L’iWatch è ormai in ritardo, potrà ancora fare la differenza?

iwatch

Siete ansiosi di scoprire se Apple presenterà davvero l’iWatch nell’evento del 9 settembre? Dell’iPhone 6 abbiamo visto praticamente tutto, mentre del futuro smartwatch made in Cupertino si sa poco o nulla. Molti credono comunque che questo prodotto verrà svelato nell’imminente keynote, anche se la commercializzazione potrebbe partire qualche mese più avanti. Di mockup e render che ipotizzano l’aspetto di questo orologio tecnologico che dovrebbe, secondo Ive, spazzare via la concorrenza, ne abbiamo visti a iosa, ma finora uno dei più interessanti è un video spacciato per leak ed emerso a giugno, che potrebbe benissimo essere un accurato lavoro di render e montaggio, ma che risulta fatto così bene da sembrare reale.

Molto probabilmente l’iWatch sarà completamente diverso, forse con un design circolare che sembra più indicato per un orologio, anche se secondo molti rumor lo schermo potrebbe essere curvo ma non rotondo, esattamente come in questo ipotetico leak. Insomma tanti e se e tanti ma, l’unica cosa certa è che se Apple l’avesse presentato l’anno scorso sarebbe stata in anticipo sui tempi, mentre oggi di smartwatch ce ne sono una grande quantità, di tutte le forme e per tutti i gusti. Certo iWatch avrebbe dalla sua una perfetta integrazione con iOS e probabilmente lo stesso stile curato, ma oggi come oggi si deve confrontare con un gran numero di prodotti simili già usciti prima di lui. I fanatici Apple sicuramente saranno fiduciosi che a Cupertino possano ideare qualcosa di profondamente diverso ed unico, al punto da imporre un nuovo standard in un settore ancora in cerca di un vero punto di riferimento, ma non è certo un impegno semplice da portare a termine. Arrivare in ritardo non è sempre un male, perché consente di analizzare la concorrenza e cercare di migliorare i punti deboli, ma cosa potrà fare questo smartwatch più di quello che fanno gli altri modelli presentati all’IFA 2014? Abbiamo visto misuratori di battito cardiaco, contapassi e tutte le funzioni disponibili vocalmente grazie ad Ok Google, gli unici aspetti che sembrano poter essere migliorati sono aspetto e autonomia. Possibile che Apple sia riuscita ad immaginare un’esperienza utente completamente diversa rispetto agli smartwatch già esistenti? In poche parole sarà in grado di ripetere la magia del primo iPhone – o iPod/iPad –, arrivato per ultimo in un mercato che è stato in grado di stravolgere al punto tale da diventare il primo di una nuova generazione?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.