Buoni progressi per Bluetooth con la 4.1 e implementazioni pratiche di iBeacons

Oltre a USB 3.1, anche un altro standard, in questo caso privo di cavi, compie un nuovo passo avanti. Parliamo del Bluetooth, che arriva alla sua versione 4.1, con interessanti caratteristiche e un punto cardine che ne accelererà drasticamente l’adozione.

bluetoothlogo

Non essendo una major release, le novità sono piuttosto concentrate su punti specifici, il che però si rivela un bene, in questo caso, vista la qualità delle migliorie. La prima è volta all’uso combinato con LTE: gli apparati che gestiscono la connessione dati e Bluetooth “coopereranno” al fine di ridurre al minimo le interferenze e migliorare l’esperienza complessiva d’uso. Una rinnovata gestione dei pairing consentirà poi di automatizzare a seconda dei casi il collegamento tra dispositivi; i produttori hardware e software potranno configurare a piacere il periodo massimo in cui è possibile riconnetterli senza alcun intervento manuale. Il trasferimento dati sfrutterà maggiormente i sensori di cui sono dotati i moderni device, in modo da poter trasferire maggiori quantità di informazioni anche in base al luogo e all’attività svolta o ancora in fase di svolgimento. Infine, decadrà il limite delle connessioni strettamente “di coppia”, poiché un singolo prodotto potrà essere simultaneamente collegato a svariati altri (nell’esempio del consorzio Bluetooth SIG, viene descritto uno smartwatch connesso a un cardio-frequenzimetro da cui riceve i dati sui battiti, mentre dallo smartphone arrivano le notifiche di nuovi messaggi ricevuti).

A inizio articolo menzionavamo un punto cardine per favorire la diffusione di Bluetooth 4.1, ed è la sua natura totalmente software. Qualsiasi smartphone (incluso il non più giovanissimo iPhone 4s), tablet, orologio o altro che supporta Bluetooth 4.0 è già tecnicamente predisposto per l’aggiornamento. Sarà a cura delle varie parti coinvolte adeguare firmware e sistemi operativi per la nuova versione.

Apple potrebbe avere molto interesse a farlo in tempi brevi, soprattutto nell’ottica di sviluppare sempre più la tecnologia iBeacons, basata proprio su Bluetooth e introdotta con iOS 7. Nei luoghi dotati di dispositivi e software “trasmittenti”, un iPhone o iPad abilitato può ricevere e scambiare dati attinenti al punto preciso in cui si trova. Negli Stati Uniti la catena di negozi Macy’s è stata la prima a sfruttare le potenzialità di iBeacons. Ironicamente, Apple arriva qui solo per seconda, col lancio ufficiale nel suo iconico Store neyworkese in 5th Avenue.

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Image from 9to5Mac.

L’aggiornamento dell’applicazione ufficiale Apple Store consente agli utenti statunitensi di abilitare iBeacons per poter ricevere informazioni e notifiche entrando in un qualsiasi Store che sia già dotato di questi segnali via Bluetooth. Ad esempio, in prossimità del negozio si possono avere aggiornamenti sull’avanzamento di ordini per cui si è scelto il ritiro, oppure promemoria relativi ad appuntamenti presi col Genius Bar. Avvicinandosi invece al banco degli iPhone, chi ha acquistato il terminale con la formula in abbonamento, molto più comune negli USA, verrà informato se è nel periodo previsto dal suo operatore per il passaggio a uno dei nuovi modelli oppure quanto dovrà attendere ancora. Nell’area degli accessori, l’utente potrà sapere quali sono compatibili col suo prodotto e vedere le opinioni di coloro che li hanno già comprati, nonché avviare già la transazione di acquisto all’interno dell’app stessa.

iBeacons per ora non raggiungerà gli Store al di fuori dei confini americani, ma si può essere ottimisti nel pensare che da qui a fine 2014 la novità avrà preso piede anche negli altri paesi dove Apple vende al dettaglio, tra cui l’Italia. Riuscirà tale tecnologia software a tenere definitivamente lontana l’azienda di One Infinite Loop da NFC? Chissà. Ma poiché la componentistica necessaria (Bluetooth 4.0 LE) è ad oggi presente in moltissimi dispositivi, non saremmo stupiti se già nel breve termine Google si dotasse di suoi Beacons. In fondo, supportando già NFC, a Mountain View ci guadagnerebbero a prescindere da quale delle due soluzioni andrà a prevalere.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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