La linea di basi AirPort Apple è da tempo divisa in due categorie: Express ed Extreme. A queste si affianca la Time Capsule che altro non è che una Extreme un po’ più grande, in cui trova posto un hard disk interno utile per condivisione e per i backup automatici di Time Machine. Tutti i modelli sono essenzialmente dei router WiFi/Ethernet che non includono il modem, il quale deve essere collegato alla porta Ethernet WAN per poter distribuire la connettività internet a tutti i dispositivi. In sostanza non si può avere un unico elemento integrato modem/router/firewall, ma consente ad Apple di produrre un solo apparato compatibile in qualsiasi area geografica ed a noi consumatori di cambiare fornitore (adsl, fastweb, satellite, ecc..) mantendo invariato il setup di rete.

AirPortExpress2012

La Express è la più piccola del gruppo e, fino al recente aggiornamento, un po’ limitata. Ha però una peculiarità unica che la distingue da tutte le altre basi AirPort che è il supporto nativo per AirPlay, ovvero la possibilità di ricevere musica dal Mac o da dispositivi iOS senza alcun collegamento cablato.

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La novità più appariscente del nuovo modello è nell’aspetto, con un case più compatto e ridisegnato sulle linee e dimensioni esatte della Apple TV, mantenendo ovviamente il classico colore bianco. Storicamente la Express aveva questa insolita caratteristica di collegarsi direttamente alla presa di corrente, un po’ come l’alimentatore dei MacBook, mentre ora si presenta adatta per una scrivania o un qualsiasi ripiano, con un normale cavo di alimentazione sul retro. Una modifica che personalmente apprezzo, ma che, come tutti i cambiamenti, non ha mancato di scontentare qualcuno.

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Estetica a parte, questo nuovo modello porta con sé dei miglioramenti importanti che la rendono finalmente appetibile anche per un pubblico più esigente. Finché poteva gestire un massimo di 5 postazioni il suo impiego risultava piuttosto limitante, ma il modello del 2012 infrange totalmente questa barriera, arrivando a supportare tranquillamente oltre 50 dispositivi. Un altro aggiornamento risiede nella connettività wireless, con la possibilità di gestire la doppia banda 2,4GHz e 5GHz simultaneamente. Caratteristiche la rendono sempre più simile alla sorella maggiore Extreme.

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Appena collegata alla corrente, la AirPort Express è immediatamente riconosciuta da Utility AirPort, sia da Mac che da iOS. Si può dunque procedere direttamente alla configurazione senza perdere neanche un secondo con cavi, browser, autenticazione, ip, ecc..

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Il primo passo consente di decidere la funzione che la base dovrà svolgere, ad esempio creando un nuovo network o estendendone uno preesistente. Quest’ultima funzionalità è quella che andava per la maggiore con il precedentemente modello, ma grazie all’aggiornamento del 2012 ed alle sue nuove caratteristiche, non c’è dubbio che aumenteranno notevolmente i suoi impieghi come router principale. L’estensione funziona bene e semplicemente ma, purtroppo, non con tutti i router WiFi di terze parti (sarebbe utile trovare un elenco ma non mi sembra ci sia sul sito Apple). Inutile dire che con altre base AirPort l’integrazione è perfetta, sarà come avere un unico router di portata estesa, riprendendo al 100% tutte le sue funzionalità come la doppia rete/banda, accesso ospiti, ecc..

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Altra interessante possibilità è quella di sostituire un dispositivo già in uso (previsto anche per router non Apple..) o ripristinare delle impostazioni salvate, andando quindi a creare un perfetto sostituto del modello precedente con un solo clic, similmente a quanto avviene acquistando un nuovo Mac e recuperando i dati da un altro computer.

Nella prima prova ho seguito proprio questa seconda strada ed ho così ottenuto una sostituzione integrale della mia base potendo effettuare anche dei confronti di potenza del segnale. Notoriamente il WiFi(n) sui 5GHz ha una portata inferiore rispetto alla banda da 2,4GHz, ma solo all’estremo più lontano della mia abitazione la Time Capsule arriva quasi a perdere il segnale, costringendomi frequentemente a passare sulla più lenta WiFi(b/g). Con la AirPort Express temevo di avere dei risultati peggiori e invece la “piccoletta” (che nell’immagine di seguito vedete a confronto con la Time Capsule) ha spuntato prestazioni analoghe. Anzi, nella maggior parte dei casi mi ha mantenuto il segnale sui 5GHz dove la Time Capsule vacilla.

