Arriva il Kindle Fire HD 8,9″ in Italia ma senza 3G. Chi se lo fila?

Dopo una lunga attesa, il Kindle Fire HD da 8,9″ è finalmente disponibile anche in Italia. Il tablet di punta dell’offerta Amazon proverà a competere con iPad – ed altri – anche nel nostro territorio ma quali sono le sue reali possibilità?

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Partiamo dai due modelli a disposizione con il 16GB a 269€ ed il 32GB a 299€, entrambi in modalità “con offerte speciali”.  In pratica autorizziamo Amazon a mostrarci saltuariamente dei banner per 15€ che è la cifra da aggiungere ad entrambi per ottenere il modello “senza offerte speciali”. Una scelta un po’ particolare che è spesso aggirata dagli utenti. Facendo una ricerca su Google si può riuscire a trovare il metodo per togliere la pubblicità anche sull’altro e risparmiare le 15€ iniziali. La pratica, però, non è affatto consigliata. Le policy che si sottoscrivono con Amazon per i Kindle sono piuttosto restrittive e ci sono stati casi in cui gli utenti si sono visti cancellare in remoto tutti i loro contenuti, senza più possibilità di accedere al proprio account. Mi risulta che i precedenti siano relativi solo all’uso dei contenuti acquistati e non all’eliminazione della pubblicità ma non c’è da stare troppo tranquilli insomma.

Questione pubblicità a parte, il prezzo del Kindle Fire HD 8,9″ sembra interessante. Il modello base senza AD da 16GB si prende a 284€, ovvero 45€ in meno rispetto all’iPad mini. Il distinguo non può essere solo il prezzo però, scegliendo un tablet, così come uno smartphone o anche un computer, si sceglie anche un sistema operativo ed i contenuti cui dà accesso, quello che viene solitamente definito “ecosistema”.

Il Kindle Fire HD 8,9″ è carente sul piano della connettività dati, perché in Italia non è disponibile il modello con 3G o 4G.

Analizzando sul piano tecnico modelli analoghi, si evidenziano alcune differenze fondamentali. Intanto il Fire HD 8,9″ non è altrettanto “mini” con il suo schermo da quasi 9″ e la nomenclatura HD se la merita tutta con risoluzione di 1920 x 1200 e densità di 254 ppi. Siamo molto vicini alla densità dei Retina mentre l’iPad mini ha 1″ in meno di diagonale, risoluzione di 1024 x 768 con 162 ppi (oltre che il differente form factor). Dietro questo aspetto positivo si cela però una costruzione di minor qualità ed un peso che sfiora i 600gr, praticamente il doppio di un iPad mini. Certo nel Kindle HD 8,9″ abbiamo anche una CPU più veloce ed il doppio di RAM ma in parte sono necessari per compensare la maggiore risoluzione e poi ci troviamo anche senza la fotocamera posteriore.

Amazon parte da un fork di Android per muovere il suo Kindle e le app vengono fornite tramite il suo negozio. Anche in questo caso esistono dei metodi per aggirare la limitazione ma l’obiettivo del CEO Jeff Bezos è quello di creare un ambiente chiuso e protetto, alla Apple si potrebbe dire, tutto realizzato intorno ai contenuti ed ai propri servizi. E quando si tratta di questi, Amazon non teme confronti grazie ai suoi store ed all’ottimo servizio di sincronizzazione e streaming. Come gadget offre spunti e contenuti interessanti e forse per questo ha scalato in pochissime ore la classifica dei prodotti del momento. Lo schermo è bello, non c’è dubbio, e c’è anche il Dolby Stereo…. ma siamo sicuri che anche non volendo considerare l’iPad mini non ci sia un certo Nexus 7 32GB WiFi+3G a rappresentare una scelta migliore? Alla fine il prezzo è quasi pari a quello del Kindle Fire HD 8,9″ senza pubblicità ma senza scheda dati, con metà GB, senza GPS e senza il Play Store nativo ad un peso decisamente superiore. Non mi piace finire un articolo con un punto interrogativo ma in questo caso ve lo devo chiedere perché la mia è una riflessione nient’affatto conclusiva: cosa ne pensate voi? C’è qualcosa in più da considerare a vantaggio del tablet di Amazon?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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