O me o Asus: Apple pone l’aut-aut a un produttore di MacBook Air e ultrabook

Non avranno ancora il successone sperato da Intel, ma certo è che gli ultrabook stanno catturando l’attenzione di molti produttori e anche della stampa specializzata. Tralasciando una partenza non esaltante, i favori della critica e del pubblico iniziano a premiare quelli che sono i principali concorrenti del MacBook Air, pur rimanendo ancora a una buona distanza di sicurezza tale da non impensierire il sottilissimo notebook di Cupertino. Eppure Apple sembra prendere la cosa molto sul serio, al punto che, tanto per rimanere in tema di San Valentino, non ammette “relazioni extra-coniugali” e l’ha fatto chiaramente capire al suo fornitore Pegatron, come riporta AppleInsider.

Pegatron, uno spin-off di Asus, oggi completamente indipendente dall’azienda di origine, produce portatili per varie aziende, tra cui Apple e la stessa Asus. Tale fatto porta il produttore taiwanese a fabbricare sia i MacBook Air sia i rivali Zenbook. La richiesta fatta da Apple è chiara: o proseguono con loro o proseguono con Asus, non c’è una via terza. Di fatto, è un vero e proprio aut-aut nei confronti di Pegatron, costretta a rinunciare a una cliente per far contenta l’altra. Visti i volumi di vendita in ballo, la scelta sembra ricadrà proprio su Apple, con i Zenbook che si trasferiranno presso altri produttori come Compal e Wistron. Per loro non dovrebbe ripetersi la situazione occorsa a Pegatron, dal momento che non sono fornitori di Apple.

Se da un punto di vista è comprensibile che Apple cerchi di avvantaggiarsi rispetto ai concorrenti, dall’altro non vediamo il bisogno di pressare un suo fornitore al punto da forzarlo a una esclusiva de facto, non prevista dai contratti originari, dato che se ci fosse stata nemmeno avrebbe prodotto portatili né per conto di Asus né per altre: tra i clienti di Pegatron si annoverano infatti anche Toshiba, Dell e Acer. Del resto, come abbiamo già detto i volumi di vendita sono tutti a favore del MacBook Air, dunque non sappiamo che cosa possa temere, almeno per ora, Apple dagli ultrabook. Diviene lecito chiedersi, allora: si tratta di semplice precauzione o qualcosa di più? Probabilmente Ivy Bridge sarà un buon banco di prova per capire come e quanto i produttori di PC e di ultrabook hanno recuperato competitività rispetto alla soluzione di Cupertino. Alla grande sfida Apple contro tutti sta per aggiungersi un nuovo round, destinato ad essere alquanto infuocato.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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