Secondo le indiscrezioni riportate da 9to5mac Apple sarebbe al lavoro sulla prossima rivoluzione mobile che arriverà con iOS 8. Il nuovo sistema operativo non dovrebbe infatti apportare novità estetiche, riprendendo in tutto e per tutto quello che sarà iOS 7 nei giorni a venire (perché pare che cambierà con i prossimi aggiornamenti), mentre cambierà radicalmente per i servizi alla persona grazie ed una nuova app attualmente denominata Healthbook. Simile a Passbook ma dedicata alla salute, Healthbook terrebbe traccia di tutte le attività portate a compimento grazie alla sua naturale estensione: l’iWatch. Il lavoro che Apple sta facendo dietro le quinte è dunque quello di rendere unica l’esperienza utente in modo da incentivare il futuro acquisto del suo smartwatch.
E non si tratterà solo di contare i passi, gli scalini, la calorie bruciate e le pulsazioni – tutto grazie all’utilizzo del chip M7 – perché Healthbook potrebbe andare ancora oltre fornendo indicazioni sulla dieta, tenendo traccia dei medicinali da prendere e cose simili. Un vero e proprio assistente alla salute, destinato a farci compagnia giorno dopo giorno ed a rendere unica l’esperienza d’uso del futuro iWatch.
Pare che Apple stia già tenendo incontri con la Food and Drug Administration e non bisogna dimenticare che ha al suo attivo numerosi creativi, ingegneri e designer, che hanno lavorato in settori analoghi proprio allo scopo di “scovare” la prossima rivoluzione. Parliamo di Jay Blahnik, della divisione Nike che ha dato vita al Fuel Band, il dott. Todd Whitehurst di Senseonic, specializzato in sensori. E poi Ravi Narasimhan, Nancy Dougherty e Michael O’Reilly, specializzati in dispositivi indossabili, nonché anche Kevin Lynch, Bob Mansfield e James Foster, presenti in Apple da lungo tempo, e che secondo 9to5mac sono tutti destinati al progetto iWatch ed Healthbook.
La previsione sembra piuttosto in linea con il tradizionale modus operandi Apple, ovvero quello che mira a creare dispositivi e servizi integrati altamente efficienti, eppure non è facile prevedere se il controllo della salute degli individui possa essere visto di buon occhio. Finora abbiamo visto dispositivi con un successo marginale di proprietà di piccole aziende, ma cosa ne penserebbe la famigerata “opinione pubblica” se un’azienda di rilievo come Apple potesse avere accesso a tutte queste informazioni sensibili sui milioni di utenti che sceglieranno un iPhone ed un iWatch? Viene da chiedersi se Apple non stia rischiando troppo con questa mossa, andando a mettere il naso in un settore davvero delicato come quello della salute. Sarà questa la prossima rivoluzione di iOS 8 e la ragione di vita dell’iWatch?