Buone notizie per i più avidi utenti dello streaming musicale. A quanto pare, l’arrivo di Spotify ha sciolto le riserve nei suoi principali concorrenti, in primis Rdio. Che con un po’ di ritardo rispetto agli altri Paesi e anche alquanto in sordina, è da ieri ufficialmente attivo in Italia.
Le modalità di funzionamento sono simili a quelle già viste per Spotify, con un’eccezione: Rdio non prevede una versione gratuita, ma solo un periodo di prova pari a 14 giorni. I piani a pagamento offerti sono due:
- Web – 4,99 € al mese – accesso solo da computer, con le apposite applicazioni per Mac e PC o tramite browser
- Unlimited – 9,99 € al mese – aggiunge l’ascolto da dispositivi iOS, Android, Windows Phone e BlackBerry nonché la possibilità di ascoltare le playlist in modalità offline
L’app mobile è stata aggiornata ieri alla versione 2.1.2 portando, oltre all’italiano, anche una nuova interfaccia grafica più pulita e la sincronizzazione con l’ascolto da computer e/o altri dispositivi su cui Rdio è disponibile. L’abbonamento Unlimited può essere acquistato anche nella modalità in-app, tuttavia in quel caso possono occorrere costi maggiori (sull’App Store si parla di 16,99 € mensili in-app, probabilmente aumentato in modo da conferire l’eccedenza rispetto ai 9,99 sopraccitati al 30% dovuto ad Apple). Si è dunque ormai prossimi alla chiusura del cerchio per quanto riguarda i principali servizi musicali, tralasciando volutamente Pandora che non è ancora presente in nessun Paese europeo e difficilmente saremo tra i primi. Ora speriamo che la situazione migliori sul fronte video, con le funzionalità complete da parte di Apple, Amazon e Google e con prodotti in crescita come Netflix.