Evento Apple 22 ottobre: cosa (forse) aspettarsi e cosa (altrettanto forse) no

Nuovo mese, nuovo evento. Dopo una prima parte dell’anno piuttosto scialba, eccetto il WWDC 2013, in questo secondo semestre Apple ha ingranato la marcia per ciò che riguarda i suoi tradizionali keynote. Passati gli iPhone il 10 settembre, ora tocca agli iPad e non solo. “Abbiamo ancora molto di cui discutere”, una frase importante, che fa presagire una giornata piuttosto ricca. Le occasioni di ritrovo, se così possiamo definirle, per il 2013 si stanno assottigliando, perciò è altamente probabile che molte delle cartucce dell’azienda di Cupertino per i prossimi 6 mesi almeno saranno sparate proprio domani. In questo post, cercheremo di fare un riepilogo su ciò che possiamo aspettarci e ciò che invece non è affidabile per scommetterci su.

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iPad e iPad mini

Sarebbe strano non iniziare proprio dall’oggetto che presumibilmente farà la parte del leone durante la presentazione di Tim Cook. Un anno fa è occorso l’ultimo rinnovo della serie iPad, un rinnovo piuttosto controverso. Non tanto per il modello mini, atteso e gradito da molti, quanto per la quarta generazione ad appena 6 mesi dalla precedente. Purtroppo l’iPad di marzo 2012 non era nato affatto sotto una buona stella, con l’A5X rivelatosi poco adeguato alla gestione del display Retina e altri difetti minori. Il rilascio di ottobre è stato per certi versi come un’emergenza per non ritrovarsi svantaggiati sul mercato, approfittando al contempo dell’aggancio commerciale offerto dall’iPad mini. Ciò potrebbe far pensare che fosse invece tutto premeditato, che fosse il piccolo di gamma a non essere pronto per marzo portando così Apple a una doppia finestra di lancio. Queste sono comunque teorie e congetture che rinviamo a un eventuale SaggioPodcast con Adam Kadmon di Mistero. L’unica cosa certa è stata la poca contentezza degli utenti di iPad di terza generazione, ritrovatisi con un prodotto obsoleto ben prima del previsto. Ad ogni modo, il ciclo annuale sembra essersi regolarmente ripristinato.

A livello hardware, non bisogna aspettarsi nulla di straordinario. L’iPad di quinta generazione dovrebbe perlopiù riprendere la ristretta cornice attorno al display come il mini e le tonalità di colore dell’iPhone 5s. E con il 5s, condividerà varie caratteristiche, incluso il SoC a 64-bit; in questo caso però dovrebbe trattarsi della variante X dell’A7, seguendo il percorso tracciato dai suoi predecessori. CPU quad-core? Non ci scommettiamo, stavolta, preferiamo volare basso. Sempre ripensando alla “tradizione”, l’intervento è perlopiù nella parte grafica. L’A7 liscio presenta un comparto quad-core PowerVR della serie Rogue; il massimo numero di nuclei per questa GPU è 6, il che ci induce a pensare a un rafforzamento proprio lì.

Un punto in cui avrebbe maggior senso intervenire, in vista di applicazioni e giochi sempre più bisognosi di risorse, è la RAM, con un eventuale raddoppio a 2 GB. Anche qui però non ci metteremmo la mano sul fuoco. Probabile l’assenza di Touch ID, almeno per questa generazione di iPad. Un vero peccato se si va a considerare le possibili implicazioni positive che avrebbe avuto in contesti di multiutenza, su cui Apple sembra rimanere indietro rispetto ai concorrenti. Più quotati interventi sulla fotocamera che la avvicinino quantomeno all’iPhone 5c, se non direttamente al 5s.

È lecito attendersi una certa stabilità per ciò che riguarda i prezzi, mentre sarà interessante osservare come a One Infinite Loop si comporteranno coi vecchi modelli. iPad 2 e quarta generazione, siete stati nominati. Chi sarà eliminato? E se rimanessero entrambi? In fondo, è più che possibile rimangano entrambi. Non si dia per certo che un iPad 2 ribassato a 299 € non trovi il suo mercato. I prodotti Apple hanno dimostrato nel tempo di sapersela cavare nelle vendite anche se appaiono tecnologicamente vicini al limite.

Molto interessante potrebbe diventare il settore cover. In particolare, si parla di una risposta di Apple alla Touch Cover creata da Microsoft per il Surface. I brevetti della controparte californiana sono già stati depositati e secondo un ex-dipendente Apple potremmo vedere il risultato finale dei lavori proprio domani.

