Ormai ci siamo, manca veramente poco all’atteso keynote di apertura della WWDC 2013 e sembra quasi di assaporare la quiete prima della tempesta. Sul palco le sorprese non sono mai mancate del tutto, ma è già capitato che articoli di giorni, settimane e perfino mesi prima, riportassero dettagli specifici sulle novità presentate. Di rumor ne girano molti, alcuni dei quali discussi nell’ultima puntata del SaggioPodcast, ma dietro ognuno di essi c’è anche molta insicurezza. Per ora i banner, unico indizio certo, non hanno fatto altro che confermare la presenza di iOS 7 ed OS X, suggerendo un restyling grafico e quel buffo nome per OS X 10.9: Sea Lion.

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Eppure si è parlato di iRadio, miglioramenti ad iCloud, iMessage, Maps, una ripresa di iLife ed iWork, nuovi Mac Pro con Logic Pro X e si sono visti finanche dei codici prodotto per MacBook Air e Pro, ma senza i soliti dettagli sulle configurazioni. Nulla di tutto ciò, per la verità, è arrivato ad ottenere quel livello di approfondimento tale da apparire altamente probabile, eppure sono mesi che Apple non apporta nessuna novità alla lineup e qualcosa dovrà pur succedere. Mi è venuto in mente il settembre del 2012, quando ho titolato Tim Cook ha fallito la missione segretezza, perché si era proposto di azzerare la fuga di notizie ma avevamo appena scoperto che i MacBook Pro Retina, iPad mini ed iPhone 5 erano esattamente come si sapeva da tempo. Tuttavia il recente exploit dell’iPod touch economico può essere letto come un segnale interessante, perché è passato sotto i radar dei media, cogliendoci di sorpresa. E tanto per confondere ulteriormente le idee, John Gruber di Daring Fireball, uno dei meglio informati sulle prossime mosse di Apple, nel suo solito modo diretto e di poche parole ha fatto intendere in un podcast che quanto è trapelato potrebbe rivelarsi non corretto.

Ogni keynote Apple a cui ho assistito è stato fonte di euforia e delusione, spesso in misura inversamente proporzionale alle proprie aspettative. Abbiamo imparato sulla nostra pelle a non aspettarci troppo ma i rumor non aiutano, specie quando si cerca di mischiarli con le notizie vere. Nella timeline di Kuo c’erano molte cose nel terzo trimestre dell’anno ma, per ora, non sembra aver confermato la sua tradizionale preveggenza: non c’è stato il refresh della Apple TV (salvo che non si riferisse alla leggera e quasi impercettibile ottimizzazione produttiva avvenuta a inizio anno) e non aveva previsto il nuovo iPod touch.

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È chiaro che vorremmo avere tutto e subito e niente è escluso a priori, tuttavia è lecito chiedersi quanto i rumor ascoltati siano semplicemente fantasie campate in aria. Magari in questa WWDC arriveranno solo le annunciate presentazioni dei nuovi OS desktop e mobile, forse accompagnate da un refresh del MacBook Air/Pro, oppure ci aspetta davvero una scorpacciata di nuovi prodotti e servizi. Le nostre antenne sono tutte puntate sulla WWDC di domani e vi aspettiamo numerosi nel nostro Live audio, che sarà trasmesso dalle 18.30 in diretta su Spreaker nonché tramite l’app EasyRadio.

Ricordate che potete interagire con noi tramite Facebook o Twitter direttamente sulla pagina del SaggioLive, dove sarà presente anche il player audio di Spreaker, e usate sempre l’hashtag #saggiolive per partecipare al dibattito in diretta. Vi aspettiamo numerosi e, nel frattempo, vi invitiamo a dare un’occhiata a questa riproduzione in HTML5 della possibile estetica di iOS 7 pubblicata sul sito recombu.com. Funziona con Safari, Chrome e Firefox ed è basata sulle indiscrezioni di “piattume” di cui si è molto parlato. È simpatico vederla in azione, ma il lettering e i dettagli non sono esattamente come ci aspetta da Ive, seppure il look generale potrebbe davvero essere così. Per provarlo qui sotto, scegliete il colore che preferite e premete sul pulsante Home:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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