Proseguono i movimenti sul fronte Android, con due importanti aggiunte al parco terminali del 2013. O meglio, più che aggiunte, si dovrebbe parlare di varianti. La prima arriva da Samsung, che ha ufficializzato il Galaxy S4 Mini, versione ridotta sia per dimensioni che per prestazioni del flagship introdotto di recente.

galaxys4mini

Il display AMOLED da 4,3″ con risoluzione 960×540 e i 107 g di peso lo avvicinano come dimensioni ai suoi più diretti predecessori, l’S III Mini e l’S II. Sul piano hardware troviamo la stessa piattaforma alla base del Galaxy Mega 6.3, ovvero un processore Snapdragon 400 dual-core da 1,7 GHz e 1,5 GB di RAM. Lo spazio di archiviazione interno ammonta a 8 GB, espandibile tramite microSD, mentre il comparto fotografico risulta nella media coi più recenti smartphone di fascia alta, 8 Megapixel posteriore e 1,9 frontale. Non mancano connettività LTE, Wi-Fi 802.11n, NFC, Bluetooth 4.0 e sensore IR come nel fratello maggiore; prevista inoltre una versione dual-SIM. Completano il quadro una batteria da 1.900 mAh e la preinstallazione di Android 4.2.2 personalizzato TouchWiz. La disponibilità e il prezzo non sono state ancora comunicate, presumibilmente in vista dell’evento londinese del 20 giugno in cui altri Galaxy, oltre a novità per la serie Ativ su Windows, verranno svelati.

Per una Samsung che restringe dispositivi, c’è una HTC che amplia la scelta. Per la gioia di chi ama i materiali del suo nuovo top di gamma ma preferirebbe non avere a che fare con l’interfaccia Sense, l’HTC One avrà una versione Google Edition, diventando il secondo della serie dopo il Galaxy S4 annunciato il 15 maggio durante l’I/O.

htconegoogleedition

Dal punto di vista hardware, le caratteristiche essenziali sono identiche alla variante originale: Snapdragon 600 quad-core da 1,7 GHz, 2 GB di memoria RAM, display da 4,7″ a risoluzione 1080p, fotocamera posteriore da 4 Megapixel e anteriore da 2,1, connettività LTE e supporto NFC. Le differenze sono di fatto solo nel software, dove per far spazio ad Android 4.2.2 stock l’azienda taiwanese disattiverà alcune funzionalità proprietarie, tra cui tutte quelle relative alla fotocamera e al sensore IR; salva invece la presenza degli effetti audio Beats, che qui non sarà però possibile disattivare. Gli aggiornamenti software saranno curati direttamente da Google in puro stile Nexus. Esattamente come il Galaxy S4, l’HTC One Google Edition uscirà il 26 giugno e inizialmente solo negli Stati Uniti. Rispetto al diretto rivale di Samsung, beneficerà di un prezzo minore, dal momento che si attesterà sui 599 $.

Una strategia alquanto interessante e potenzialmente vincente, dal momento che offre agli utenti la possibilità non solo di avere un dispositivo di fascia massima, ma anche di godere di Android “come mamma l’ha fatto” senza interfacce e software proprietari. Inoltre, la gestione diretta degli aggiornamenti in Mountain View garantisce che i loro possessori non soffriranno dei ritardi che occorreranno con buone probabilità alle controparti personalizzate. Ad ogni modo, la serie Google Edition non andrà a sostituire i Nexus, bensì a complementarla, stando alle affermazioni di Sundar Pichai nel corso della conferenza D11. Terminali con hardware scelto da Google continueranno a essere fatti, fornendo così un’ulteriore possibilità ai più puristi dell’utenza Android.

Chiudiamo qui questo post dedicato alle odierne novità dedicate al robottino verde; tuttavia l’argomento HTC One non è affatto chiuso. Come i più attenti sui social network avranno già notato, abbiamo avuto l’opportunità di metterci mano sopra e il frutto di queste prove si vedrà in un post a breve. Rimanete sintonizzati.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.