Recensione: 16GB di RAM ICEmemory sul Mac, cosa cambia e quando servono

L’upgrade più facile per ogni computer è quello della RAM. Escludendo i MacBook Air, dove questa è saldata in piastra, su ogni Mac si può espandere piuttosto facilmente la memoria scegliendo moduli di caratteristiche analoghe a quelli originali. Ma quanto conta davvero questo incremento in termini di prestazioni?

Iniziamo col dire che la RAM non interviene sulla capacità di calcolo del computer, esattamente come per gli SSD. Il suo scopo è quello di mantenere le informazioni utili “al momento” sfruttando la sua grandissima velocità di lettura e scrittura. Quando la RAM si satura viene utilizzato dello spazio sul disco allo stesso scopo ma, dal momento che questo è incredibilmente più lento, il computer riduce la sua velocità operativa in modo sensibile. Avere un disco allo stato solido riduce in modo drastico tale problematica, ma si avverte comunque perché la RAM è più veloce.

Ma quando serve davvero aumentare la quantità di memoria e quali sono i reali vantaggi? Come sempre è impossibile dare una risposta che valga per tutti, ma volendo generalizzare si può riuscire a definire i tagli più indicati a seconda delle esigenze più comuni.

La maggior parte dei Mac attuali ha una dotazione standard di 4GB RAM. Le uniche eccezioni sono il MacBook Air ed il Mac mini modello base, i quali partono da soli 2GB. L’Air si comporta decisamente meglio e grazie al disco allo stato solido riesce a svolgere quasi ogni compito che gli si addice senza alcun problema. Il mini soffre di più avendo un HDD standard, per cui conviene portare subito la memoria a 4GB.

Con OS X è più che raccomandato un quantitativo base di 4GB, sotto questa soglia conviene non mantenersi perché anche senza nessuna applicazione attiva già la metà viene occupata dai servizi di sistema (a sinistra). Se poi si avvia qualche software, allora la RAM si esaurisce quasi completamente (soli 53MB liberi a destra). E chi di voi non lavora con almeno 6 applicazioni attive?

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Allo stato attuale, 8GB sono il taglio genericamente più consigliato. Offrono il giusto margine per lavorare serenamente con la maggior parte dei software da ufficio, ma consentono anche di spingersi oltre, sia con le applicazioni della suite iLife che con strumenti più professionali (come Aperture o la suite Adobe CS). Con 8GB si riesce a lavorare bene anche con le macchine virtuali, assegnandogli un buon quantitativo di memoria senza rimanere a secco su OS X. Infine i kit 2x4GB si acquistano ormai a prezzi veramente irrisori, tra 50€ e 100€ a seconda di marca e modello. Eseguendo lo stesso test con 8GB si può notare come la macchina risulti molto scarica all’avvio (quasi 6GB liberi) e che rimangano circa 2,5GB disponibili dopo aver lanciato le medesime applicazioni (Aperture, Mail, iMovie, Photoshop, Reeder, Skype).

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Con i MacBook Pro più recenti (potete verificare il vostro con MacTracker) è possibile raggiungere anche i 16GB con due moduli da 8GB (o 32GB sugli iMac che hanno 4 slot). I prezzi sono sicuramente più alti, ma ormai si riescono ad acquistare anche con buone offerte, come per il kit ICEmemory 2 x 8GB 1333MHz che si trova a 149,90€ sul sito MacShop. Ovviamente non tutti beneficiano allo stesso modo di un upgrade simile: 16GB sono il taglio più indicato per chi usa software audio/video professionale, ma ne può giovare anche chi lavora con macchine virtuali, giusto per fare un paio di esempi. Eseguendo ancora una volta il medesimo test, si parte con 13,5GB liberi e, dopo l’avvio di quelle 6 applicazioni, rimane ancora un margine di lavoro molto ampio di 10GB.

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Il kit 16GB ICEmemory di MacShop.it mi è arrivato senza blister rigido, ma protetto e sigillato nella protezione antistatica, ricoperto di bolle ed inserito in un cartone rigido.

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Sono state da me montate e testate su di un MacBook Pro 15″ 2011 con Intel Core i7 2,00GHz. Nel mio Mac ci sono 2 SSD, ragione per la quale io avverto molto meglio i miglioramenti derivanti da un maggior quantitativo di RAM, ma in tutti i casi anche Novabench avverte dei miglioramenti complessivi:

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L’installazione è veramente semplice e non invalida la garanzia. Nelle prime recensioni di dischi e memorie spiegavo il procedimento, ma poi ho evitato perché rischiavamo di ripetere sempre le stesse cose. Ma dall’ultima volta è passato ormai un bel po’ di tempo per cui eccovi un video che mostra come procedere:

Per toccare con mano la differenza di prestazioni ho voluto fare una prova con Photoshop. Ho registrato un’azione piuttosto complessa, la quale crea un documento di 1 x 1,40 metri a 300 dpi e lo riempi di forme, effetti, sfumature, trasformazioni, ecc.. Con 4GB di memoria tutto il processo ha richiesto 2’10”; con 8GB il tempo si è ridotto notevolmente, scendendo a 1’25”, ma con 16GB non ho avvertito alcun miglioramento, rimanendo stabile a 1’25”. In sintesi eseguendo quel task di prova con solo Photoshop attivo gli 8GB si sono dimostrati sufficienti, ma rifacendo lo stesso test avendo altri software in background (tra cui Safari e Mail) allora con 16GB ho continuato ad ottenere lo stesso tempo mentre con 8GB è leggermente aumentato (1’38”).

Ribadisco che il Mac utilizzato per la prova usa SSD, ragione per la quale le differenze di tempo alla saturazione della RAM (cioè quando si usa maggiormente lo swap su disco) sono piuttosto esigue. Avendo un vecchio disco meccanico i tempi si dilaterebbero ulteriormente a maggior vantaggio delle soluzioni con più RAM.

Volendo trarre delle conclusioni io fare una netta differenza tra Mac con SSD e senza SSD. Avendo un disco meccanico i 4GB sono la base assoluta, gli 8GB consigliati per lavorare meglio e 16GB utili per chiunque usi applicazioni esose di risorse. Chi invece usa un disco allo stato solido già con 4GB sta comodo, ma in tutti i casi avrà miglioramenti passando ad 8GB (che rimane il taglio più consigliato per il rapporto prezzo/prestazioni). Avere un MacBook Pro con un rapido SSD ed accompagnarlo con 16GB è il massimo che si possa desiderare al momento per un portatile. Sono riuscito a lanciare 40 applicazioni e il Mac continuava a lavorare come se fosse appena acceso e totalmente libero.

voto 4Conclusioni / Costi
I 16GB (2x8GB) 1333MHz ICEmemory utilizzati per il test hanno superato bene i test di velocità, i quali danno comunque risultati molto simili a parità di caratteristiche. È garantita 2 anni da MacShop.it ma il costruttore aggiunge anche la garanzia a vita. Molto interessante il prezzo, uno dei più bassi in commercio, associato ad un prodotto di buona qualità e perfettamente compatibile con i Mac. Oltre a questo kit su MacShop.it c’è anche quello per iMac con 4 moduli per raggiungere ben 32GB.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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