Gli ambienti Apple saranno anche chiusi, ma sono indubbiamente quelli più al riparo dai malware. Un tempo si diceva che la sostanziale assenza di “virus” su OS X fosse causa della sua ridotta diffusione, ma oggi la tesi sembra essere confutata da quello che succede con gli smartphone. Nell’ambito dei computer la percentuale di Mac è sempre intorno al 6%, e questo giustificherebbe un minore interesse, ma quando si parla di smartphone iOS è in grado di contrastare i numeri di Android “quasi” ad armi pari, specie considerando i pochi dispositivi che lo utilizzano. Se fossero solo i grandi numeri ad attrarre i malintenzionati avremmo una sostanziale parità di minacce su iOS ed Android, eppure tutti i report ci dicono il contrario. L’ultimo, twittato anche da Philip Schiller, è il Security Report 2014 di Cisco, il quale evidenzia una situazione piuttosto preoccupante per Android.
Secondo questo report il 99% degli attacchi rilevati nel 2013 per i dispositivi mobili ha interessato esclusivamente Android e molti di questi sono dovuti al malware SMSSend che ha creato la più grande botnet mondiale di smartphone. iPhone e compagni non vengono minimamente intaccati in questa casistica, in larga parte per merito di quello store “chiuso” che molti detestano ma che è anche una garanzia per gli utenti. Cisco ha però tenuto in considerazione anche un altro aspetto, ovvero quello degli attacchi “web oriented”. Anche se il terminale è sicuro si può infatti cadere in tranelli legati ai social network o al tradizionale phishing per cui il terminale in uso non è il bersaglio dell’attacco ma solo uno strumento. Ma anche considerando questi aspetti non c’è traccia di parità tra i due sistemi operativi perché la statistica continua a mostrare una netta prevalenza di Android con il 74% degli attacchi portati a segno nel suo ambiente, contro un 14% che ha riguardato iPhone.
Shiller aveva buone ragioni per ritenere questo report utile alla causa iOS perché a quanto pare non è solo la diffusione a rendere più o meno sicuro un ambiente di lavoro ma è importante anche come questo sia stato congegnato. Similmente, anche i professionisti che adoperano Mac OS X possono lavorare senza antivirus o firewall in tutta sicurezza, cosa più difficile in ambiente Windows. E non è solo una questione di numeri.