In questi giorni si sta parlando molto del rincaro sull’equo compenso a cui abbiamo dedicato numerosi approfondimenti. Il governo prometteva che non sarebbe gravato sui consumatori, ma la realtà dei fatti è diversa, perché si tratta a tutti gli effetti di un costo aggiuntivo per i produttori che non tarderanno a spalmarlo sul prezzo di vendita. Apple lo ha già fatto aumentando il listino di iPhone, iPad e Mac e presto o tardi si adegueranno anche gli altri. Pensate ad una pendrive da 32GB che oggi si trova anche a 15€, come potrebbe costare la stessa cifra se il produttore dovrà versare ulteriori 3€ in tasse? La cosa più semplice sarà aumentare il prezzo e farla pagare a noi 18€.
Già i prezzi dell’elettronica in Italia sono tra i più cari in Europa, a causa di un regime fiscale particolarmente opprimente, per cui questa aggiunta non farà che aumentare il dislivello a nostro sfavore. Noi consumatori siamo ovviamente contrariati ed Altroconsumo ha lanciato una petizione per convincere il TAR ad annullarla. Io ho firmato lasciando i miei dati. Forse non cambierà nulla, ma credo che non costi nulla perderci qualche secondo e far sentire la nostra voce. Se volete partecipare anche voi potete farlo da questa pagina.