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Il precedente modello consentiva di scegliere quale delle due bande utilizzare, il problema è che impostando la 5GHz si perde la compatibilità con dispositivi che non la supportano, compreso l’iPhone. La AirPort Express 2012 può finalmente gestirle contemporaneamente creando due reti WiFi: sui 2,4GHz la 802.11(b/g) e sui 5GHz la 802.11(n). Questa separazione può essere considerata come “di facciata”, dal momento che tutto confluisce comunque in un’unica rete senza complicazioni per l’utente, ma i dispositivi che supportano la più veloce WiFi(n) ed i 5GHz non verranno così rallentati dagli altri. Ad esempio i Mac e gli iPad viaggeranno su questa rete mentre iPhone, PC o altri apparati che non la supportano si troveranno sulla banda da 2,4GHz col WiFi(b/g). Come già accennato si tratta di una divisione formale, tutto confluisce in un’unica rete e dal punto di vista operativo non è necessario perdersi in complesse configurazioni: basta davvero un clic per attivare questa funzione.

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Altrettanto interessante è la possibilità di creare un ulteriore network separato per gli ospiti (opportunamente protetto da password) i quali potranno accedere ad internet ma non alle risorse della rete.

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Alla fine del procedimento guidato di installazione, che comprende anche la definizione della sicurezza (WEP 40 o 128bit, WPA/WPA2/Enterprise), della password di rete e l’eventuale account iCloud, arriva il punto in cui viene richiesto di collegare un modem ethernet all’AirPort Express tramite la porta WAN.

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Con quest’ultimo la base si autoconfigura in modalità PPPoE, ma avendo un modem/router è anche possibile lasciare a lui il compito di attivare la connessione internet e gestire la rete con la base AirPort. In questo caso però le configurazioni possibili sono molte ed andando a modificarle manualmente si può anche incorrere in qualche errore. Per maggiori info a riguardo vi consiglio di leggere la recensione della Time Capsule dove ho analizzato proprio questo tipo di problemi.

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Sul retro della base si trovano, da sinistra a destra, la presa per il cavo di alimentazione, la porta WAN per il modem, una porta Ethernet 10/100, una porta USB 2.0 ed un jack da 3,5mm per le casse, cuffie o impianto HiFi, sopra il quale vie è un piccolo pulsante di reset delle impostazioni.

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Dopo aver configurato il modem si potrà già utilizzare il WiFi per il collegamento ad internet ed eventualmente sfruttare anche un dispositivo che non possiede la scheda wireless tramite la porta Ethernet. Se dovesse essere necessario un numero maggiore di porte si può collegare uno switch in cascata. Il vero limite in questo senso è il mancato supporto per la Gigabit, per cui il collegamento cablato non costituisce un reale miglioramento rispetto il WiFi, specie considerando lo standard “n” che raggiunge i 300Mb/s (nominali). L’AirPort Express nasce quindi per soddisfare prevalentemente esigenze di connettività senza fili, mentre per creare reti cablate veloci, magari con più di una postazione fissa, allora la Extreme o la Time Capsule continuano ad essere una migliore soluzione.

La porta USB sul retro nasce per essere utilizzata con una stampante, la quale viene poi condivisa sul network e resa disponibile sia per Mac che per Windows. Le basi di classe superiore si differenziano rispetto la Express anche per la possibilità di gestire dei dischi USB, eventualmente anche per Time Machine. Purtroppo questa funzionalità non è prevista su questo modello e provando a collegare un Hard Disk da 2,5″ viene generato un errore di potenza, perché non riesce ad alimentarlo, mentre con dischi da 3,5″ l’errore non c’è ma il risultato non cambia: non vengono riconosciuti.

