Evi sposa Amazon: presto un assistente vocale anche nei Kindle?

Qualcuno si ricorda di Evi? Siri era stata inclusa da poco in iOS, e l’app di True Knowledge rappresentò una delle prime proposte alternative nel campo delle assistenti virtuali. Di acqua ne è passata sotto i ponti, sono nati altri software concorrenti come Google Now e nel frattempo sia Siri che Evi hanno ricevuto miglioramenti. Quest’ultima, basata sulle tecnologie di Nuance adottate anche dalla stessa Apple, pare aver fatto innamorare nel corso del tempo un partito di tutto rispetto: Jeff Bezos, il CEO di Amazon. Che pare non aver badato a spese per portare positivamente a termine il corteggiamento, staccando ai suoi sviluppatori un assegno da 26 milioni di $, come riporta TechCrunch.

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L’azienda di Seattle si è per ora trincerata dietro un no comment, ma le prove trovate a sostegno dell’acquisizione sembrano essere incontrovertibili. Tutti i riferimenti relativi alla società britannica che si occupava di Evi rimandano ora alla filiale locale di Amazon e soprattutto alla sua divisione per lo sviluppo software in quel di Londra, Mitre Secretaries. La mossa, inoltre, andrebbe a completare il puzzle iniziato con le tecnologie di riconoscimento vocale di Ivona portate in casa lo scorso gennaio.

Nel breve termine il futuro di Evi su iOS e Android non subirà variazioni, contrariamente a Siri, la cui forma originaria disponibile anche per il sistema operativo mobile di Mountain View venne soppressa da Apple senza troppe cerimonie. Guardando invece ai prossimi mesi, le implicazioni sembrano essere ben più evidenti: dopo le Maps API lanciate a fine novembre 2012 che preludono a una futura soluzione cartografica proprietaria (non mancherebbero peraltro “accessori” come le mappe 3D, frutto di un’altra acquisizione), i prossimi Kindle potrebbero essere forniti pure di un’assistente virtuale, creando così una piattaforma sempre più distante dalla base di Android e ancor più aprendo a concrete possibilità per uno smartphone by Amazon. Dopo Facebook Home, col Google I/O a un solo mese di distanza e coi leak di Windows 8.1/Blue (nella giornata di ieri è trapelata in Rete una nuova build), il 2013 dei sistemi operativi inizia ad entrare nel vivo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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