Ormai abbiamo imparato che la maggior parte di quello che “si dice in giro” è falso. Volete che un’informazione infondata e denigratoria su un Mac diventi improvvisamente “verità nota”? Basta buttarla nelle fauci di uno dei tanti siti capitanati da fanboy anti-Apple ed il tempo farà il resto. Così come si può parlar male di Android in un ritrovo di utenti iPhone dicendo che, non so, “ci sono virus”, e si creerà facilmente un’ondata di approvazione e diffusione. E quel che è peggio, è molto probabile che i siti di testate giornalistiche note e rispettabili, la pubblichino come una notizia vera (i precedenti non mancano).
Ad esempio è “noto” che il vetro dell’iPhone 4/4S è delicato ed incline alla rottura ed è altrettanto “noto” che la struttura meno rigida e la leggerezza dei Galaxy S li rendano più resistenti alle cadute. Per fortuna che l’iPhone 5 ha il retro in alluminio, già “si dice”, così le possibilità di rottura si riducono del 50%, a seconda del lato in cui avviene l’impatto. Bullshit! direbbero gli americani. Le prove dicono esattamente il contrario.
Intanto le esperienze trascorse, non ultima quella di chi vi scrive, hanno dimostrato che il vetro Gorilla Glass dell’iPhone 4/4S è davvero difficile da rompere o lesionare con una caduta, anche da 1,5mt. È capitato molte volte (l’ultima 2gg fa) ma sempre involontariamente, non lasceremmo mai cadere un oggetto così costoso solo per “prova”, ma c’è chi lo fa al nostro posto. L’ultimo drop test di Android Authority è incentrato sul confronto tra iPhone 5 e Galaxy S3, entrambi dotati di Gorilla Glass 2, e, dal nome del sito, non ci aspettiamo certo un approccio tendenzialmente favorevole allo smartphone Apple.
Dopo una serie di cadute successive, dall’altezza della tasca fino a circa due metri da terra, il vetro dell’iPhone 5 è rimasto perfettamente integro e funzionale, mentre è bastato un salto da circa 1mt per lesionare il Gorilla Glass 2 del Galaxy S3. È lo stesso materiale, in linea teorica, per cui ci sembra plausibile che la struttura dell’iPhone sia congegnata in modo da attenuare le ripercussioni dell’urto sul vetro. Inoltre nell’S3 la cover posteriore si è staccata (questo si apre per consentire di cambiare la batteria o la SIM) mentre nell’iPhone 5 la struttura monolitica non ha accennato cedimenti.
Quello che ci ha creato non poche incertezze è la finitura brunita del nuovo bordo in alluminio presente sull’iPhone 5 nero. Già dalla prima caduta i graffi creatisi sulla cornice scura hanno evidenziato che la colorazione è fin troppo delicata e basta appena scalfire la superficie per far venir fuori il color allumino originale.
Abbiamo già letto le solite risposte banali come “basta non farlo cadere” ma riteniamo che chiunque fosse, come noi, intenzionato a scegliere il modello nero proprio per la “novità” della colorazione scura sull’alluminio, potrebbe essere ancora in tempo per ripensarci e cambiare idea, perché sul chiaro questi problemi sono decisamente meno visibili.