOS, che sfrutti proprio drive esterni Thunderbolt. Storage e prezzi invariati. One more thing, per concludere il capitolo: il Kindle Fire non è un concorrente da sottovalutare, benché di diverse dimensioni. Il tablet Amazon vende bene, seppure stia andando verso quella fisiologica fase di assestamento che contraddistingue i prodotti presenti sul mercato da più di 2-3 mesi. Perciò perché non pensare a una strategia già conosciuta con l’iPhone? Vecchia versione dell’iPad ancora in commercio a prezzo ridotto. Un iPad 2 da 16 GB a 349 € aumenterebbe sicuramente la penetrazione nel mercato del tablet Apple e creerebbe non poche preoccupazioni a Bezos e altri concorrenti. Sapendo come Apple sia molto aggressiva con iOS, noi ci aspettiamo questo coniglio dal cilindro di Cook.

Ipotetico iPad 3: rilascio possibile tra metà e fine marzo

  • processore quad-core, 1 GHz o superiore
  • display Retina 2048×1536
  • videocamera frontale FaceTime HD/posteriore 1080p
  • Thunderbolt (previa verifica di spessore sufficiente a contenere la porta d’ingresso)
  • storage e prezzi invariati
  • iPad 2 base ancora in commercio a prezzo ridotto

iPhone
Ed eccoci qui, a parlare dell’iPhone, della sua prossima versione. Se il 4S è stato una evoluzione del precedente e se Apple manterrà il ciclo già visto, ossia rivoluzione-evoluzione, ci dobbiamo aspettare un device profondamente rivisto. Più specificatamente, i tanti rumors visti per quello che alla fine si è rivelato essere l’evolutivo 4S probabilmente sono destinati a trovare compimento con questa versione. La prima novità in particolare è LTE: il nuovo standard per le connessioni in mobilità sta muovendo i suoi primi passi, soprattutto negli USA ma con visioni globali. Se tutto andrà bene, l’anno prossimo dovrebbero vedersi i primi servizi LTE commerciali anche in Italia, da parte dei 4 operatori già noti. Se per il 4S i tempi non erano ancora maturi, per il 5 tutto dovrebbe essere pronto. Possibile semaforo verde anche per l’NFC, la tecnologia wireless pensata per i pagamenti da effettuare con smartphone. Con i principali concorrenti che si stanno sempre più muovendo per la sua adozione, Apple non può rimanere troppo indietro. A parte LTE e NFC, le novità successive saranno tutte lato hardware. Sul processore, siamo in dubbio: logica vorrebbe vedere l’eventuale quad-core dell’iPad 3 presente anche nell’iPhone 5, opportunamente ridotto di frequenza per non calcare troppo sui consumi. Tuttavia non siamo certi che una misura del genere possa essere sufficiente, perciò non vogliamo escludere una versione potenziata dell’A5. La nostra preferenza tra i due, comunque, va sulla linea evolutiva naturale tra iPad e iPhone già vista. Per quanto riguarda il display, è possibile che si passi a quota 4″ come molti concorrenti: il dubbio qui diventa aumentare la risoluzione o mantenere l’attuale? 960×640 su 3,5″ sono ottimi, su 4″ in confronto a display come quello del Galaxy Nexus o di altri telefoni di fascia alta potrebbe soffrire. Non ci sentiamo perciò di escludere un aumento della risoluzione, su cui però non ci sentiamo di essere più precisi: in gioco entra anche l’aspect ratio, che finora è stato di 1,5:1. Il rischio, insomma, è di poter creare frammentazione all’interno della gamma iPhone se non si tiene conto di tutti gli aspetti. Oltre a un classico bump di specifiche per la fotocamera, presumibilmente a quota 12 Megapixel, e alla FaceTime HD frontale, non ci aspettiamo grandi stravolgimenti ulteriori. Anche i prezzi dovrebbero rimanere simili agli attuali. Naturalmente, proseguirà pure la tradizione dei vecchi iPhone, in questo caso 4S e 4 con uscita di scena del 3GS, a prezzo ribassato e in versioni uniche da 8 GB.

Ipotetico iPhone 5: rilascio possibile per inizio-metà ottobre

  • LTE e NFC
  • processore quad-core A6 (con frequenza ribassata rispetto all’iPad)
  • display da 4″
  • videocamera frontale FaceTime HD/fotocamera anteriore 12 Megapixel
  • storage e prezzi invariati
  • iPhone 4S e 4 ancora in commercio a prezzi ridotti

iPod touch
Proseguiamo la carrellata con l’ultimo della gamma iOS: l’iPod touch. Cosa aspettarsi per quello che possiamo considerare un fratellino minore dell’iPhone? Una caratteristica condivisa con l’iPhone 5 potrebbe essere il display, da 4″ e con risoluzione maggiorata. Le rese degli schermi in diverse condizioni di luce rimarrebbero comunque differenti, come nelle attuali versioni. Per quanto riguarda il processore è difficile vedere che soluzione potrebbe adottare Apple. Tuttavia, noi vediamo un filo logico nel salto dell’A5 e nell’adozione del quad-core, e spieghiamo il perché: l’iPod touch sta diventando molto popolare per il casual gaming, dando non pochi grattacapi anche agli storici player del settore come Nintendo. Seguendo la linea delle console portatili, che prevedono aggiornamenti hardware rallentati per non “ingolfare” troppo il mercato di nuove versioni, Apple ha preferito far saltare un turno all’iPod touch, introducendo solo una semplice novità estetica costituita dalla variante bianca. Per questo motivo, quindi, siamo favorevolmente propensi al passaggio diretto all’A6, in modo che poi si possa continuare con tranquillità per i successivi due anni sapendo di avere un dispositivo ancora più che buono al termine del ciclo vitale. Mettere l’A5 e fare nel 2013 lo stop significa condannare l’iPod touch a una perenne e incrementale arretratezza non solo verso l’iPhone, ma anche verso altri dispositivi. Per il resto, a parte la doppia videocamera 1080p sul retro/FaceTime HD sul fronte, non ci vediamo molte ulteriori novità, nemmeno sul fronte prezzi.

