Ieri abbiamo parlato di un evento importante che riguarda la maggior parte degli utenti di SaggiaMente, ovvero il passaggio a Mac. Ho spiegato come è avvenuto nel mio caso ed ho ricevuto decine di testimonianze interessanti da tutti voi. In molte occasioni abbiamo letto di chi è arrivato ad utilizzare computer Apple dopo aver provato un iPhone, ma personalmente rientro in una casistica differente perché ho iniziato ad apprezzare questo smartphone solo dopo essere già conquistato dai Mac. Sono sempre stato un appassionato di cellulari, da quando si chiamavano semplicemente così e non facevano poi troppe cose. Ne ho cambiati moltissimi alla ricerca di quello più completo e dopo anni di Siemens ed Ericsson sono approdato, come molti, sui Nokia Symbian. Era l’era del Nokia 6600, detto ovetto, che ha cambiato completamente le carte in tavola offrendo finalmente un’esperienza d’uso che meritava l’appellativo di smartphone.

nokia-6600

Dopo molti prodotti equipaggiati con Symbian, compreso il Comunicator, hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato dei terminali interessanti con Windows Mobile. Sono stato catturato dal touchscreen, dalla flessibilità di un sistema operativo più completo e perché no, anche dall’uso del pennino. In quei periodi andavano marchi come Qtek e i-Mate, entrambi prodotti da quella che poi entrerà sul mercato direttamente come HTC. Anche di questi ne ho cambiati parecchi, partendo con Qtek S100 ed S200 per arrivare fino a quello che più ho apprezzato, l’HTC P3600 bianco.

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L’anno dopo di quest’ultimo, era il 2007, Apple lanciò il suo primo iPhone EDGE. L’impatto non fu immediatamente così positivo ma si era facilmente capito che le cose stavano cambiando. Personalmente non fui uno di quelli che cercò di ottenere subito il primo iPhone anche se non era disponibile in Italia, perché per me rappresentava un passo indietro su molti fronti. Era tutto un altro modo di concepire lo smartphone ma, sulla carta, era carente su molti aspetti rispetto il mio P3600. Non aveva MMS, niente fotocamera frontale, niente 3G e non c’era un navigatore degno di questo nome. Il primo terminale con iPhone OS che ho posseduto, al tempo il sistema operativo si chiamava così, fu un iPod touch. Con questo ebbi modo di approfondire l’interfaccia di iPhone ed essere letteralmente rapido dal multitouch. Era la fine del 2007 e ancora non c’era neanche l’App Store ma con quello ho avuto la possibilità di avvicinarmi al mondo che in seguito fu definito iOS.

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La mia ultima esperienza con Windows Mobile fu però successiva, quando mi feci convincere ad acquistare un HTC Diamond. Al tempo iPhone aveva già iniziato a seminare quel radicale cambiamento delle interfacce e questo aveva convinto HTC a costruire un proprio layout sopra Windows Mobile, per renderlo più moderno ed accattivante. Il risultato estetico era piacevole ma era pieno di lag e l’usabilità ne risentiva notevolmente. Dopo alcuni mesi con questo dispositivo la plastica aveva iniziato a cedere in corrispondenza del pulsante di chiamata, mentre il mio iPod touch continuava ad essere perfetto grazie alla costruzione metallica.

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Il confronto con i terminali Apple iniziava ad essere pressante ma resistei anche all’acquisto del primo 3G, arrivato a giugno del 2008. Tra gli utenti Mac lo smartphone di Cupertino iniziava ad essere uno must-have ma continuavo a vederlo limitato rispetto a quanto avevo nelle mie mani. Ad esempio non facevano videochiamate mentre io potevo farle.. che poi non le utilizzavo mai visti i costi ma il solo fatto di avere funzionalità in meno mi faceva desistere. Nel frattempo acquistai il secondo iPod touch e iniziai a provare anche l’App Store, che aveva visto il suo debutto nell’estate del 2008. Piano piano la fluidità di iOS mi ha conquistato e quando arrivò il 3GS non seppi più resistere. Abbandonai senza troppi rimpianti il mondo di Windows Mobile e mi convertii finalmente all’iPhone con il 3Gs bianco, terminale che ancora oggi rimpiango di aver successivamente venduto.

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Da quel momento in poi ho avuto tutti gli iPhone presentati, di alcuni modelli anche più di uno per cambiare capacità o colore. Nel frattempo un altro player continuava rapidamente a farsi largo, era Google con il suo Android. I primi tentativi realizzati da Samsung erano una copia spudorata di iPhone OS ma successivamente, anche per via delle cause per plagio, Android andò per una propria strada ed oggi si presenta in modo diverso da iOS. È stato sfruttato il vantaggio di una piattaforma aperta per creare un ventaglio di launcher e rom differenti, così da contrastare iPhone proprio dove era più debole, ovvero nelle possibilità di personalizzazione. In breve tempo Android ha recuperato l’enorme distanza che si era creata tra iPhone ed il resto degli smartphone ed anche il Google Play Store cresceva. Ancora oggi permangono differenze tra lo store Apple, dove tutto viene verificato meticolosamente, e quello Android, dove regna un livello di libertà maggiore ma non sempre proficuo per l’utente.

Essere un soddisfatto utilizzatore di iPhone non fa di me un fan di questa piattaforma.

È innegabile trovare dei vantaggi di omogeneità se si lavora in ambito Mac, ma questo non mi ha mai fermato dal provare alternative. Ho saltato a piè pari le prime implementazioni di Android, che erano ancora vistosamente indietro ad iOS per fluidità e completezza, ma dal Galaxy S3 ho provato diversi terminali con il sistema operativo di Google, alcuni dei quali anche oggetto di recensioni. Onestamente le personalizzazioni effettuate dai vendor non mi hanno mai fatto impazzire, così le prove spesso finivano per convincermi che era meglio rimanere su iPhone. Le cose sono cambiate con il Nexus 4, dove ho potuto apprezzare Android così come Google lo ha pensato rimanendone positivamente colpito.

