Con la D800 (recensione), Nikon ha raggiunto dei picchi di risoluzione e gamma dinamica inaspettati per una reflex full frame. Non è insolito vedere delle comparazioni con delle medio formato, le quali continuano ad offrire una profondità colore più ampia e naturale, ma costano molto di più e sono decisamente meno portabili. Nei numeri risultanti dai test sui sensori, effettuati DxOMark, Canon è costantemente indietro rispetto Nikon ma non è detto che ciò la renda “inseguitrice”. Sono scuole di pensiero diverse ed ogni brand ha le proprie leve, fortunatamente molto più variegate di quanto non accada nel settore informativo più tradizionale e per i dispositivi mobili.
Seppure con principi leggermente diversi, Canon e Nikon seguono un percorso quasi parallelo per le DSRL da diversi anni. Preso un corpo dell’una si riesce quasi sempre a trovare il corrispondente nell’offerta dell’altra, cosa che non accade con tutti gli altri brand. La regola si è confermata anche con la presentazione delle nuove full frame “entry-level”, un’insolita coppia di termini per dei corpi da circa 2.000€.
Canon 6D e Nikon 600D non sono unite solo dal numero sei ma anche da questa nuova segmentazione del mercato (circa 1000€ in meno rispetto il precedente tetto minimo delle full frame nuove) e da caratteristiche leggermente ridotte rispetto le sorellone 5D mark III e D800. Essendo contemporanee e “rivali”, saremo sommersi da test comparativi, i classici vs che proveranno a dirci qual è la migliore per questo, quest’altro e quell’altro motivo ancora. Di norma sono davvero poco utili queste considerazioni per un fotografo, a meno che non stia acquistando il primo corpo o che non sia in procinto di cambiare sponda, metaforicamente parlando. Servono comunque per tenersi aggiornati e conoscere le differenze tecnologiche dei produttori, nonché per farsi un’idea nel caso si stia meditando un primo approccio alla fotografia professionale senza avere già una propria confessione.
DxOMark ha da poco reso noti i risultati dei propri test sulla D600 ed i 24megapixel di questo corpo si sono guadagnati la terza posizione in assoluto, subito sotto le D800/E e molto sopra la 5D Mark III:
Ciò non è sufficiente, a nostro avviso, per poter dire che l’una sia migliore dell’altra, ma si tratta comunque di misurazioni precise se ben interpretate. La 5D Mark III, ad esempio, sembrerebbe essere molto meno efficace come resa ad alti ISO rispetto la D800 e non c’è dubbio che gli strumenti abbiano “letto” questo valutando le informazioni contenute nelle fotografie. Ciò non toglie che l’osservazione dell’uomo segue altre logiche ed una stampa ottenuta da un file a 6400ISO delle due non sembra così diversa, seppure ci siano considerazioni aggiuntive a favore della D800 come la maggior possibilità di recupero delle aree scure e la differenza di risoluzione a suo favore che fa apparire il rumore più presente di quanto non sia nelle valutazioni dei crop al 100%. La D600, però, ha “solo” 24 megapixel per cui il risultato di 2980 ISO fa davvero ben sperare, soprattutto se confrontato a quello di 2293 ISO della 5D Mark III con risoluzione praticamente analoga. Potremmo trattarsi di una delle migliori macchine “da alti ISO” di sempre.