Qualche ora fa il colosso di Mountain View ha presentato Android Wear, il fork del suo OS mobile per dispositivi indossabili.
Il nuovo sistema fornirà sempre le giuste indicazioni, contestualizzandole all’orario e al luogo in cui ci si trova grazie a Google Now. Inoltre, sarà sempre attivo il comando “Ok Google”, per poter impartire i comandi vocali immediatamente.
I dispositivi con Android Wear, potranno, ovviamente, ricevere le notifiche dalle app installate sul proprio smartphone (al quale si dovranno necessariamente interfacciare via bluetooth) e si potrà interagire con esse: ad esempio, è possibile rispondere ai messaggi in arrivo semplicemente dettando la risposta.
Sarà possibile, inoltre, monitorare la propria attività fisica grazie al supporto per i sensori biometrici che i produttori (ad oggi, Samsung, LG, HTC, Motorola e i produttori di chip quali Qualcomm, Broadcom e Intel. Per chi fosse interessato a testarlo, è possibile scaricare una anteprima per sviluppatori dal sito ufficiale.
Devo essere sincero: il video pubblicato da Google sul funzionamento di Android Wear mi ha colpito parecchio, sopratutto se le simulazioni sull’uso delle app corrisponderanno al vero (e ci sarà un ottimo supporto per il riconoscimento vocale della lingua italiana) e non vedo l’ora di poter avere uno smartwatch degno di questo nome da interfacciare con il mio Nexus 5.
Non v’è dubbio che gli incessanti rumor su iWatch abbiano spinto Big G a creare Android Wear, ma è proprio questo il bello della concorrenza e, peraltro, l’annuncio del nuovo OS potrà dare una spinta di accelerazione ad Apple per il rilascio del suo dispositivo indossabile.