Post-produzione for Dummies 2: temperatura colore e correzioni basilari

Eccoci al secondo appuntamento dedicato alla Post-Produzione nel ciclo Fotografia for Dummies. Dopo un primo articolo sulle maschere in Lightroom, oggi affronteremo l’utilizzo di alcuni strumenti basilari presenti nel pannello di Lightroom 4 e Photoshop CS6.

Lightroom: temperatura colore e correzioni basilari

Correggere il bilanciamento del bianco in post produzione è una delle operazioni più semplici da fare, soprattutto grazie al RAW è possibile effettuare questa operazione a posteriori senza perdere informazioni, facciamo il punto della situazione dal punto di vista dell’approccio all’utilizzo di questo strumento e poi alla, semplice, tecnica. Mai sottovalutare l’importanza della temperatura colore, molte delle dominanti colore che infastidiscono su uno scatto derivano dal cattivo, o superficiale, utilizzo degli slide “Temp” e “Tinta”. Prima di modificare questo valore è necessario analizzare il tipo di fotografia che abbiamo scattato, si tratta di un paesaggio al tramonto o alba? di un ritratto/still life in studio? di una foto street? Suddividiamo in due macro categorie secondo la variabile che ci interessa di più, cioè il tipo di luce, ed otteniamo una classificazione per foto con luce naturale o con luce artificiale. Riguardo le prime un bilanciamento del bianco “impeccabile” è quello che lascia le dominanti che abbiamo trovato al momento dello scatto, è inutile dotarsi di cartoncino grigio per far si che la neve risulti bianca sotto la fortissima luce rossa del tramonto! Abbiamo sbagliato tutto, abbiamo annullato quel bel colore che abbiamo atteso magari per ore al freddo. Nel caso di luce artificiale probabilmente vogliamo la massima fedeltà cromatica e quindi il bilanciamento sarà impostato sulla temp. colore dei faretti che stiamo utilizzando o magari con l’ausilio di un cartoncino grigio medio. In tutto questo c’è la discrezionalità del fotografo che ha il controllo sull’atmosfera e può enfatizzare quel poco che basta per rendere perfetto (secondo lui) un momento, è la situazione dell’esempio qui sotto (rollover).

temp_col1

La prima immagine mostra una temp. colore di 20 e tinta 26, nella seconda l’atmosfera è stata scaldata utilizzando 26 e 33 come valori. Ovviamente si tratta di una correzione soggettiva, è il fotografo che decide l’equilibro freddo/caldo e verde/magente sulla base della sua esperienza durante lo scatto.

Gli altri valori presenti nel menu “Base” del modulo sviluppo di LR offrono la possibilità di sistemare l’esposizione, il contrasto, la saturazione, ecc. Alcuni sono molto semplici e di facile intuizione, riguardo saturazione e vividezza è utile sapere che il primo agisce in modo uguale su tutti i colori dell’immagine mentre il secondo aumenta la saturazione dei colori poco saturi e in minor misura quella dei colori molto saturi in partenza. Il quartetto Luci/Ombre/Bianchi/Neri agiscono su varie zone dell’istogramma come indicato semplicemente dalla figura.

istogramma

Il comando “chiarezza” aumenta il contrasto locale e incrementa la sensazione di profondità e tridimensionalità dell’immagine.

img_chiarezza

Questo effetto può essere in parte replicato, anche con maggior precisione e libertà, grazie al plug-in ALCE qui recensito (in questo caso la lavorazione passerà su PS e poi tornerà su LR successivamente, tutto semplicemente cliccando con il tasto destro sull’immagine –> Modifica in –> photoshop CS6).

Lightroom: curva di viraggio

La curva di viraggio è uno strumento molto potente di LR che permette di lavorare sull’estensione dell’istogramma e sul contrasto, anche senza osservare l’immagine.

Curva1

La foto potrebbe sembrare apparentemente corretta ma osservando l’istogramma risulta un po’ spostato a sinistra. Di norma questo significa che l’immagine e un po’ scura o che, più precisamente, può essere schiarita senza perdere informazioni. Ovviamente non c’è una regola fissa, quell’istogramma potrebbe rappresentare perfettamente la reale esposizione della scena ed essere già perfetto così. Non c’è una regola fissa da seguire ma l’immagine presa in esame potrebbe effettivamente migliorare con un po’ di luce in più.

Curva2

Agiamo semplicemente sull’angolo in alto a destra della curva e spostiamo il punto verso sinistra in modo che combaci con l’inizio dell’istogramma che vediamo in trasparenza. Attiviamo anche la segnalazione delle alte luci bruciate, cliccando sul piccolo triangolo rosso in alto a destra (il bordo bianco ci avvisa che è attivo). In questo modo la foto guadagna di luminosità nelle luci e solo in alcuni punti delle nuvole ci viene segnalata una leggera bruciatura che impareremo a risolvere nelle prossime puntate. Aggiungendo ulteriori punti alla curva (basta cliccare sulla linea stessa) è possibile ottenere elaborazioni del contrasto selettive in alcune aree e anche solo in uno dei tre colori RGB per eliminare eventuali dominanti. Non voglio dilungarmi per non risultare tedioso ma vi consiglio di utilizzare questa funzione per ottenere un istogramma più esteso possibile e magari sperimentare con tipi di curve diverse che possono anche aumentare o diminuire il contrasto.

Photoshop: similitudini e differenze con LR

Tutti gli strumenti di LR appena analizzati agiscono grazie al motore Camera Raw di Adobe, lo stesso che possiamo utilizzare su PS aprendo direttamente il file RAW ed utilizzando i parametri nella finestra che ci si presenta. Questa elaborazione è del tutto simile a LR ma una volta aperto il file su PS si lavorerà con una semplice immagine, sfruttando anche i classici strumenti, filtri e livelli. Ovviamente è fondamentale effettuare una prima elaborazione corretta con Camera Raw o LR (preferisco il secondo) e utilizzare PS solo nel caso servano i suoi potenti strumenti di elaborazione. Con quest’ultimo si potrebbero anche effettuare tutte le elaborazioni base fin qui viste sfruttando i livelli di regolazione.

PS

Il risultato è un po’ più dispersivo e costringe ad avere un duplicato sviluppato del RAW sul quale lavorare ma Photoshop offre sicuramente più flessibilità nella miscelazione e mascheratura (per questo argomento consiglio di  rivedere il primo articolo sulla post-produzione).

Vi invito a visitare il mio videocorso, dove mostro la post produzione di una mia foto dall’inizio alla fine. Nel corso mostro il mio workflow completo: dall’importazione fino all’esportazione del file, utilizzando Lightroom, Photoshop e Plug-in esterni.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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