Canon e Nikon non sono ancora riuscite a brillare nel segmento mirrorless. Le loro soluzioni non hanno ricevuto i consensi che invece continuano ad ottenere le reflex, per cui il settore rimane capitanato dagli altri, nello specifico Panasonic, Olympus, Sony, Fujifilm. Su alcune scelte non si può cambiare idea facilmente, ad esempio la dimensione del sensore, che una volta decisa deve rimane uniforme per tutto il sistema, mentre per le caratteristiche fisiche e funzionali c’è il tempo di correggere il tiro in corsa. Sembra infatti che Nikon voglia realizzare una nuova V3 correggendo il brutto stile “futuristico” della V2, sapendo che ormai il look vintage tira quasi più delle specifiche tecniche, mentre Canon ha appena presentato la nuova EOS M2 senza cambiare praticamente nulla sul piano del design, concentrandosi esclusivamente sulle caratteristiche tecniche.

Canon-EOS-M2

La dimensione complessiva è stata leggermente ridotta, un 8% in meno per rendere la fotocamera ancor più compatta. Il sensore da 18 MP consentirà di migliorare notevolmente le prestazioni della messa a fuoco grazie alla presenza dell’Hybrid CMOS AF II, lo stesso già visto nella Canon 100D (recensione). Il processore d’immagine è il DIGIC 5 e la sensibilità va da 100 a 12.8000 con estensione fino a 25.6000. Lo scatto a raffica si attesta invece su 4,6fps.

Un’altra caratteristica aggiunta nella EOS M2 è il modulo Wi-Fi, grazie al quale è possibile controllare la fotocamera in remoto con l’app EOS Remote installata su di uno smartphone o tablet. Nessuna altra novità di rilievo da segnalare e anche se ancora non si conoscono i prezzi ufficiali per l’Italia sappiamo che la data di disponibilità dovrebbe essere entro la fine di dicembre e potrebbe posizionarsi più o meno dove era la EOS M al momento del lancio, per cui ci attendiamo un costo di circa 650€.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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