Ultimo anno per i MacBook Pro tradizionali, anche il 13″ andrà in pensione

Da quando i MacBook Pro Retina sono entrati nella produzione Apple i Pro tradizionali hanno perso sempre più terreno. I primi modelli con schermo Retina erano molto costosi ma dopo un paio di aggiornamenti sono stati limati in modo consistente, in alcuni casi di oltre 300€. Ad oggi rimane solo il 13″ base come portabandiera del vecchio modello, peraltro con hardware non aggiornato all’ultima tecnologia Intel Haswell. Ormai è chiaro che il futuro dei portatili professionali Apple è con Retina Display, eppure ci sono molti affezionati della linea tradizionale. Certo avevano uno schermo meno risoluto e dimensioni e peso maggiori, ma avevano la possibilità di mettere mano all’interno, modificando rapidamente il disco con uno standard da 2,5″ o inserendone un secondo al posto del SuperDrive, oltre che aggiornare la RAM che non era saldata. Soluzioni del genere sono state molto apprezzate negli ultimi anni e moltissimi sono riusciti a mettere fino a due dischi all’interno di un solo portatile, creando Fusion Drive o RAID di SSD. Queste possibilità sono sfumate con i MacBook Pro Retina, con dischi blade e RAM saldata, ma questi hanno dalla loro uno schermo migliore, dimensioni e peso più contenuti e hardware più prestante, anche perché sono stati aggiornati ad Haswell. Comunque il futuro dei Pro tradizionali è ormai scontato. I modelli da 15″ sono già stati pensionati e l’ultimo 13″ rimasto, non aggiornato dal 2012, secondo Digitimes sarà messo fuori produzione entro la fine dell’anno. In questo modo tutti i MacBook Pro saranno Retina e questa dicitura aggiuntiva potrebbe anche sparire dal nome perché non più necessaria per distinguere il modello vecchio dal nuovo.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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