Per quanto riguarda l’iPad mini, la storia è leggermente più confusa. Le varie fonti nel Web sono concordi nel pronosticare un miglioramento sul fronte delle prestazioni. Tuttavia vi è una divisione tra il partito che scommette sull’A6 e quello che invece punta all’A7. Simile situazione per quanto riguarda il display: Retina o non Retina? C’è una buona convinzione sulla presenza di un modello dalla risoluzione maggiorata, ma al contempo si riportano scorte basse di pannelli che farebbero rinviare il momento ideale al prossimo anno. Per andare sul sicuro alcuni parlano addirittura di una coesistenza tra versioni con e senza Retina Display a parità di hardware “sotto pelle”. Ci sembra però una situazione commercialmente complicata, cercando nei limiti del possibile di pensare alla maniera di Apple.

Qui entra in gioco anche un altro aspetto: e se rimanesse pure l’attuale in vendita? Similmente a quanto visto per il fratello maggiore, l’iPad mini iniziale diventerebbe il modello entry-level, col dovuto abbassamento di prezzo. Anche per questo pensiamo che sia difficile ritrovarci nella situazione sopra ipotizzata.

Mac

Qualche minuto sul palcoscenico toccherà pure a Mavericks. Lo sviluppo del sistema è completo, Apple ha rilasciato una seconda GM al fine di rimuovere gli ultimi bug ad ostacolo del rilascio pubblico. Il set di funzionalità difficilmente è destinato a vedere nuovi innesti, contrariamente alle altre volte la nuova versione di OS X non sta arrivando a un evento successivo alla prima introduzione ancora allo stadio di Developer Preview. Se ci sarà qualcosa, risulterà perlopiù destinata ai modelli più nuovi di Mac. Da chiarire infine la questione prezzi: come Mountain Lion, di più, di meno o addirittura gratis? Noi vogliamo essere più conservatori, ipotizzando di pagare la stessa cifra della 10.8. Ancora non ce lo vediamo seguire le orme di iOS, qui.

A proposito di Mac nuovi, mancano ancora all’appello il rinnovato Mac Pro, i MacBook Pro e i Mac mini. L’hardware è già disponibile sul mercato, ora non resta che conoscere tutti i dettagli insieme a prezzi e date di rilascio. E non ci aspettiamo che il Mac Pro sia economico, tutt’altro. Una questione interessante sovviene guardando invece agli MBP: rimarranno in gamma i modelli non-Retina? Finora hanno fatto da fascia bassa, dando la possibilità di risparmiare qualcosa a chi non necessita di uno schermo più definito, barattandolo col SuperDrive. La forbice di prezzo si è però abbassata nel corso del tempo, la possibilità di avere pannelli e memorie flash a costi più contenuti è aumentata. Magari non vedremo il 13″ Retina base scendere a 1.229 €, ma a 1.349 l’ipotesi diventa più plausibile.

iLife e iWork

Un rinnovo ci sarà, è sicuro. Alcuni dettagli già ci sono, tra cui le icone e parte delle nuove funzionalità che ci attendono in iLife e iWork per iOS. Si prospetta una maggiore attenzione di Apple verso il modello freemium, in particolare per GarageBand, con l’applicazione base gratuita e le espansioni a pagamento. Al momento, sempre secondo le informazioni trapelate, tale modello potrebbe non estendersi al resto delle apps, permanendo la gratuità solo per chi ha attivato un dispositivo iOS nuovo di zecca dal 1° settembre in poi. In tutta sincerità, avremmo preferito vedere come freemium iMovie e/o Pages, piuttosto che GarageBand, all’interno della categoria ottime ma non indispensabili.

Questi movimenti su iOS fanno presagire anche qualcosa per Mac. Quantomeno per iWork, era stata Apple stessa a preannunciarlo al WWDC 2013 di giugno. Inoltre, si attendono maggiori delucidazioni sull’uscita dalla Beta della versione integrata in iCloud e gli eventuali prezzi. Vedendo quanto proposto da Google e Microsoft, rimarremmo rammaricati nel vedere da Cupertino una soluzione web esclusivamente a pagamento. Il modello freemium potrebbe qui rivelarsi ancor più azzeccato.

Infine, il Mac Pro dovrebbe portare con sé un aggiornamento corposo per Final Cut Pro X. Difficile che si ricavi spazio nel corso dell’evento, ma mai dire mai.

Niente da fare per: iPod e Apple TV

No, non è il loro momento. Gli iPod in particolare hanno la loro finestra annuale di aggiornamenti a settembre, e peraltro non viene rispettata tutti gli anni. Probabilmente per il 2013 rimarranno così come sono.

Similmente per la Apple TV, le migliorie ricevute sono tutte lato software. L’hardware nuovo dovrà attendere il prossimo anno, salvo sorprese. Chissà che per la gioia di certi analisti questo rinvio non significhi l’arrivo di un televisore vero e proprio. Evitiamo l’ennesimo toto-prodotto in merito.

Chiudiamo qui questo excursus dedicato al prossimo evento di casa Apple. Appuntamento a domani col SaggioLive, con la gradita partecipazione di EasyPodcast e Melamorsicata come per il 10 settembre. Ore 18.30, tutti su questa pagina. Vi aspettiamo!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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