Eccoci alla consueta rubrica di fine anno; ma non sarà la classica “Come sarà il 2014 di Apple”. Abbiamo deciso di cambiare un po’ formato, stavolta, per una motivazione piuttosto semplice a dire il vero: è inutile continuare a fare predizioni sperando di guardare nel verso giusto. Con Apple è una sfida pressoché impossibile. Ad esempio, pochi avrebbero scommesso a dicembre 2012 sulla rapida dismissione dell’iPhone 5; eppure è avvenuta. Vogliamo più che altro guardare all’anno trascorso in casa Apple, nei suoi lati più buoni e più dubbiosi. E perché no, anche riflettere sui trend che potrebbero suggerire, evitando comunque il contesto troppo da “indovini” degli scorsi anni. Essendo in 4 post, la rubrica andrà a cavallo dei due anni. Questa sera ci occupiamo degli iDevices.

iPhone

iphone-5s-colorsAmatelo o odiatelo: in ogni caso l’attenzione è sempre su di lui, ed è ciò che Apple vuole. L’iPhone del 2013 appartiene al ciclo “s”, quello che in un contesto automobilistico potrebbe rientrare come il “restyling di mezza età” di una generazione del prodotto. In questo specifico caso, si parlerebbe dell’iPhone 5s come restyling del 5. A livello estetico, al di là delle rinnovate colorazioni e alcuni accorgimenti per adeguarlo alle modifiche tecniche, non si discosta molto dal predecessore. Altra storia al suo interno. Troviamo l’A7, con architettura a 64-bit. Troviamo il coprocessore M7, dedicato alla gestione dei sensori di movimento. Troviamo il sensore biometrico Touch ID, incastonato nel pulsante Home. Troviamo una fotocamera ulteriormente migliorata, insieme al doppio flash True Tone. Troviamo finalmente il supporto a tutte le bande LTE utilizzate dagli operatori italiani ed europei. Non si può dire, tutto sommato, che Apple non abbia mostrato impegno.

Siamo lontani dal dispositivo perfetto, chiaramente. I 64-bit nel mobile allo stato attuale delle cose non dànno grandi benefici, le potenzialità del software devono ancora crescere. Il Touch ID, stando a quanto raccontato nel Web, dopo alcuni mesi tende a far cilecca con necessaria ricalibrazione; ancor più sono però i suoi contesti di utilizzo ad essere migliorabili. L’assenza di NFC è un punto ancora oggetto di grandi discussioni, che nemmeno le interessanti premesse mostrate dagli iBeacons sopiscono. Lo schermo da 4″ risulta quasi un nanetto rispetto alla media attuale nei mondi Android e Windows Phone, deludendo le speranze di chi si aspettava un iPhone più grande. Per non parlare dei prezzi. Ma sappiamo che a Cupertino non sono preoccupati da ciò, e non lo saranno finché le vendite daranno ragione. E a quanto pare sta accadendo anche stavolta.

Affianco all’iPhone 5s abbiamo il 5c. La versione 5 plastificata, colorata e leggermente ritoccata, soprattutto per quel che riguarda LTE. Un prodotto controverso, che presenta un aspetto economico ma rimane all’interno della fascia di mercato premium. Ne abbiamo parlato a lungo sia delle aspettative infrante sia di come Apple non fosse affatto interessata a fare un terminale a basso costo nel puro senso del termine. Probabilmente anche questo clima di ridimensionamento ha contribuito alle varie indiscrezioni su vendite basse e tagli o addirittura interruzioni di produzione. In fondo alla gamma, abbiamo il 4s, inalterato e a prezzo ribassato. A dispetto dei suoi oltre 2 anni di militanza sul mercato, continua a vendere discretamente nel nuovo e tenere valore nell’usato. La strategia già vista con 3GS e 4 continua qui a dare i suoi frutti.

Una situazione chiaroscura, che si affaccia su un 2014 comprensivo di un probabile cambio generazionale, se la storia si ripeterà. Si parla di un iPhone dal display più ampio: può succedere? Anche qui un suggerimento arriva dalla storia, col passaggio ai 4″ widescreen nel 2012. Perciò sì, è possibile, al pari di tanti altri rumors. Il 5s, per quanto sia un modello transitorio, ha aperto con A7 e Touch ID la porta a grandi e importanti cambiamenti per le generazioni future del prodotto e in generale del settore smartphone. Ci sarà poi da risolvere il posizionamento della serie “c”: Apple darà maggiore ascolto al mondo esterno oppure proseguirà per la sua strada? Non saremmo stupiti di una via di mezzo, che darà l’impressione di una vittoria della parte critica ma risulterà invece tranquillamente all’interno della strategia commerciale. Infine, il 2014 porrà domande per la zona entry-level: come sostituire l’iPhone 4s dal momento che il 5 in alluminio è fuori dai giochi? Spostarvi il 5c, magari per una gamma 5c/5s/6 o 5c/5sc/6? Mantenerlo in auge per un altro anno ancora? Tante questioni che attendono risposta. Non avremo di che annoiarci.

iPad

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Molto interessante anche la situazione degli iPad. Di fatto, ci troviamo ora con due linee, mini Retina e Air, essenzialmente identiche a livello di componentistica interna e design. A cambiare è il display, Retina in entrambi i casi. 7,9″ o 9,7″? Al compratore la scelta, sono entrambi due buoni tablet, la cui differenza può essere soprattutto nei contesti d’uso. L’iPad mini strizza più l’occhio alla portabilità, mentre l’Air si presta bene a un uso più casalingo/lavorativo. Ma sono divisioni arbitrarie, dal momento che sono ambedue validi per tutti gli scopi sopraccitati. Una scelta che dovrà diventare quindi più attenta, caduti i precedenti compromessi prestazionali tra modello mini e full-size.

