Recensione: Bose SoundLink Mini, piccola la dimensione, grande il suono

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Grazie a servizi come Spotify e Deezer, solo per citarne alcuni, nonché la stessa iTunes Radio, la musica liquida ha guadagnato ulteriore terreno rispetto quella tradizionale ed è oggi la regina incontrastata dell’ascolto. Lo smartphone era già tra i dispositivi più utilizzati ma con questi servizi ha rivendicato maggiormente il suo ruolo di centralità, più per merito della comodità che della fedeltà di riproduzione. La formula “musica liquida+smartphone” funziona, almeno finché adoperiamo delle cuffie, altrimenti le casse del telefono non sono sufficienti per qualità e potenza. Ecco il perché del fenomeno dilagante degli speaker, che si aggiungono alla precedente formula per offrire nuove possibilità di ascolto, in gruppo, in casa o all’aperto. Queste soluzioni hanno rapidamente soppiantato il tradizionale Hi-Fi casalingo e dopo una prima ondata di “dock” cablati oggi spopolano le casse wireless con batteria integrata, dove la comodità raggiunge un livello ancora superiore. In questo mercato ci sono buttati un po’ tutti e si trovano soluzioni da poche decine a centinaia di euro, adatte per ogni portafoglio ed orecchio. Una delle aziende più rinomate quando si tratta di ascolto è Bose, che gode di un fascino particolare dovuto alla qualità e ad una specifica elaborazione dell’audio che conferisce ad ogni sua produzione un preciso timbro musicale. Si può amare o odiare ma lo stile Bose è riconoscibile dalla sua ricchezza di bassi.

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Dopo il SoundLink la storica casa statunitense ha intensificato il lavoro di miniaturizzazione con il SoundLink Mini, una cassa bluetooth dalle dimensioni molto contenute: 18 x 6 x 5 cm. Guardandola non si può fare a meno di interrogarsi sulla potenza e qualità del suono che può essere in grado di offrire ma si viene rapidamente rapiti dal suo design. A differenza di altri prodotti Bose è meno squadrato e la sua sezione trapezoidale, con linee curve ed angoli smussati, cattura rapidamente lo sguardo. Una lamina di metallo spessa 2mm lo circonda dalla testa ai piedi, mentre sulle due facce frontali si trova una fitta griglia forata che, da alcune angolazioni, lascia intravedere l’interno della cassa.

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Il logo Bose troneggia sul fronte mentre sula zona superiore sono disposti i pochi tasti di controllo. Sono rivestiti di plastica morbida ma l’azionamento è preciso come un “clic”. A sinistra troviamo l’accensione, poi il pratico mute ed i pulsanti del volume, seguiti dalle due sorgenti audio disponibili: bluetooth ed aux in. I tasti volume sono gli unici ad essere rialzati, così si identificano anche senza guardare, mentre tutti gli altri hanno un profilo leggermente incassato. L’estetica è veramente curatissima ma è la costruzione il suo punto di forza. Pesa 670 grammi, tutti giustificati dalla qualità dei materiali e da un assemblaggio che la parola “perfetto” pare insufficiente a descrivere. È un piccolo lingotto che emana un sentore di qualità da ogni dove.

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Per effettuare l’accoppiamento bluetooth bastano pochi istanti: si accende e si tiene premuto il relativo tasto per qualche istante, a quel punto si vedrà una luce blu e verrà identificato tra i dispositivi bluetooth vicini; basterà selezionarlo per iniziare a suonare. Il raggio d’azione è quello tipico per questa tecnologia e ci consente di spostare la sorgente fino a 10 metri di distanza in campo aperto, qualcosa in meno se ci sono ostacoli tra i due elementi. Una luce LED bianca appare in corrispondenza della sorgente attiva e il SoundLink Mini si ricorderà l’ultima posizione selezionata prima dello spegnimento ed anche l’ultimo dispositivo usato, al quale tenterà di ricollegarsi automaticamente alla successiva accensione.

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Estetica a parte, il SoundLink Mini si inizierà davvero ad apprezzare sentendolo suonare. Come un Davide di fronte a Golia ci si stupirà delle prodezze di cui è capace. La potenza è sufficientemente alta da riempire una stanza molto grande ma è anche in grado di coprire un ampio raggio d’azione all’aperto. Il range del volume raggiunge un tetto piuttosto elevato ma anche al massimo l’audio mantiene le sue caratteristiche, introducendo solo un po’ di distorsione sui bassi. Questo risultato è anche figlio dell’elaborazione sonora di Bose, dove i toni bassi son già molto pronunciati a minimo regime e non possono che soffrire un po’ quando il volume è portato in vetta.

