Microsoft prepara Windows “Threshold”, contatto pubblico il 30 settembre

Threshold, la soglia. La soglia che Microsoft deve oltrepassare positivamente con la prossima versione di Windows, al fine di riottenere la fiducia della sua utenza, in particolare quella legata ai PC tradizionali. L’attuale versione, 8.1, anche grazie al successivo aggiornamento di alcuni mesi fa ha conosciuto una critica più favorevole rispetto al predecessore 8, di cui rappresenta un upgrade gratuito. Un ambiente touch perfezionato e segni di attenzione verso il desktop hanno almeno mostrato un segnale da parte dell’azienda di Redmond, quello di voler rimediare rapidamente ai propri errori. Dall’uscita di Windows 8 ad oggi abbiamo visto l’avvicendamento al comando tra Steve Ballmer e Satya Nadella, e varie successioni all’interno del team di sviluppo del sistema operativo: Steven Sinofsky ha lasciato Microsoft poco dopo l’uscita di Windows 8, con la responsabilità passata a Julie Larson-Green in veste di “traghettatrice” durante la preparazione di 8.1, per poi arrivare alla nomina di Terry Myerson a seguito della riorganizzazione interna di luglio 2013.

Ad oggi, comunque, la situazione non è ancora tranquilla. Varie situazioni che hanno afflitto 8 non sono state risolte, in particolare quello relativo alla rimozione del menu Start, inesauribile fonte di polemiche. I tablet Windows non hanno ancora preso davvero piede, compreso il Surface di Microsoft stessa, che ha causato perdite quasi miliardarie. I produttori di PC hanno optato per diversificare le strategie: c’è chi come Sony ha preferito lasciare il settore, chi sta cercando nuovi slanci coi Chromebook e chi più semplicemente continua a offrire PC con Windows 7 preinstallato, come HP. La fine del supporto di XP ha contribuito a smuovere di recente il mercato, ma non è abbastanza. Microsoft ha bisogno di spingere sull’acceleratore su Windows “Threshold”.

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Un primo assaggio di quanto porterà la nuova versione si è visto alla conferenza BUILD 2014 dello scorso aprile. Il ritorno del menu Start sarà di certo gradito, sebbene non si tratterà di una copia di quello presente in Windows 7; il nuovo è fatto sulla base dell’attuale schermata Start a tutto schermo, e come si può vedere dall’immagine sopra conterrà sia la lista classica di applicazioni sia le tiles animate e ridimensionabili. Il menu stesso si potrà estendere in modalità fullscreen, accontentando così anche coloro che preferiscono la soluzione proposta in Windows 8/8.1 e favorendone l’uso su dispositivi a tocco. Un altro aiuto importante nel far convivere meglio vecchi e nuovi paradigmi sarà rappresentato dalla possibilità di utilizzare le applicazioni dell’ambiente Modern a finestra, come un qualsiasi software di stampo tradizionale. Ma non sono questi gli unici cambiamenti previsti per “Threshold”: le fonti di Neowin hanno permesso di mettere alla luce altre funzionalità in lavorazione, come il porting dell’assistente virtuale Cortana da Windows Phone al fratello maggiore, la scomparsa della discussa Charms bar a favore di nuovi strumenti specifici per le sole apps “Modern” e l’introduzione per la prima volta dei desktop virtuali, funzionalità da anni già inclusa in Linux e OS X (Spaces, introdotti con Leopard e confluiti in Mission Control a partire da Lion). Il tutto in un forte lavoro di unificazione delle fondamenta, il cosiddetto “OneCore”, che costituirà la base comune per PC, tablet, telefoni e Xbox, contraddistinti poi da singole esperienze d’uso appositamente ottimizzate. Applicazioni universali che potranno raggiungere tutte le piattaforme sopraccitate, riducendo drasticamente la necessità di accorgimenti tecnici da parte degli sviluppatori.

Come abbiamo scritto più sopra, Microsoft necessita di “Threshold” al più presto. Trattasi di poco più di un mese, quantomeno per l’anteprima pubblica: The Verge riporta la preparazione di un evento stampa per il 30 settembre. Le indiscrezioni sinora ottenute sulla Preview, in particolare modo quelle di Winsupersite, parlano di un rilascio aperto a tutti, riservato almeno inizialmente alla sola architettura x86 (PC tradizionali e tablet con processori Intel/AMD) e con aggiornamenti mensili. L’obiettivo finale è aprile 2015. Si chiamerà Windows 9? Non vi è certezza, al momento: l’unico punto fermo sembra essere dettato dalla volontà di Nadella e Myerson di mettere la parola fine alla sfortunata serie 8.x. Ma non è comunque detto la prossima versione sia destinata ad avere un vero e proprio nome. Considerato il nuovo ritmo frequente di aggiornamenti, con possibili migliorie funzionali addirittura su piani mensili, alcune voci recenti danno per possibile un nome più semplice, ossia Windows. Niente numeri di versione o anni, solo Windows. Staremo a vedere se le cose andranno davvero così.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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