Tablet: una bolla che si dissolverà o prodotto del futuro?

Da qualche tempo le vendite di tablet risultano stazionarie invece che continuare a crescere come quelle degli smartphone. Secondo alcuni analisti questo è un primo sintomo di quella che potrebbe essere un’altra bolla dopo quella dei netbook, ma a mio modesto parere non è così. Il tablet moderno, ovvero quello nato con l’iPad, è piuttosto recente e nei primi anni ha dovuto prima affermare le proprie qualità e successivamente arrivare a coprire il mercato in espansione. Oggi moltissime persone possiedono già un tablet e per questo l’acquisto delle nuove versioni è destinato a stabilizzarsi. Ci sarà sempre chi ricerca l’ultimo modello, immettendo sul mercato il precedente usato, ma con i tablet succede in misura minore rispetto allo smartphone perché si tende ad utilizzarli per più tempo, come fossero computer a tutti gli effetti.

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È ancora presto affinché i tablet possano realmente soddisfare tutte le esigenze al pari di un PC, e forse quest’epoca non arriverà mai, ma i vari prodotti stanno maturando, guadagnando funzioni e qualità generazione dopo generazione, seppur lentamente. Lo smartphone si cambia con più facilità, lo utilizzano tutti, grandi e piccini, e le offerte dei provider fanno sì che si possa avere a poco prezzo con un canone mensile, invogliando l’acquisto. Lo stesso si sta tentando di fare anche con i tablet, ma non potranno mai competere con gli smartphone perché rappresentano il classico dispositivo in più, quell’anello mancante fra computer e smartphone di cui non tutti sentono o hanno veramente bisogno.

In sostanza è lecito attendersi una stabilizzazione nelle vendite di tablet nei prossimi anni, non proprio una carestia, ma una battuta d’arresto sicuramente. Finché i nuovi prodotti saranno simili ai precedenti e i sistemi operativi permetteranno sostanzialmente le stesse cose, molti utenti continueranno a sfruttare il più possibile i vecchi modelli rallentando il ciclo di aggiornamento. Difficilmente li vedremo sparire, perché in alcuni ambiti sono e continueranno ad essere imbattibili, ma si avverte l’effetto di una certa saturazione del mercato. Lo stesso è avvenuto anche con i computer dopotutto, ma, a differenza di questi, il tablet è ancora giovane ed ha tutta una vita di – possibile – evoluzione davanti a sé. È pur vero che chi possiede sia uno smartphone che un computer sembra trovare sempre meno spazio e tempo per il tablet, ma l’obiettivo di quest’ultimo è quello di maturare fino a poter essere “il computer definitivo” per chi non ha particolari esigenze. Quando si raggiungerà questo obiettivo le vendite potrebbero subire perfino una seconda impennata, ma resta da chiedersi se non sia già così attualmente e se le possibilità evolutive di questa tipologia di apparati siano già state raggiunte. Se ci trovassimo davvero in questa situazione, se, quindi, i tablet non potessero diventare più di quel che sono oggi, potremmo assistere davvero ad una lenta dipartita di questi dispositivi in favore di smartphone sempre più performanti e con schermi più grandi. La domanda che ci poniamo non è banale: potrà il tablet riuscire a migliorarsi fino a poter essere l’unico computer in nostro possesso?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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