Microsoft crede molto alla sua nuova vocazione “Devices & Services”, avviata nell’ultimo periodo di gestione Ballmer e in fase di ulteriore amplificazione da parte dell’ancora fresco CEO Satya Nadella. Finora sul piano delle vendite gli sforzi profusi sulla famiglia Surface non hanno dato ciò che si sperava: solo negli ultimi tempi la situazione sembra dare segnali positivi, soprattutto dopo l’arrivo della seconda generazione lo scorso autunno. Anche i più critici, però, devono dare atto di una buona perseveranza da parte dell’azienda di Redmond, la quale non si sta facendo scoraggiare ma anzi sta cogliendo le lezioni duramente imparate sul mercato per migliorare i suoi prodotti più recenti. Il Surface Pro 3 lanciato oggi a pochi mesi di distanza dal predecessore rientra in quest’ottica.

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Il design è stato sottoposto a ritocchi rispetto al Surface Pro 2, con un nuovo posizionamento per il pulsante Start e una costruzione più leggera (800 g) e sottile (9,1 mm). Il lavoro maggiore è stato soprattutto per “incorniciare” il nuovo display da 12″, che raggiunge la risoluzione 2160×1440 con un aspect ratio 3:2 che lo rende più adatto a compiti produttivi, pur non disegnando la multimedialità. Lo schermo comprende un digitalizzatore per rilevare i tocchi del pennino capacitivo sviluppato da N-Trig in dotazione, su cui Microsoft fa molto affidamento per differenziarlo ulteriormente dalla concorrenza. Un pulsante integrato sulla cima del pennino è in grado di avviare il software di annotazione OneNote, anche a Surface spento; un ulteriore pressione con OneNote in esecuzione permette il salvataggio automatico nel cloud degli appunti presi. Un’altra app in fase di ottimizzazione per tocco e pennino è Photoshop CC, di cui Adobe ha dato una rapida anteprima nel corso dell’evento odierno. Per favorire ulteriormente l’input a penna, il sostegno integrato nella parte posteriore del dispositivo è ora in grado di aprirsi fino a 150°, con ulteriori angolazioni rapide a disposizione per facilitarne l’uso con tastiera o su superfici tra loro differenti, gambe incluse.

Dal punto di vista interno, la componentistica non è molto variata rispetto al precedente, dato che la gamma era già passata ai processori Haswell. Identiche anche le quantità previste per RAM e memoria flash, a seconda del modello scelto. Completano il tutto doppia fotocamera frontale/retro, audio stereo Dolby Digital Plus, Wi-Fi MIMO (Multiple Input Multiple Output) 802.11n, slot microSD, una porta USB 3.0 e una mini-DisplayPort. Tra gli accessori è presente una rinnovata Type Cover con migliorie all’aggancio magnetico e disponibile in svariati colori, così come un adattatore Ethernet e una Docking Station che aggiunge altre 5 porte USB (tre 3.0 e due 2.0) e un’uscita mini-DisplayPort per schermi con risoluzione fino a 3840×2600. Preinstallato vi è Windows 8.1 Update 1, e l’essere di fatto un PC x86 comporta ovviamente la possibilità di installare le regolari applicazioni desktop come Office, oltre a quelle previste per l’ambiente moderno. Il listino prezzi è strutturato con svariati modelli, partendo dal più economico con Core i3 a 799 $ per arrivare all’opzione di lusso con Core i7 a 1.949 $.

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Prezzi che pongono il Surface Pro 3 in diretta competizione col MacBook Air, uguali o in certi casi anche leggermente superiori; la forbice di prezzo si allarga se prendiamo in considerazione l’aggiunta della Type Cover. Ciò non spaventa Microsoft: l’Air è l’obiettivo dichiarato della sua creatura, con forte enfasi nel corso del keynote (dove una buona parte dei giornalisti presenti era proprio dotata del portatile di Cupertino) sulle differenze in positivo (più leggero, display ad alta risoluzione, touchscreen anche con input a penna). Più in generale si tratta di una sfida all’intero settore portatili, dal momento che l’intenzione è quella di combinare tablet e laptop in un’unico dispositivo grazie alle sue svariate modalità d’uso, sconfiggendo l’attuale configurazione di mercato che vede i due prodotti perlopiù complementari. Il Pro 3 si scontrerà anche col resto dei portatili Windows, principalmente Ultrabook e convertibili. Chi pensava invece a un concorrente migliorato per l’iPad non rimarrà deluso sul piano tecnico, ma dovrà tener conto del fatto che proprio per prestazioni e anche prezzi i due prodotti di fatto non si proporranno del tutto alla stessa fetta di pubblico. A contrastare il tablet di Apple rimane il Surface 2 già in commercio basato su SoC ARM nVidia Tegra 4 e sistema operativo Windows RT; contrariamente alle aspettative non è stato oggi affiancato da una versione Mini. Per questa variante, almeno nel breve termine, il debutto sembra essere una lontana ipotesi.

Il Surface Pro 3 inizia la sua avventura commerciale americana a partire da domani coi preordini, mentre per le vendite vere e proprie sia online sia nei negozi fisici si dovrà attendere il 20 giugno. Per il primo periodo sono previste solo le varianti con Core i3 e i5. Agosto vedrà invece il debutto del modello più potente con Core i7, nonché il rilascio internazionale in altri 26 paesi, Italia inclusa.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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