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In tutti i casi ciò che stupisce davvero di questa cassa è il suo senso spaziale, un risultato davvero incredibile viste le dimensioni. L’audio è tutto fuorché inscatolato e sembra provenire da uno strumento decisamente più grande. Cassa, rullante e piatti sono schiaccianti e anche i toni più alti risuonano caldi e armoniosi. Il suono è quello di un Bose puro sangue, non lasciatevi ingannare dalla sua bocca lillipuziana. Attenzione anche non farsi fuorviare dal doppio volume: a differenza di altri dispositivi bluetooth c’è un doppio controllo, uno sul dispositivo sorgente (lo smartphone) ed uno sulla cassa, per cui per sentirlo veramente al massimo dovranno essere entrambi posizionati sul valore più alto.

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Il SoundLink Mini si riceve con una basetta in plastica che dispone di una serie di contatti a caldo, basterà collegare questa all’alimentatore e la batteria interna si ricaricherà semplicemente poggiando la cassa sulla base. La batteria interna offre 7 ore di autonomia reale continua o 15 giorni con sessioni di ascolto di circa mezz’ora l’una, davvero pregevole anche sotto questo aspetto. Volendo trovare un difetto il cavo di collegamento l’avrei disposto sul retro, sul lato lungo, in modo da poterlo nascondere dietro un mobile. Essendo di lato, invece, si noterà lo spinotto fuoriuscire dalla basetta.

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Il supporto per la ricarica non è comunque uno strumento necessario perché la cassa dispone nativamente di un proprio collegamento di alimentazione, posizionato anch’esso sul lato destro. Vicino a questo si trova anche l’ingresso audio AUX a cui è possibile collegare un jack da 3,5mm.

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voto 5Conclusioni

Se avessimo dei voti in scala 10 avrebbe ottenuto un 9,5. Poteva essere tradotto in 4,5 o 5 stelle ma ho preferito conferirgli il massimo punteggio, non perché sia il dispositivo perfetto ma perché è perfetto in quello che rappresenta ed offre. Alcune casse più grandi hanno una maggiore potenza ma sono anche più ingombranti e costose. I difetti del Bose SoundLink Mini sono pochi e veniali, come il plug laterale sulla basetta o l’assenza di microfono per il vivavoce, ma siamo sinceri, chi avrebbe usato un prodotto così per fare telefonate? Ha molto più senso che quando il telefono squilla la musica vada in pausa, lo si poggi all’orecchio e si parli normalmente, il SoundLink Mini riprenderà a fare il suo dovere quando ripartirà la musica. Attualmente Amazon.it lo vende ad un prezzo di 167€ spedizione inclusa e non posso che considerare anche questo un aspetto positivo perché il rapporto qualità/prezzo è ottimo. C’è comunque da segnalare la valida alternativa del Jawbone Jambox, che in questi giorni in offerta a poco più di 118€, anche se personalmente lo reputo inferiore per stile, qualità e potenza. Altrettanto valido sembrerebbe essere il Beats Pill di Dr.Dre ma il prezzo è attualmente superiore e i materiali non reggono il confronto. Con l’orecchio del purista l’elaborazione sonora di Bose può anche rappresentare un aspetto negativo ma per noi va intesa come una caratteristica del brand, caratteristica peraltro famosa e riconoscibile, che non desta sorprese ma, al contrario, viene spesso ricercata dagli utenti. Per portare in giro il SoundLink Mini ci sono anche delle simpatiche cover colorate (24,95€) oppure la pratica borsa (44,95€).

PRO
+ Design incredibilmente bello e lineare
+ Qualità costruttiva al top
+ Molto compatto
+ Comandi semplici, curati nel funzionamento per risultare facili ed efficaci
+ Pratica basetta d’appoggio con ricarica integrata
+ Ottima autonomia
+ Audio molto potente e godibile, ottimo senso spaziale in relazione alle dimensioni

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
| Alcuni prodotti concorrenti funzionano anche da vivavoce
| Il plug della base di ricarica poteva essere messo sul retro per risultare meno visibile
| Sound tipico di Bose

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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