Se un androide controlla la temperatura interna della nostra casa

Si può non essere in accordo con le sue politiche, ma va comunque ammesso che la dinamicità e la voglia di esplorare nuovi settori fa di Google una superpotenza inarrestabile. Alcuni progetti sono più futuristici, come le automobili a guida autonoma o i robot di Andy Rubin, altri sono invece più vicini e potrebbero pure suggerire uno dei prossimi fronti caldi tra le tre big (più Samsung): la domotica, che si occupa dell’automazione all’interno delle case. Un settore su cui già più volte si sono vociferate iniziative da parte di Apple e Microsoft, oltre che da Mountain View. Finora il collegamento più vicino, se così possiamo dire, tra la domotica ed Apple è rappresentato dal Nest dell’ex Tony Fadell, tra i padri dell’iPod. Google, però, sembra aver raggiunto ancora una volta il “cosiddetto passo in più”, attraverso EnergySense.

googlelogo

Le più recenti informazioni trapelate sono arrivate in due porzioni: la prima attraverso il nuovo portale di news a pagamento The Information (via 9to5Google per i non abbonati), nella quale viene rivelato come il servizio sia già in fase di test da parte di persone comuni nell’area di St Louis. Nello specifico Google si starebbe occupando del software, mentre l’hardware è affidato alla società Ecobee. Come nel caso di Nest, si tratta essenzialmente di un termostato intelligente, con capacità di programmazione anche da remoto in base a specifiche esigenze e/o periodi della giornata. Proprio Nest, curiosamente ben partecipata dal fondo Google Ventures, potrebbe essere uno degli obiettivi, seppur più in un’ottica collaborativa che competitiva, contrariamente alle probabili aspettative. Energia più conveniente ed efficiente, questo il mantra che sarebbe dietro al lavoro di Larry Page e soci.

Veniamo ora alla seconda porzione della storia, a nostro parere anche quella più importante, pubblicata da AndroidPolice. Nel loro caso hanno avuto la possibilità diretta di avere screenshot dell’applicazione per Android in azione. Un’altra possibilità per comandare i termostati da remoto attraverso EnergySense sarà data da browser (come nell’immagine sottostante; la versione per smartphone è molto simile nell’aspetto e maggiori schermate qui non presenti per motivi di spazio sono raggiungibili dal link posto qualche riga sopra).

googleenergysense

L’app sarà improntata alla semplicità, con opzioni ben raggiungibili e slider o pulsanti per cambiare la temperatura di casa. Si può lasciare in modalità automatica così come azionare manualmente il riscaldamento o il raffreddamento dell’ambiente; sono presenti inoltre quattro preselezioni personalizzabili al fine di semplificare la termoregolazione in determinati contesti (A casa/Risveglio/Sonno/Fuori casa). Si starebbe inoltre lavorando a un meccanismo di predizione in base alle abitudini dell’utente. In vista di un futuro uso internazionale, il doppio supporto Fahrenheit/Celsius è già integrato (negli screenshot sono utilizzati i gradi Fahrenheit, adottati negli USA). Viene confermata infine l’assenza di un legame a specifici modelli di termostato.

Se dal punto di vista puramente geografico sarà difficile vedere EnergySense già operativa in Italia al lancio, soprattutto per la non proprio larga diffusione di termostati “smart” come quelli di Nest o Ecobee, da quello temporale si può ipotizzare un’attesa né tanto breve né tanto lunga. Il celeberrimo evleaks, fonte di numerosi leak su Twitter, ha pubblicato un’immagine di EnergySense sul Play Store, naturalmente ancora nascosta al grande pubblico. Il 2014 si prospetta perciò un altro anno pieno di innovazioni da parte di Google e anche altre, che potrebbero andare ben oltre la termoregolazione, avvicinandoci al futuro tanto prospettato da riviste e documentari in cui con pochi strumenti gestiremo in tutta semplicità e comodità l’intera vita domestica.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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