Con oggi sono trascorsi esattamente due anni dalla scomparsa di Steve Jobs. L’attuale CEO e suo amico Tim Cook ha scritto ieri una email a tutti i dipendenti con queste parole:
Domani cade il secondo anniversario della scomparsa di Steve. Spero che ognuno rifletta su quanto abbia significato per noi e per il mondo. Steve era un uomo straordinario e ha fatto del mondo un posto migliore. Penso spesso a lui e trovo una forza enorme nel ricordo della sua amicizia, della sua visione e della sua leadership. Ha lasciato dietro di sé un’azienda che solo lui avrebbe potuto costruire ed il suo spirito sarà per sempre la base di Apple. Continueremo ad onorare la sua memoria dedicandoci al lavoro che lui amava tanto. Non c’è tributo migliore al suo ricordo. So che sarebbe stato orgoglioso di tutti voi.
Apple ha vissuto periodi difficili senza Jobs, in molti temevano che l’azienda non si sarebbe mai ripresa da quel duro colpo ed ancora oggi c’è chi dice che non sarà mai più come prima. In realtà questo appare piuttosto evidente e lo sanno bene anche a Cupertino, dove hanno evitato di andare alla ricerca di un nuovo CEO carismatico, scegliendo semmai di onorare la memoria di quello precedente, proseguendo sul percorso da esso stesso tracciato.
Se non guardiamo la borsa, che segue delle logiche spesso lontane dalla reale salute di un’azienda e non può essere sempre considerata il termometro del successo, il team lasciato da Jobs sta facendo bene i compiti, rinnovando hardware e software a ritmo incalzante. Ormai sappiamo che finché si tratterà di aggiornare quel che c’è od offrire varianti sui prodotti attuali, la Apple post-Steve è perfettamente in grado di compiere un ottimo lavoro. Quel che rimane da capire è se saranno ancora in grado di anticipare o creare nuovi mercati, se i prossimi successi come Mac, iPod, iPhone, iPad, iTunes o App Store saranno firmati o no da Apple.