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Per quanto riguarda la configurazione la nuova Express offre praticamente le medesime possibilità dei modelli di classe superiore. Per cui firewall, accesso temporizzato, filtro su indirizzi MAC, port mapping, ecc.. Ciò costituisce un aspetto davvero positivo, ma ricordiamo che tutte le basi AirPort hanno perso un po’ di funzioni avanzate quando è stato rilasciato l’aggiornamento 6.0 dell’applicazione Utility Airport. Questo ha portato una nuova e gradevole interfaccia, ma si è lasciato dietro qualcosa… sembra un po’ la storia che si ripete se pensate alle vicende di Final Cut Pro X, ma per lo più si trattava di opzioni “per esperti” (di cui difficilmente l’utente tipo di questa base avvertirà la mancanza) e che si spera, comunque, possano ritornare in futuri aggiornamenti. Per un approfondimento di questi aspetti consiglio l’ottima analisi di TUAW: AirPort Utility 6.0’s missing features.

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Infine c’è AirPlay, il vero asso nella manica dell’AirPort Express, l’unica a disporre di questa utile funzione. Una volta attivata (volendo anche con protezione password) tutti i Mac ed i dispositivi iOS potranno inviare musica alla base senza necessità di collegamento fisico. La riproduzione è di buona qualità e tramite il jack da 3,5″ (che porta audio analogico e digitale ottico) si possono collegare casse, stereo, amplificatore o cuffie. C’è chi ha comprato più di una base per raggiungere una copertura molto vasta con l’estensione del network (anche per uffici ed appartamenti a più piani) ed ottenendo anche una “filodiffusione”, ma senza il filo.

voto 4,5Conclusioni

La piccola AirPort Express (99€) è cresciuta ed ora guarda a testa alta i due modelli più costosi. Compete con la Extreme su tutti i campi, compresa la potenza/portata del segnale WiFi, le manca però il supporto per la rete Gigabit, due porte Ethernet e la possibilità di collegare dischi USB. In cambio continua ad essere l’unica ad avere l’AirPlay. Costa 60€ in meno della sorella maggiore e le sue dimensioni sono decisamente più contenute. Perché scegliere una base AirPort piuttosto che un router qualsiasi, magari più economico, dipende dalle proprie necessità. I router Apple offrono interfacce di configurazione davvero semplici (disponibili anche in remoto e da iOS), l’integrazione con l’account iCloud per la funzionalità “Torna al mio Mac”, la gestione simultanea della doppia banda 2,4GHz/5GHz, un accesso separato per gli ospiti (a cui si può offrire solo la navigazione web), la possibilità di collegare delle stampanti USB da usare in condivisione (sulle Extreme e Time Capsule sono supportati anche i dischi), nonché la funzione AirPlay (solo Express) per ricevere la musica via WiFi. Più di una volta ho sentito lamentele riguardo la potenza delle antenne di tutte le basi AirPort, ma nella mia esperienza le ho trovate davvero molto efficienti. Ho due Time Capsule (casa/ufficio) che sono accese h24 da anni con molti dispositivi collegati ed utilizzo intensivo della rete, eppure non mi è mai capitato un errore sul DHCP o di perdere il segnale WiFi. Con molti altri router testati nella stessa fascia di prezzo, tra cui il Linksys/Cisco che usavo prima della Time Capsule, problemi simili erano invece piuttosto frequenti ed era spesso necessario un riavvio. In sostanza questa AirPort Express rappresenta la sintesi delle caratteristiche tipiche di Apple applicate alla connettività: eleganza, semplicità, funzionalità, compattezza, integrazione. Altamente consigliata per ambienti wireless, specie dove convivono Mac e dispositivi iOS, ma è altrettanto interessante anche per le funzioni di estensione della rete e condivisione AirPlay.

PRO
+ Nuovo design più pratico per l’uso su scrivania e in ambienti di lavoro
+ Dimensioni davvero compatte per le sue funzioni
+ Possibilità di sfruttare la doppia banda 2,4GHz/5GHz
+ Semplicità di configurazione tramite Utility AirPort (anche da iOS)
+ Compatibilità con iCloud per accesso remoto e Torna al mio Mac
+ Gestione di un network per ospiti circoscritto alla sola navigazione web
+ Supporto per il collegamento e la condivisione di stampanti USB
+ L’unica con funzionalità AirPlay per inviare la musica senza fili da computer o iOS
+ Doppia porta WAN/Ethernet (vedi contro)
+ Buona portata e stabilità del segnale

CONTRO
- 1 sola porta Ethernet e con velocità massima 100Mb/s
- Non è possibile collegare dischi USB

DA CONSIDERARE
| Necessità di utilizzo di un modem o router per la connessione internet

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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