Abbastanza prevedibile la permanenza dell’iPad mini di prima generazione, meno quella dell’iPad 2. Quest’ultimo modello, però, piace ancora molto in ambito educativo nonostante l’età. Inoltre si è creato ora un buon allineamento a livello commerciale. Se nella fascia alta troviamo due modelli con A7 e altre caratteristiche in comune, nell’entry-level ne abbiamo due con A5 e componenti molto simili (seppur non proprio identici; a testimoniarlo è anche il software, con l’assenza di alcune funzionalità nell’iPad 2 presenti invece nel mini 1st gen). Ciò faciliterà il passaggio di testimone nel 2014, quando gli attuali top di gamma andranno a posizionarsi all’ingresso. Una situazione con iPad mini A5 e iPad di quarta generazione A6X avrebbe creato una disparità più difficile da gestire.

Due nuovi modelli all’anno o uno solo? La situazione del 2012, a sentire le indiscrezioni, potrebbe ripetersi; la speranza è che non avvenga, vista la confusione che si creò ai tempi. Touch ID in arrivo? Più che plausibile, se i suoi contesti d’uso verranno ampliati a dovere. Più RAM? Forse servirebbe, visto come vari possessori dei più recenti tablet di Cupertino denotano la tendenza ad andare “a corto di fiato” durante usi intensivi. Un iPad maxi ad aggiungersi alla famiglia? La tendenza ad espandere i confini dimensionali dei tablet in generale c’è, Apple potrebbe decidere di coglierla così come no. Anche se bisogna dire come suoni piuttosto bene l’attuale gamma 7,9/9,7″, introdurre un 11-12″ sembra quasi una storpiatura… Come per iPhone, il 2014 sarà un anno importante per iPad, che potrebbe per certi versi farli arrivare davvero molto vicini al confine tecnico coi MacBook Air.

iPod

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Nulla di importante da segnalare nel loro 2013. Ormai iPod shuffle e nano sono in un trend più di mantenimento, perché vendono e piacciono ancora senza necessità di spingere forte sul nuovo hardware. L’unica concessione dell’anno risulta essere nei colori, col cambio dal nero al Grigio Spaziale. Potrebbero esserci novità soprattutto per l’iPod touch, che finora sta tenendo un ciclo vitale tutto sommato corretto se consideriamo come sia finito a far concorrenza in particolare alle console portatili. Basato su A6 o A7? Al 2014 l’ardua sentenza. Ma la vera domanda, ormai, è per quanto ancora riuscirà a sopravvivere il Classic. Forse sarebbe opportuno ridenominarlo in iPod Highlander.

Apple TV, varie ed eventuali

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Il lavoro svolto sulla Apple TV è stato perlopiù software e purtroppo maggiormente destinato ai paesi anglosassoni. Le apps-canali stanno finalmente crescendo, coinvolgendo grandi e piccoli nomi; potrebbe essere un buon presagio per un 2014 che veda non solo una nuova generazione con migliori prestazioni ma pure un App Store dedicato in modo da offrire all’utente i servizi che più desidera. Ce l’hanno PS e Xbox, ce l’hanno concorrenti più diretti come il Roku. Meglio svegliarsi, prima che il cane Google decida di mordere pure qui. E il televisore? I rumors sembrano diminuiti, al di là di nuovi concept con design curvo. Inutile attenderlo, è peraltro probabile che il prodotto smart per il soggiorno proposto da Cook rimarrà l’Apple TV. La strada del set top box dedicato, in fondo, rimane pure quella più economica.

Il 2014 sembra più l’anno del tanto atteso smartwatch, settore su cui un gigante come Samsung e debuttanti come Pebble hanno messo occhi e prodotti in campo. Nel corso degli scorsi mesi abbiamo assistito a una serie più o meno continua di indiscrezioni e approdo a One Infinite Loop di esperti nei vari ambiti che potrebbe coinvolgere un orologio intelligente. Abbiamo anche noi provato a fare qualche ipotesi sull’iWatch, immaginandone le funzionalità che desidereremmo trovarvi. Dall’avvento dell’iPad non si vede provenire da Apple una vera e propria nuova linea di prodotti. E se dovessimo scommettere tra uno schermo da piazzare sulla parete e uno da portare al polso, allo stato attuale delle cose propenderemmo per quest’ultimo.

Chiudiamo qui questa carrellata sul 2013 degli iDevices, avendo anche dato uno sguardo al 2014 come da titolo. La seconda parte rimarrà ancora sull’hardware, spostandoci sui Mac. Appuntamento a domani!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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