Classic Map, è stato bello finché è durato; e ora dove si va?

Non ne avevamo parlato perché alla fine è un destino che ci aspettavamo. Classic Map, sin dalla sua comparsa sull’App Store, aveva le ore contate. Anzi è già curioso sia riuscita a passare il processo di approvazione. L’app ha ricevuto lo stesso trattamento riservato ad altre che in passato cercavano di emulare o doppiare funzionalità già presenti nel sistema operativo: rimossa senza troppi complimenti.

Classic Map forniva sia le mappe Google (denominate Classic) che quelle Apple (denominate Standard) in un’unica soluzione, con una UI molto simile all’app di sistema conosciuta sino ad iOS 5. Si trattava di una soluzione lontana dalla perfezione, dato che comunque diverse funzionalità di Google Maps mancavano, tra cui Street View. Inoltre le prestazioni dell’app non sono risultate convincenti a sufficienza, per coloro che hanno avuto a che farci. Benché era giovane e sarebbe certamente migliorata, come abbiamo già detto sopra partiva direttamente in violazione delle regole dell’App Store e Apple non perdona.

Probabilmente il suo futuro continuerà in quel di Cydia, e dunque con necessità di jailbreak. Apple sta già lavorando alacremente al miglioramento del suo servizio mappe, e alcuni miglioramenti sono già arrivati, ma per vedere risultati davvero apprezzabili ci vorrà ancora tanto tempo. Nel frattempo, cosa si può fare? La prima via è quella già suggerita da Tim Cook: utilizzare soluzioni alternative, come Google Maps, mettendo un collegamento rapido nella schermata home. Del resto, l’azienda di Mountain View ha arricchito la versione mobile via browser del servizio con funzionalità finora riservate a quella desktop o all’app per Android, come la già citata Street View. Per chi avesse allergia a Big G o più semplicemente volesse provare un’alternativa dell’alternativa, c’è Bing Maps sviluppato da Microsoft, nonché Nokia Maps con cartografia Navteq (che peraltro viene utilizzata largamente anche da Bing).

E se invece di un servizio web vogliamo un’app vera e propria? Ci sarebbe anche in questo caso la disponibilità di Bing, ma è solo in lingua inglese e per l’App Store USA. E allora ecco che, scartando volutamente soluzioni a pagamento le quali sarebbero troppo facili da consigliare, ci vengono in aiuto due applicazioni già molto famose soprattutto per la navigazione GPS e che molti conosceranno; per chi invece ancora non le conosce, gliele presentiamo brevemente. La prima è CoPilot, basato su Navteq e utilizzabili anche in modalità offline; a meno di non avere bisogno delle indicazioni vocali e della visuale 3D la versione Standard presenta già un buon set di funzionalità. La seconda, probabilmente anche più interessante, è Waze, la quale non si appoggia ai maggiori provider cartografici ma punta a un uso “social”, grazie alla possibilità per chiunque di aggiungere, modificare o correggere le mappe, così come punti di interesse e altro ancora. Inizialmente tallone d’Achille, l’affidabilità è in crescita per merito di una community vasta e molto attiva. Per le mappe tridimensionali, è possibile affiancare loro l’app ufficiale di Google Earth, la cui qualità è ben nota e non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Il tutto in attesa che Page e soci decidano magari di completare l’opera, sempre che non siano già soddisfatti degli sforzi profusi sulla versione web.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.