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Il Nexus 4 è stato il mio secondo terminale per molti mesi, venduto soltanto per acquistare il Nexus 5 l’anno successivo. Ad oggi utilizzo regolarmente sia un iPhone 5S che un Nexus 5 per ospitare le mie due SIM, una personale ed una per il lavoro. Non preferisco iOS per tutto, ad essere sincero, e spesso preferisco prendere il Nexus per accedere a YouTube, navigare o per qualsiasi altra situazione dove uno schermo più grande può essere d’aiuto. E ciò mi fa pensare che Apple potrebbe certamente migliorare l’iPhone sotto questo aspetto.

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Sarei un bugiardo se non dicessi che ogni tanto su Android qualche applicazione si chiude inaspettatamente o che non sempre il Google Play Store offre app del livello di quelle che trovo sull’App Store, ma il sistema in generale è molto migliorato e non ci sono troppi rimpianti anche per chi è abituato ad iPhone. Senza interfacce aggiuntive, con KitKat ed un hardware abbastanza pompato, il sistema operativo viaggia rapidamente e senza incertezze e sono perfino riuscito ad utilizzare la maggior parte dei servizi iCloud su Android, almeno rubrica, calendari e note. Per quanto riguarda le app ne ho trovato di eccezionali anche sul Play Store ma non per tutto. Ad esempio mi manca un client twitter all’altezza di Tweetbot o Twitterrific, sia come grafica che funzionalità, ma generalmente ho tutto quello che mi serve e ormai Android viene considerato molto bene dalle software house, anche quelle di giochi. Con Google Chromecast ho anche un minimo di possibilità simile ad AirPlay e mi trovo molto bene con la carica ad induzione, che mi ha fatto dimenticare cavi ed alimentatore almeno per il Nexus 5. Inoltre su Android ho trovato l’NFC e con questo riesco ad effettuare rapidamente il paring wireless con i dispositivi che lo utilizzano, come la Panasonic G6 (recensione) che mi ha dato tante soddisfazioni.

In tutto questo periodo ho anche avuto due smartphone con Windows Phone, in modo da tenere d’occhio quest’altra piattaforma “emergente”. Microsoft era in netto anticipo in questo ambito ma ha perso la strada maestra quando Apple ha svelato iPhone OS ed ha mostrato un modo tutto nuovo di concepire gli smartphone. Ad oggi Windows Phone offre una buona quantità di terminali, specie nel settore entry-level, ma il sistema è ancora lontano dal raggiungere sia iOS che Android, e lo store di applicazioni è molto acerbo e privo di contenuti davvero interessanti. La piattaforma non è male ma avrà bisogno di ancora un paio d’anni per la piena maturità e non possiamo sapere se prima o poi lo store riuscirà ad attirare i grossi player che per ora lo ignorano senza mezze misure.

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Apple nel frattempo ha continuato l’evoluzione del suo iPhone e con il 5S ed iOS 7.1 ha raggiunto un livello di maturità, completezza e stabilità difficilmente eguagliabile. Questo non vuol dire che sia perfetto ma è certamente il migliore smartphone finora prodotto da quelli di Cupertino. Fino a questo momento sono sempre andati avanti, seppure a piccoli passi, senza curarsi troppo di quello che faceva la concorrenza. Alcune evoluzioni del sistema operativo, come il centro notifiche, hanno sicuramente preso spunto da Android e questo non ci dispiace. Anzi, Apple potrebbe migliorare ancora l’iPhone guardando alla concorrenza. Andare sempre per la propria strada non è sempre un bene, perché se è vero che non si deve semplicemente assecondare il mercato, è altrettanto innegabile che le evoluzioni dello stesso vadano seguite. Non ci aspettiamo che iOS cambi la propria filosofia e chiusura, dopotutto il suo successo è dovuto anche a questo, ma per quanto riguarda lo schermo sarebbe ora di prendere esempio dal mercato Android per spingersi un po’ più in là (ma non troppo). Apple lo ha fatto già con i 4″ del 5 e potrebbe farlo ancora con l’iPhone 6, che speriamo abbia meno cornice ed un display più grande, magari di 4,5″ o 4,7″ come nel nostro concept.

iphone 6

Il mercato degli smartphone oggi offre molte alternative ma appare anche saturo e privo di rivoluzioni. Ci sono alcuni esperimenti, come i display curvi o i tasti sul retro, entrambi ad opera di LG, ma generalmente le piattaforme sono arrivate ad un livello di stallo. Il 5S sapevamo che sarebbe stato solo un affinamento del 5, ma anche il Samsung S5 si è dimostrato una semplice evoluzione dell’hardware. Non ci aspettiamo cambiamenti repentini nel prossimo futuro ma tutti i player stanno cercando delle strade alternative per distinguersi da una concorrenza sempre più agguerrita. La stessa Apple dovrà fare molto con il suo iPhone 6 per continuare a rimanere sulla cresta dell’onda e già l’aumento del display potrebbe essere una grande conquista per iOS, sempre che si riesca a mantenere una buona usabilità con una mano (e i numerosi swipe di iOS 7 sembrano andare in questa direzione). Personalmente mi auguro che Apple sappia guardare con oggettività i punti di forza di Android per prendere da questa piattaforma quel qualcosa che le manca per migliorarsi, non solo lo schermo ma anche una gestione dei file più aperta e trasversale alle app. Dopotutto si devono riconoscere i pregi di tutte le piattaforme senza avere preconcetti o farsi trasportare dal tifo per un marchio.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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