Ipotetico iPod touch 2012: rilascio possibile per inizio-metà ottobre

  • display da 4″
  • processore quad-core A6 (con frequenza ribassata rispetto all’iPad 3)
  • videocamera FaceTime HD fronte/1080p retro
  • storage e prezzi invariati

iPod nano e iPod shuffle
Quando si tratta di iPod nano e iPod shuffle, è davvero difficile prevedere quali possano essere le mosse di Apple. Noi ne ipotizziamo una, solo per il nano: la videocamera posteriore, 720p. In passato case con foro per videocamera per le attuali generazioni di iPod nano erano emersi e dunque la prossima versione potrebbe vedere questo ritorno. Certo, il display è tutto fuorché favorevole per controllare le riprese, tuttavia sarebbe una videocamera per “cogliere l’attimo” e non certo per farci i filmini delle vacanze o cose più professionali. Lo shuffle invece dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato: se Apple non pensa di farlo fuori, ulteriori possibilità di rinnovamento non ve ne sono. Condannato quasi certamente a morte è l’iPod classic: da troppo tempo è rimasto poco aggiornato all’interno della gamma e se Apple vorrà puntare in modo crescente sulle memorie flash il più storico degli iPod, purtroppo, ha fatto il suo tempo. Tuttavia è da anni che lo si dà per spacciato: chissà, dunque, che non ci sorprenda e resista alla faccia delle “macumbe”.

Ipotetici iPod nano e shuffle 2012: rilascio possibile per inizio-metà ottobre

  • videocamera posteriore 720p per il nano
  • tutto il resto invariato
  • addio al classic

Televisore Apple e Apple TV (l’attuale box)
Concludiamo l’articolo di stasera con un prodotto che, al momento, non esiste, simboleggiato qui sopra dal punto di domanda: il televisore Apple. Oggetto delle più disparate indiscrezioni dei vari siti e delle attenzioni di Jobs nel suo ultimo periodo di vita, è possibile che sia davvero in preparazione. Ma cosa aspettarci? Probabilmente ci ritroveremo davanti a una sola misura di display, a LED e Full HD. Propendiamo per una dimensione tra i 40 e i 50″: con le poche informazioni a riguardo non è possibile sbilanciarsi in modo più preciso. Scartiamo il 3D per una semplice ragione: pensiamo che per la semplicità che contraddistingue i prodotti Apple, anche nel loro funzionamento, gli occhialini siano visti più come un orpello da eliminare. Perciò, in attesa che il display glasses-free abbia prezzi accessibili, l’azienda di Cupertino preferirà puntare sul più collaudato 3D. Per far concorrenza alle Smart TV, è lecito aspettarsi un processore A6 quad-core e una versione opportunamente modificata e potenziata dell’attuale Apple TV Software, con accesso a contenuti online in Wi-Fi e videocamera FaceTime HD. Sul telecomando permangono dei dubbi: sarà incluso di default un touchscreen come quello prospettato da recenti brevetti oppure inseriranno l’Apple Remote basico già conosciuto lasciando ulteriori opportunità opzionali agli iPod touch con una versione modificata dell’app Remote? Siamo scettici a pensare che Apple, se davvero punterà tanto sulla semplicità d’uso di questo televisore, includerà il Remote classico: più facile pensare a un nuovo Remote, simile a un iPod touch come forme e dimensioni e con display a tocco. Le altre caratteristiche sono piuttosto ordinarie da predire: digitale terrestre, porte HDMI, altoparlanti stereo. Il prezzo ideale a cui piazzarla potrebbe essere di 799 €, per tenere testa alle principali concorrenti pur mantenendo quel pizzico di distinzione, negativa o positiva a seconda dei pareri, che i prodotti Apple hanno sempre avuto a livello economico. E l’attuale Apple TV, ossia il box? Ci vediamo un futuro, magari chiamata proprio come Apple Box: al prezzo dell’attuale o anche leggermente meno, con processore A5, output 1080p, Remote classico e software potenziato similmente a quello per il televisore.

Ipotetici Apple TV televisore e Apple Box: rilascio possibile per inizio giugno, in tempo per Europei e Olimpiadi

  • solo TV: display LED tra i 40″ e i 50″, Full HD
  • processore quad-core A6 per il televisore, dual-core A5 per la Apple Box
  • entrambi: nuova versione del software, potenziata e con più contenuti accessibili
  • solo TV: videocamera FaceTime HD, digitale terrestre, altoparlanti stereo, porte HDMI
  • Apple Remote touchscreen per il televisore, Remote classico per la Apple Box
  • 799 € per la Apple TV televisore, 99-119 € per la Apple Box

Con questo concludiamo anche la seconda parte delle nostre predizioni per il 2012 di Apple. Appuntamento a domani con il terzo e ultimo articolo, dedicato al software.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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